Villa Favorita

Una tortuosa "promenade" tra interessi pubblici e privati

La variante di Piano regolatore formulata dal Municipio sta iniziando a incassare le prime critiche – Proposto un percorso pedonale su due strade già esistenti, fuori dalla proprietà e lontano dalle rive del Ceresio
© CdT/ Gabriele Putzu
Valentina Coda
24.05.2022 20:01

Se una casa editrice dovesse scriverci un libro s’intitolerebbe «Le lunghe vicissitudini del Piano regolatore di Villa Favorita». La pubblicazione del volume verrebbe però rimandata alle calende greche perché dopo diciotto anni di tira e molla, una risoluzione del Consiglio comunale e sei proposte preliminari scartate dal Municipio, ancora adesso non si vede la fine. La nuova variante del Piano regolatore allestita dalla Città sta infatti incassando le prime critiche. In primis quelle dell’ex capogruppo socialista in Consiglio comunale Martino Rossi (artefice, tra l’altro, di tutta la vicenda, ma ci torneremo più avanti), poi è toccato all’Associazione cittadini per il territorio del Luganese (CTL), che ha definito la proposta del Municipio «inaccettabile, minimalista e rinunciataria». Pomo della discordia la «Promenade Favorita», che secondo l’associazione di promenade ha ben poco. E anche di favorito. Perché dalla volontà di collegare la Lanchetta al Lido San Domenico attraverso una passeggiata pubblica lungo il lago (quindi che passasse in mezzo al parco), si è arrivati a una proposta che conduce il percorso pedonale attraverso via Cortivo, fuori dalla proprietà e lontano dal lago. Morale della favola? Viene chiesto al Municipio di riformulare la variante di PR e di allestire una perizia che valuti le conseguenze finanziarie della realizzazione di una vera promenade a lago.

Nove primavere

La realizzazione di un percorso pedonale aperto al pubblico sulla riva del lago, dal cancello est di Villa Favorita alla scalinata degli Oleandri, è un obiettivo che le Autorità comunali e cantonali perseguono ormai da tempo. Nel 2013 il Legislativo cittadino aveva parzialmente accettato la mozione di Martino Rossi, datata 2004, in cui chiedeva esplicitamente «l’apertura al pubblico dell’accesso al percorso del viale e del parco sulla riva del lago e la valorizzazione degli edifici e del giardino a fini culturali, ricreativi e turistici». Nella risoluzione veniva sollecitato il Municipio ad approfondire le trattative con i proprietari (dal 2014 la famiglia Invernizzi) per rendere fruibile al pubblico il viale a lago e parte del parco. Ma l’ultima variante del PR di Villa Favorita proposta dalla Città – che Rossi definisce «una mistificazione e una provocazione» – ha fatto storcere il naso soprattutto per due punti: il fatto che il percorso pedonale si snodi lungo le strade transitabili retrostanti il comparto e non in riva al lago e che si potranno percorrere solo i 70 metri che dal cancello su via Riviera conducono a casa Corbellina. Sostenute, invece, le proposte di tutela dei beni monumentali, culturali e paesaggistici.

Di trattative e idee alternative

Nel rapporto redatto dalla Città vengono spiegati i motivi che hanno portato il Municipio a prediligere questo scenario. «L’apertura della passeggiata a lago interna al comparto di Villa Favorita e la fruizione pubblica permanente del parco – si legge – sarebbe unicamente possibile con un esproprio formale e/o materiale e quindi con un acquisto e un’assunzione dei costi di gestione del parco o con l’iscrizione di un diritto di passo pubblico, strategie onerose, ritenute inadatte e non sostenibili in questa fase finanziaria dalla Città di Lugano». Il capodicastero Sviluppo territoriale Filippo Lombardi tiene a precisare che «questa variante non è una pensata solo del Municipio, ma è stata lungamente discussa con il Cantone e la proprietà al fine di trovare un compromesso proprio per non rimanere bloccati. Mi sembra una soluzione interessante: la proprietà concede alla Città una parte del parco, la Corbellina e c’è una soluzione che dà continuità alla passeggiata anche se non è sul lago». «La nostra è una reazione di delusione – sottolinea dal canto suo il presidente dei CTL Carlo Lepori – uno dei punti qualificanti era proprio quello di dare alla popolazione la possibilità di usufruire della passeggiata a lago, ma è stato completamente bloccato, a parte quei 70 metri. Sembra che davanti all’opposizione dei proprietari si è lasciato cadere tutto. Adesso il Municipio dovrà valutare le nostre osservazioni, prendere una decisione formale e proporla al Consiglio comunale». Le osservazioni dei CTL contengono anche una proposta alternativa: viene chiesto alle autorità cittadine di rivedere la variante di PR, allestendo una perizia che valuti le conseguenze finanziarie della realizzazione di una passeggiata pedonale in riva al lago, aperta al pubblico nelle ore diurne, dal cancello ovest di Villa Favorita fino alla scalinata degli Oleandri.