Stati Uniti

Trump promette le armi, Biden esita, Pompeo si sfila dalla corsa

Il presidente annuncerà la sua decisione «relativamente presto» – Il tycoon, dal canto suo, promette che una volta tornato alla Casa Bianca «ripristinerà il secondo emendamento e il diritto all'autodifesa»
© KEYSTONE (AP Photo/Darron Cummings)
Red. Online
15.04.2023 10:24

«Il ritorno dell'America comincia oggi». Così aveva esordito Donald Trump, lo scorso 16 novembre, nel suo discorso dalla residenza di Mar-a-Lago, annunciando ufficialmente la terza ricandidatura alla Casa Bianca. Lo speaker, poco prima, lo aveva presentato come «il prossimo presidente degli Stati Uniti». Da allora di cose ne sono successe molte. Tre giorni fa, Trump ha promesso di «non abbandonare mai» la corsa alla Casa Bianca del 2024, nonostante sia stato incriminato con 34 capi d'accusa, e ha insistito sul fatto che il presidente Joe Biden non è in grado di ricandidarsi. Intervistato da Fox News, l'ex presidente degli Stati Uniti ha affermato che nulla gli impedirebbe di candidarsi, nemmeno una condanna.

«Non mi ritirerei mai», ha detto: «Non è il mio stile. Non lo farei». Il 76.enne Trump ha poi espresso i suoi dubbi sulla capacità di Biden – 80 anni – di partecipare alla corsa del 2024. «Non vedo come sia possibile», ha detto. «Non è una questione di età. Non credo che possa farlo». E poi: «Non vedo Biden in grado di farlo dal punto di vista fisico o mentale. No, non lo vedo».

Biden: «Presto la mia decisione»

Dal canto suo Biden, a inizio settimana, nel corso di un evento alla Casa Bianca ha dichiarato: «Prevedo di correre nel 2024 ma non sono ancora pronto ad annunciarlo». «Prevedo di partecipare ad almeno altre due o tre Easter Egg Roll, forse anche cinque» ha poi scherzato ai microfoni di NBC, partecipando alla Casa Bianca alla Egg Roll, il gioco della corsa delle uova che si svolge a Pasqua. Un'intenzione ribadita da Dublino, davanti ai giornalisti: «Il mio piano è di ricandidarmi». Il presidente americano ha sottolineato che la missione in Irlanda e in Irlanda del Nord «ha rafforzato il mio ottimismo su ciò che si può fare». E ha promesso che annuncerà la sua decisione «relativamente presto».

«Gli insegnanti devono essere armati»

Donald Trump, nel frattempo, è tornato a parlare ai suoi sostenitori con le parole che più li appassionano. «Con me alla Casa Bianca nessuno oserà alzare un dito contro le vostre armi», ha detto alla convention della NRA, la lobby delle armi americana, a Indianapolis. L'ex presidente è stato accolto come una star sul palco e il suo intervento è stato preceduto da un video celebrativo dei suoi anni alla Casa Bianca. «Sono anni che combatto contro i poteri corrotti e le forze comuniste che vogliono distruggere l'America, interferire nelle elezioni attraverso il dipartimento di giustizia e portarci via le armi», ha attaccato il tycoon.

Senza dimenticare i temi «vecchi», come il «virus cinese»: «Quando i democratici della sinistra radicale hanno cercato di utilizzare il COVID per impedire le vendite di armi durante la pandemia del virus cinese», ha attaccato, «io con orgoglio ho designato i rivenditori di armi e munizioni come infrastruttura critica».

Quindi, la promessa: «Una volta tornato alla Casa Bianca ripristinerò il secondo emendamento e il diritto all'autodifesa. Abolirò tutte le restrizioni sulle armi imposte da Biden». Infine, la stoccata: «Tutti gli insegnanti devono essere armati e addestrati. Da presidente finanzierò armi e corsi di addestramento per tutti i docenti. Così il problema della stragi nelle scuole finirà», ha detto il tycoon, a pochi giorni di distanza dalla strage in una banca di Louisville.

Pompeo si sfila dalla corsa

Nel frattempo Trump ha perso per strada un «avversario». L'ex segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato che non correrà alle presidenziali del 2024, mettendo fine alle speculazioni secondo le quali avrebbe sfidato il suo ex capo Donald Trump. In un'intervista a Fox News, Pompeo ha chiarito di essere arrivato alla conclusione che «questo non è il mio momento».

A fine gennaio è uscita l'ultima fatica letteraria di Mike Pompeo – Never Give an Inch –, scatenando un polverone. Nelle oltre 400 pagine l'ex direttore della CIA ed ex segretario di Stato – «l'unico» sopravvissuto ai quattro anni di mandato di Donald Trump «senza dimettersi o essere cacciato» – non dimentica quasi nessuno nella lista degli amici e dei nemici, interni ed esterni, svelando ampi retroscena.

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