Verso il futuro skate park ma senza il sottopassaggio

Che il terreno su cui sorgerà l’area di svago con skate park non sia inquintato è stato appurato a fine novembre. Che per raggiungere l’area ricreativa in fase di costruzione non si potrà usufruire di un sottopassaggio però non era mai emerso. La novità è stata annunciata dalla capodicastero Pianificazione e spazi pubblici Francesca Luisoni in coda alla seduta di Consiglio comunale di lunedì, al momento di rispondere alle interpellanze. Non senza suscitare un po’ di perplessità.
«In considerazione di alcune criticità riscontrate, non riteniamo idoneo consentire la riapertura del sottopasso pubblico», ha detto Luisoni citando una risposta del servizio FFS Immobili del mese di aprile. Il progetto che mirava alla riapertura del sottopassaggio verso il sedime ferroviario, pur non facendo parte di quello per l’area di svago, è stato portato avanti in parallelo. Da paralleli, i due piani sembrano tuttavia essere diventati ora divergenti.
L’esame preliminare
L’interpellanza a cui è stata data risposta è stata presentata dal gruppo UDC-UDF e mirava, tra le altre cose, a indagare la sicurezza del progetto (e dei futuri fruitori dell’area). Una sicurezza a cui, per loro, avrebbe contribuito la riapertura del sottopasso.
Luisoni ha chiarito che i primi contatti con le FFS risalgono alla fine del 2021-inizio del 2022. È invece datata aprile 2022 la comunicazione di FFS che tra le questioni da discutere vi fosse «principalmente la mancanza di sicurezza lungo il tragitto che porta all’ingresso del sottopasso» (che si trova sotto via Vignalunga). Poi c’è stato il referendum, con il voto del novembre 2023 che ha dato il via libera al progetto promosso dal Municipio.
Gli scambi con FFS Immobili vivono un momento decisivo nell’aprile di quest’anno, quando viene comunicato l’esito dell’esame preliminare interno sulla fattibilità del progetto. In un primo momento viene comunicato a Mendrisio che sono emerse «alcune criticità». Tre quelle citate da Luisoni: «Non è possibile concedere l’accesso alla rampa (di accesso al sottopasso, ndr) lato binari attraversando l’area della rampa di carico; sulla strada cantonale non c’è un marciapiede dal lato della ferrovia; gli utilizzatori dell’area di svago dovrebbero attraversare tutto il park and rail». Criticità a cui si aggiungono dei rischi: «Il rischio di sinistri ai veicoli parcheggiati, l’assenza della necessaria sicurezza in prossimità dei binari». La zona è tuttora usata per il carico e scarico di mariale, ha fatto sapere FFS Immobili, «e il sottopasso non è di nostra proprietà».
In aggiunta, FFS Immobili ha lasciato intendere che un’ulteriore accesso non sia necessario: «L’entrata principale del parco è ben definita e facilmente raggiungibile anche dalla stazione senza attraversare il park and rail». La possibilità di chinarsi di nuovo in futuro su queste criticità insieme al Municipio è in ogni caso lasciata aperta. «Le discussioni saranno riattivate», ha assicurato Luisoni, che ha infine posto l’accento sugli attraversamenti pedonali che garantiranno l’accesso all’area di svago. Il passaggio pedonale in via Zorzi (lato via Beroldingen) e quello in via Vignalunga (vicino alla stazione San Martino) «saranno dotati di un’isola centrale di sicurezza. L’accesso in sicurezza sarà quindi garantito».
Come anticipato, le risposte hanno colto un po’ di sorpresa la sala. «Si è sempre parlato di contatti con le FFS per riattivare il passaggio sotterraneo, ora scopriamo che non sarà cosi. La cosa mi preoccupa un po’ dal punto di vista della sicurezza, che era il problema principale del progetto», ha detto Pierluigi Pasi, replicando a Luisoni.