Treni pieni sulle nostre montagne: boom di turisti

«Mai trasportato tanti passeggeri». «Il 2023 è un anno da record». «Un aumento di oltre il 6%». Insomma, per dirla in una sola (abusata) parola: è «boom». I trasporti turistici su ferrovia stanno conoscendo un’epoca d’oro, anche in Svizzera. Le citazioni riportate sopra si riferiscono al gruppo BVZ e alla Ferrovia retica. I turisti amano sempre di più viaggiare in maniera sostenibile. E gli aumenti di passeggeri sono concreti, non solo incoraggianti. Al punto da porre persino in difficoltà le compagnie stesse, confrontate a una domanda altissima e alla necessità di assumere nuovo personale.
Recupero post-pandemia
I primi a esprimersi in questo senso, parlando di «risultati record», sono stati i responsabili della Ferrovia retica. Lo hanno fatto in un incontro con i media, lo scorso 12 dicembre. Renato Fasciati, il direttore, parlava di «montagne russe di emozioni». Il presidente Mario Cavigelli, dal canto suo, di «dolori della crescita». Insomma, se i treni viaggiano, il carico sul personale aumenta. Basti pensare al Bernina Express: nell’anno del suo 50. compleanno, come veniva sottolineato in un comunicato della stessa Ferrovia retica, «il treno registra incrementi di quasi il 50% rispetto all’anno record del 2019». Da noi raggiunto, Fasciati spiega: «Sì, abbiamo assistito a un effetto di recupero dei viaggiatori dopo gli anni della pandemia. Si è sentito anche il ritorno di turisti dall’estero. La nostra pluriennale strategia di mercato sta dando i suoi frutti. E comunque, con il Glacier Express e il Bernina Express, abbiamo due prodotti famosi in tutto il mondo».
L’importanza degli investimenti
Non solo la Ferrovia retica ha sottolineato il già citato boom. Lo stesso hanno fatto, nei giorni scorsi, la Matterhorn Gotthard Bahn (MGB) e la Gornergrat Bahn, che fanno parte del gruppo BVZ. La MGB, che collega Zermatt a Andermatt, in particolare, ha trasportato nei primi undici mesi del 2023 addirittura 7,72 milioni di viaggiatori, ovvero il 6,1% in più rispetto al periodo gennaio-novembre del 2022. Il Gornergrat, con la sua splendida vista sul Cervino, è stato raggiunto con il treno da 841.400 visitatori: +27%. «Il successo è fatto di differenti fattori. Nel nostro caso, c’è da una parte il recupero dei viaggi dopo la pandemia, dall’altra l’offerta unica nel nostro portafoglio di un’escursione come il Gornergrat, oltre a destinazioni popolari come Zermatt, Andermatt, Disentis e l’Aletsch Arena», ci spiega Fernando Lehner, CEO della MGB. Ma non c’è solo questo. «Stiamo beneficiando dei nostri continui investimenti strategici, anche tra le difficoltà di questi ultimi anni». E ora, anche in questo caso, si raccolgono i frutti. Insomma, un lavoro che premia.
La sfida dei macchinisti
Si parlava di dolori della crescita. Renato Fasciati ribadisce la voglia di crescita e gli investimenti necessari: «Stiamo investendo moltissimo nell’ammodernamento dell’infrastruttura e del materiale rotabile. Ci troviamo, per esempio, nel pieno del più grande programma di acquisto di materiale rotabile della storia della Ferrovia retica. Con un costo di 600 milioni di franchi, stiamo acquistando 56 treni Capricorn a 4 carrozze per poter operare questo ampliamento. E di conseguenza anche l’organico è in costante crescita». Trovare i macchinisti è la vera sfida. «Sì, è una grande preoccupazione, per noi. La Ferrovia retica impiega circa 280 macchinisti a tempo pieno, un numero inedito. Tuttavia, nonostante le misure per ridurre il carico di lavoro, abbiamo un deficit di 12 persone in questo settore. Una task force lavora esclusivamente su questo fattore, sviluppando diverse misure. Attualmente, il mercato del lavoro offre un numero sufficiente di candidati, anche perché la professione e l’azienda rimangono attrattive». Il direttore della Ferrovia retica aggiunge: «Le prospettive sono impegnative. I forti aumenti dei costi dovuti all’inflazione e all’andamento dei tassi d’interesse, la carenza di energia e il fabbisogno aggiuntivo di personale, nonché la continua necessità di mantenere e ammodernare il materiale rotabile e le officine, comporteranno un significativo aumento degli indennizzi a carico del settore pubblico. Gli attuali e annunciati programmi di risparmio del settore pubblico e la prevedibile “battaglia” per le limitate risorse finanziarie del settore pubblico porranno grandi sfide al management e ai dipendenti della RhB.
Crescita controllata
Fernando Lehner, dal canto suo, sottolinea: «In prospettiva, siamo ben posizionati sia in termini di personale che di costi. Certo, la carenza di personale qualificato ci pone, come molte altre aziende, di fronte a nuove sfide di reclutamento. La nostra eccellente reputazione come datore di lavoro gioca naturalmente a nostro favore (rientrano in questo discorso le compensazioni rispetto all’inflazione e il dichiarato aumento della massa salariale del 2,5% per il 2024, ndr). Un fattore critico di successo è già oggi, e lo sarà ancora di più in futuro, la gestione e l’eventuale limitazione dei flussi di passeggeri». Lehner introduce un argomento nuovo, e molto interessante: «Il Gornergrat si posiziona come una montagna escursionistica vicina alla natura. Dobbiamo certamente riflettere sull’opportunità di un limite giornaliero di visitatori, in modo che l’esperienza in montagna continui a essere percepita come unica e di alta qualità». In tutti i casi, in attesa dell’annuncio di «nuovi risultati record» per il 2023, la compagnia si dice «ben posizionata» anche sul lungo termine. «Il settore turistico globale rimane vulnerabile a fattori esterni come le fluttuazioni valutarie o i conflitti in tutto il mondo», ma Lehner vede «il futuro del gruppo con ottimismo e positività».
Anche le FFS puntano con convinzione sul tempo libero
Il turismo è un settore che interessa molto da vicino anche le Ferrovie federali svizzere, naturalmente. La portavoce Sabrina Schellenberg, in questo senso, ci spiega: «Anche nel 2023 la domanda per i viaggi durante il fine settimana e nelle zone turistiche si è sviluppata in modo molto positivo. Per questo, con il cambiamento d’orario nel dicembre 2023, le FFS hanno ulteriormente sviluppato l’offerta in linea con le esigenze di chi viaggia nel tempo libero». In effetti, nel comunicato in cui le FFS presentavano il nuovo orario, si puntava proprio su questi aspetti. Sin dal titolo della nota: «Orario 2024: raggiungere le località turistiche in modo più diretto e confortevole». E si parlava in particolare di Vallese e Grigioni, cantoni che «saranno meglio collegati». Sabrina Schellenberg aggiunge: «Sulla base dell’orario cadenzato, le FFS intendono strutturare l’offerta in maniera più flessibile per i clienti, potenziandola passo dopo passo da qui al 2030. Ad esempio, in futuro l’orario del fine settimana pensato per i viaggiatori del tempo libero sarà diverso da quello dei giorni infrasettimanali per i pendolari, oppure sarà opportunamente adattato a seconda del periodo dell’anno». Sappiamo come la velocità e la flessibilità siano fattori determinanti anche in ottica turistica. Non è un caso se il Ticino ha pagato l’incidente nel tunnel del San Gottardo anche in questi termini. Come ricorda la stessa Sabrina Schellenberg, «le frequenze del traffico viaggiatori sono diminuite di circa il 30%». E ciò vale anche per i turisti, naturalmente.
Generoso, calo per la pioggia
E se ne sono accorti anche sul Monte Generoso. La Ferrovia del Generoso, soltanto qualche giorno fa, ci faceva sapere come l’inverno si stesse rivelando una nuova splendida opportunità. Con un Capodanno da tutto esaurito. Addirittura sono arrivate richieste extra il giorno stesso. Giulio Rezzonico, portavoce, rileggendo il 2023, parla di un calo del 9%. Insomma, una sorta di controtendenza, rispetto ad altre compagnie, in particolare a quelle a nord del San Gottardo. «Nel corso del 2023, la FMG ha registrato un calo del 9% nei passeggeri rispetto agli obiettivi prefissati». Ci sono spiegazioni, però, per questo calo, giunto per di più dopo un ottimo inizio. «Il mese di aprile ha segnato, in effetti, un inizio eccezionale per la nostra stagione, registrando un record di passeggeri che supera i numeri degli ultimi trent’anni. Purtroppo, però, durante i mesi di maggio e di giugno, le condizioni meteorologiche non sono state a nostro favore, riflettendosi in una diminuzione del numero di passeggeri». Troppa pioggia. Un paradosso per il nostro cantone, conosciuto e ricercato proprio per il sole. «La chiusura della galleria del San Gottardo ha ulteriormente influenzato negativamente la situazione, come confermato da Ticino Turismo e dai ristoratori». E come evidenziato dalle stesse FFS, come abbiamo potuto appurare. «Tuttavia, la stagione invernale ha avuto un inizio eccezionale, in effetti, con il Capodanno esaurito, lunghe liste d’attesa e numerose cene aziendali organizzate. Siamo entusiasti di questi risultati». Insomma, nonostante il calo, non ci si lamenta, anche perché buoni risultati sono giunti sia dal Buffet Bellavista sia dal campeggio.