La cronistoria

Tutti gli scandali che hanno azzoppato Credit Suisse

Dal pedinamento del top manager in procinto di passare a UBS al crollo delle azioni, passando per la condanna penale, il dirigente a Wimbledon e la truffa in «salsa tonnata»
© KEYSTONE / PETER KLAUNZER
Nico Nonella
19.03.2023 19:55

Un top manager pedinato poiché in procinto di passare a una banca rivale. Una condanna penale, prima in Svizzera, per non aver evitato il riciclaggio di denaro di un’organizzazione criminale bulgara. E ancora: 10 miliardi, denaro dei clienti, investiti un una società poi fallita e addirittura tangenti per ottenere fondi destinati all'acquisto di pescherecci in Mozambico. No, non è la trama di un «House of cards» in salsa bancaria: è la cronistoria degli errori (e degli orrori) commessi da Credit Suisse negli ultimi anni.

Ottobre 2016 - L’inchiesta milanese

Credit Suisse paga 110 milioni all’Agenzia delle entrate italiana e chiede il patteggiamento sull’inchiesta per evasione fiscale aperta dalla procura di Milano. I magistrati lombardi avevano svelato un sistema messo in piedi dalla banca attraverso il quale oltre 13 mila clienti italiani avrebbero nascosto al fisco e trasferito all’estero circa 14 miliardi di euro. Come? Sottoscrivendo polizze vita attraverso consociate della banca in paradisi fiscali.

Febbraio 2020 - Lo scandalo pedinamenti

Cade la testa del CEO Tidjane Thiam, obbligato a dimettersi dopo lo scandalo pedinamenti. Ben sette dipendenti della banca, tra cui il responsabile della gestione patrimoniale Iqbal Khan (in procinto di passare a UBS) erano stati pedinati da investigatori privati. La vicenda assume anche i contorni della tragedia personale quando un intermediario tra la banca e l’agenzia investigativa si toglie la vita.

Marzo 2021 - Doppio crack

La banca subisce perdite miliardarie a seguito dei crack di Greensill Capital e del fondo Archegos Capital Management. Sono 10 i miliardi (denaro dei clienti, ndr) investiti in Greenhill e stando all'ultimo aggiornamento, Credit Suisse ha già rimborsato quasi 7 miliardi ai propri investitori. La perdita subita a causa della sua esposizione verso Archegos ammonta invece a 5,5 miliardi.

Aprile 2021 - Lascia il presidente del CdA

Un mese dopo, il presidente del CdA, Urs Rohner, lascia l’incarico dopo dieci anni. 

Ottobre 2021 - La truffa dei Tuna bond

Le autorità statunitensi e britanniche multano Credit Suisse per 475 milioni di dollari per la cosiddetta «truffa dei Tuna bond» in Mozambico. Tra il 2012 e il 2016 la banca finanzia il Paese africano per oltre un miliardo di franchi. Fondi che dovevano servire anche per un progetto per sviluppare la pesca e la lavorazione del tonno a Maputo. In realtà, circa 140 milioni finiscono in mazzette, in parte anche per alcuni manager della banca stessa. Dopo il patteggiamento, per Credit Suisse arriva un’altra mazzata: l’istituto di credito è richiamato dalla FINMA per lo scandalo-pedinamenti.

Gennaio 2022 - Fuga per la partita

Il presidente del gruppo, Antonio Horta-Osorio, in carica dal 2020, deve dimettersi ma questa volta non ci sono motivi finanziari: ha violato le regole di quarantena COVID per assistere a due match di tennis a Wimbledon nel luglio 2021.

Febbraio 2022 - Fuga di notizie

Scoppia il caso «Suisse secrets»: i media ricevano da una «gola profonda» i dati riguardanti 30.000 clienti della banca e 18.000 conti gestiti dal Credit Suisse dagli anni Quaranta fino alla fine del 2010. Emergono collegamenti con decine di funzionari corrotti e politici con patrimoni dubbi.

Giugno 2022 - Cose bulgare

Manca solo una condanna penale, che arriva nel giugno 2022. È una prima per un istituto di credito elvetico. Credit Suisse è condannata dal Tribunale penale federale al pagamento di una multa di 2 milioni di franchi per non aver messo in atto un dispositivo sufficiente a evitare il riciclaggio di denaro di un’organizzazione criminale bulgara. L’istituto di credito annuncia ricorso al Tribunale federale.

Luglio 2022 - Cambio ai vertici

Cambio al vertice: via il CEO Thomas Gottstein e dentro Ulrich Körner.

Ottobre 2022 - I novemila tagli

Viene annunciato il taglio di novemila posti di lavoro e un aumento di capitale di 4 miliardi di franchi. La Saudi National Bank entra come azionista di riferimento.

Febbraio 2023 - Indaga l’MPC

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) apre un procedimento penale per spionaggio economico, violazione del segreto commerciale e violazione del segreto bancario contro l’autore della fuga di informazioni alla base dell’inchiesta giornalistica «Suisse Secrets».

Marzo 2023 - L’inizio della fine

Gli sviluppi più recenti. La società di investimento americana Harris Associates vende tutte le sue partecipazioni. Il titolo di Credit Suisse crolla sotto i due franchi. Credit Suisse annuncia l’ottenimento del prestito dalla BNS fino a 50 miliardi di franchi. Dopo una giornata di passioni, il 19 marzo sera arriva l'annuncio: UBS acquisisce Credit Suisse e il Consiglio federale approva l'operazione.

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