Vent'anni fa la strage di Rivera

Tra ricordi e silenzi le testimonianze di chi sta convivendo con il dolore
Red. Online
03.03.2012 05:59

LUGANO - Vent'anni fa, come oggi, Ermino Criscione - allora 37.enne - stava mettendo a punto gli ultimi dettagli del suo folle piano. La sera dell'indomani, il 4 marzo, percorse il Sottoceneri - da Origlio a Pregassona, a Rivera e a Massagno - scaricando i proiettili del suo Kalashinkov su chiunque gli aprisse la porta alla quale aveva suonato. Il bilancio fu tremendo: sei morti, sei feriti e decine di famiglie assolutamente normali distrutte in un attimo. Criscione si costituì, alla polizia di Camorino, quella stessa notte. Tra le 17.45 e le 20 del 9 marzo s'impiccò, con un lenzuolo, alle sbarre della cella delle Pretoriali di via Bossi dov'erano in corso gli interrogatori. La sua storia finì lì. Quella fatta di dolore - fisico e morale - di molte altre persone è continuata negli anni.