Ponte tresa

Una cura dimagrante per il progetto «Eureka»

La proposta di spostare il traffico in galleria sotto al paese piace al Cantone, che chiede però di ridurne sensibilmente i costi - Per il Comune significherebbe eliminare il viadotto stradale e riconquistare l’accesso al lago
©TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI
Federico Storni
08.02.2021 06:00

I cibi dietetici, si è solito dire, sono sì più sani, ma perdono qualcosa di gusto. È quindi difficile, restando nell’ambito dei motti, avere la botta piena e la moglie ubriaca. Che è poi la sfida che attende il Comune di Ponte Tresa, chiamato dal Dipartimento del territorio (DT) a sottoporre a una cura dimagrante il progetto «Eureka», in modo da contenerne i costi nell’ordine dei 90 milioni di franchi. A scremare cioè - a dipendenza delle stime - 35 o 90 milioni di franchi dall’idea originale. A creare un’«Eureka light» (così è stato chiamato).

L’idea nel dettaglio

Il progetto «Eureka» è la carta migliore che Ponte Tresa ha per recuperare l’attrattività del borgo. Esso prevede di mettere in galleria il traffico stradale attraverso il traforo del promontorio della Chiesa, dall’attuale stazione della FLP fino allo sbocco posto in affaccio alla Tresa. In sotterraneo, in corrispondenza del Campo Sportivo, è ubicato il nuovo nodo d'interscambio modale (attestamento galleria stradale, stazione-capolinea ferroviario, autosilo per residenti, visitatori e utenti della Valle della Tresa). Ciò permetterebbe di eliminare il viadotto sul lago costruito nel 1962, il ripristino del quai col materiale proveniente dallo scavo delle gallerie e contestualmente la riorganizzazione di Piazza Municipio. La strada cantonale Caslano (Colombera) - Ponte Tresa, liberata dalla linea ferroviaria, verrebbe convertita in corridoio urbano.

Politicamente, l’idea è ampiamente condivisa nel Malcantone e anche in Cantone: «La nostra impressione è che il DT ci tenga a farlo - ci ha detto il sindaco di Ponte Tresa Daniel Buser. - Ci hanno detto di essere disposti ad approfondire il tema, a patto di riuscire a proporre qualcosa in una grandezza di costi di realizzazione minore». Cioè in una novantina di milioni di franchi. Non sarà semplicissimo perché se fra interventi stradali, ferroviari, parcheggi P&R e riassetto urbanistico il Comune stimava costi per 125 milioni, il DT li ha quantificati in 180. «Eureka light» potrebbe quindi dover costare la metà secca.

L’ok del Legislativo

Ponte Tresa intende comunque provarci e sottoporre al DT la nuova variante. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale il Legislativo ha dato luce verde a una spesa di 47.000 franchi per operare i necessari approfondimenti, affidati agli studi di ingegneria Francesco Allievi SA per lo studio sul traffico, e ad AFRY SA per le questioni di ingegneria civile e per l’elaborazione grafica.

Cosa cambia

Per stare nei costi, dunque, qualcosa deve essere rivisto. Il DT indica che «il costo dell’intero progetto dipende in modo sostanziale dalla tipologia di galleria che verrà posta alla base del progetto e dalle relative misure di sicurezza (numero di corsie, una o due canne, cunicolo di sicurezza, eccetera». Buser dice che per «Eureka light» si intende rinunciare in particolare alla galleria a due piani, preferendo porre tutto sullo stesso livello. Ciò comporterà il mantenere un incrocio fra strada e ferrovia: una cosa che si voleva evitare nel progetto originale ma che i primi studi sul traffico affermano sia sostenibile malgrado con l’arrivo del tram-treno la frequenza dei treni aumenterà. «Ponte Tresa ha sofferto abbastanza - conclude Buser. - È giusto ridargli un pochettino di dignità. Rivendichiamo lo stesso trattamento dato ad Ascona». Il riferimento è alla prospettata galleria di Moscia, tesa a migliorare la viabilità della litoranea tra Ascona e Brissago, per un investimento stimato in 95 milioni di franchi.

Passerella transfrontaliera

«Eureka light» è il più importante progetto per migliorare viabilità e vivibilità nell’area, ma non l’unico. Segnaliamo in particolare il progetto interregionale per creare una passerella ciclopedonale tra Ponte Tresa e Lavena in grado di collegare la futura stazione della FLP e una sorta di «park and ride» in territorio italiano.