Mendrisiotto

Tredici ovini predati a Novazzano: «Forse un lupo»

Il perimetro è presidiato dai guardacaccia con un'intensificazione del monitoraggio attraverso foto-trappole e con delle ronde notturne
© CdT/archivio
Red. Online
13.04.2022 11:20

Tredici ovini sbranati. È accaduto nella mattinata di ieri a Novazzano. È lo stesso Dipartimento del territorio a riferirlo, comunicanto che al momento l’ipotesi dell’attacco è attribuita o a un lupo o a un cane di simili dimensioni. Saranno le analisi del DNA sui prelievi raccolti dai guardacaccia di zona a confermarne l’autore. Qualora la responsabilità fosse di un lupo, si tratterebbe della presenza più a sud riscontrata nel nostro cantone e in un’area particolarmente edificata. Proprio quest’ultimo aspetto porta a ipotizzare che si tratterebbe verosimilmente di un esemplare in transito.

Le verifiche svolte dal competente Ufficio della consulenza agricola confermano che al momento dell’attacco gli ovini non erano protetti adeguatamente (presenza di una recinzione priva dell’elettrificazione e con una installazione e manutenzione non corrette), ma per i casi di predazione da lupo il Ticino indennizza anche i capi non protetti.

In applicazione della Strategia lupo Svizzera, da subito il perimetro è presidiato dai guardacaccia con un'intensificazione del monitoraggio attraverso foto-trappole e con delle ronde notturne. In caso di avvistamento di lupi in prossimità degli insediamenti, gli agenti della polizia della caccia sono autorizzati a eseguire dei tiri di disturbo con proiettili di gomma. «Queste prime azioni hanno l’obiettivo di comprendere il comportamento di questo predatore e di evitare che lo stesso si abitui alle persone e alle zone densamente abitate».

Nel caso in cui il lupo dovesse manifestare un comportamento problematico, ad esempio se non ha timore dell’uomo o se si avvicina almeno tre volte all’abitato durante le ore diurne, sulla base della Strategia lupo svizzera l’Autorità competente avrà gli elementi per l’entrata in materia di un abbattimento.