Un ex colonnello dell'esercito svizzero nella lista delle sanzioni dell'UE

L'UE ha inserito un ex colonnello dell'esercito svizzero nella sua lista di enti e persone sanzionati in relazione con l'aggressione russa dell'Ucraina. Secondo Bruxelles, il settantenne ha diffuso teorie complottiste e fatto da portavoce alla propaganda filorussa.
Jacques Baud è «regolarmente» ospite, come «analista strategico», di programmi televisivi e radiofonici filorussi, emerge dal regolamento di esecuzione dell'UE pubblicato oggi. Il già alto ufficiale ha ad esempio accusato Kiev di aver provocato la propria invasione per poter entrare a far parte della NATO.
Manipolando informazioni ed esercitando influenze, lo svizzero contribuirebbe a minare o persino minacciare la stabilità e la sicurezza dell'Ucraina, si legge inoltre nel documento. Il Consiglio dell'Unione europea, in cui sono rappresentati i 27 Stati membri, ha seguito oggi una proposta del Servizio europeo per l'azione esterna, la struttura che gestisce le relazioni diplomatiche dell'UE con altri paesi al di fuori della comunità e conduce la politica estera e di sicurezza dell'Unione.
Il cittadino svizzero è soggetto a un congelamento dei beni, comunica il Consiglio. Inoltre, ai cittadini e alle imprese dell'UE è vietato mettergli a disposizione fondi, permettergli attività finanziarie o concedergli risorse economiche. È inoltre soggetto a un divieto di viaggio che gli impedisce l'ingresso e il transito nell'Unione.
La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) è a conoscenza delle sanzioni comminate a Baud dall'UE. Tuttavia, la Svizzera non adotterà l'ultima lista di sanzionati, ha indicato questa sera a Keystone-ATS la stessa SECO. Il motivo è che Berna non ha aderito al regime di sanzioni di Bruxelles dell'ottobre dello scorso anno in relazione alle minacce ibride della Russia. La Confederazione ha invece ripreso le sanzioni contro la Federazione russa decise dall'UE alla fine di febbraio 2022, poco dopo che le truppe di Mosca hanno attaccato l'Ucraina.
Oltre a Baud, oggi l'UE ha sanzionato anche altre undici persone, un'unità delle forze armate russe e un gruppo di propaganda, viene precisato. In ragione di attività destabilizzanti da parte russa, attualmente il regolamento di esecuzione elenca 59 persone e 17 organizzazioni.