Scuola

Via libera al futuro Liceo: i lavori possono partire

Il Municipio di Bellinzona ha rilasciato la licenza edilizia al progetto per la ristrutturazione e l’ampliamento del complesso realizzato negli anni Settanta - L’apertura del cantiere è agendata per la prima parte del mese di aprile: l’obiettivo è la consegna per la ripresa delle lezioni nel settembre del 2025
Costruito tra il 1975 ed il 1978 e da tempo inadeguato: avrà una seconda vita. © CdT/Chiara Zocchetti
Simone Berti
20.03.2023 06:00

Ci siamo. Dopo anni di attesa, tante discussioni e un iter un po’ travagliato i lavori per la realizzazione del nuovo Liceo cantonale di Bellinzona stanno per partire. Di recente, come appreso dal CdT, il Municipio cittadino ha rilasciato la licenza edilizia per il grande progetto, e il cantiere dovrebbe aprirsi all’inizio del mese di aprile. Ampio l’intervento previsto al vetusto edificio - progettato dall’architetto Alex Huber e costruito tra il 1975 e il 1978 - oramai inadatto sia per i carenti spazi a disposizione sia per la funzionalità degli stessi di fronte a mutate esigenze edilizie nell’ambito della formazione e al boom di iscrizioni registrate negli ultimi anni come anche alla vicina Scuola cantonale di commercio intanto già ampliata. Nel frattempo, ricordiamo, gli allievi liceali già dallo scorso mese di settembre sono attivi nei prefabbricati predisposti nelle immediate vicinanze, poco a nord verso il Bagno pubblico. Qui le lezioni proseguiranno, secondo la tabella di marcia, fino al giugno del 2025, dopodiché avverrà il trasloco nella sede rimessa a nuovo.

Come sarà secondo il progetto del team guidato dallo studio Durisch e Nolli di Massagno.
Come sarà secondo il progetto del team guidato dallo studio Durisch e Nolli di Massagno.

Frutto di un concorso di architettura

Il progetto, ricordiamo, è frutto di un concorso di architettura terminato nell’ottobre del 2018 con l’assegnazione del mandato di progettazione al team di progettisti guidati dallo studio Durisch e Nolli di Massagno. Dopo la progettazione di massima, nel maggio del 2020 ci si era resi conto che la profondità d’intervento prevista negli studi di fattibilità inerenti al risanamento dell’edificio non era compatibile con la prosecuzione dell’attività didattica. L’ipotesi di una costruzione a tappe, con un ridotto utilizzo di elementi prefabbricati provvisori, si era quindi rivelata impraticabile. Da lì la decisione di traslocare completamente l’attività in un «villaggio» provvisorio creato appositamente, con la richiesta di un credito di 8,9 milioni poi lievitato a 9,9 (e come tale concesso dal Gran Consiglio nel 2021) tenendo conto di alcuni miglioramenti, diversi dei quali richiesti dagli studenti stessi per ottenere spazi comuni maggiormente generosi. In contemporanea, prima della scelta definitiva erano state approfondite e scartate eventuali alternative per una costruzione ex-novo: l’edificazione di una nuova sede al posto dell’attuale edificio; la costruzione, pure ex novo, a fianco dell’attuale complesso; oppure la realizzazione dell’istituto, sempre ovviamente da zero, nel comparto Officine FFS. «L’esame di queste varianti hanno mostrato come l’intervento di risanamento completo previsto sia ancora la migliore soluzione», scriveva il Governo nel 2021.

Fino a giugno 2025 gli allievi impareranno nei prefabbricati. © CdT/Chiara Zocchetti
Fino a giugno 2025 gli allievi impareranno nei prefabbricati. © CdT/Chiara Zocchetti

I costi che lievitano

Il Gran Consiglio ha poi concesso il 18 ottobre 2022 un credito netto di 36,2 milioni di franchi per il risanamento e l’ampliamento. Come detto l’iter del Liceo 2.0, che farà risorgere quello in cui si sono formate generazioni di allievi, è stato abbastanza travagliato. I costi sono progressivamente lievitati anche con l'obiettivo di migliorare futuri contenuti e fruibilità. Infine ci si sono messi anche l’aumento del prezzo dell’energia e la difficoltà a reperire le materie prime, aveva spiegato il Consiglio di Stato la scorsa estate firmando il relativo messaggio.

Ultimi giorni prima del grande cantiere. © CdT/Chiara Zocchetti
Ultimi giorni prima del grande cantiere. © CdT/Chiara Zocchetti