Politica

Un violino per l’orchestra liberale

Silvia Gada, ex sindaca di Sant’Antonio, è la nuova presidente del PLR al posto di Marco Nobile che ha lasciato dopo quasi sette anni – Le imminenti sfide sono la riorganizzazione interna e le Comunali dell’aprile 2024 – I tre municipali intendono ricandidarsi
© Ti-Press/Golay
Alan Del Don
24.04.2023 22:18

Da un solista, ad un concerto per violino ed orchestra. Dove a dirigere l’ensemble ci sarà lei, Silvia Gada, che dello strumento della famiglia degli archi è un’esperta, avendo ottenuto un bachelor in musica nel 1990. La 61.enne è la nuova presidente del Partito liberale radicale (PLR) di Bellinzona. Succede al dimissionario Marco Nobile, alla testa della sezione dal novembre 2016. La nomina, che si inserisce nel profondo progetto di riorganizzazione interna, è stata ratificata dall’applauso dell'ottantina di fedelissimi riunita in assemblea stasera nell’aula magna della Scuola arti e mestieri in città alla presenza del presidente cantonale Alessandro Speziali. Un sostegno corale che è stato esteso indirettamente anche alla Commissione cerca coordinata da Damiano Stroppini; il consesso nell’ultimo anno ha vagliato una decina di papabili in grado di assumere l’impegnativo incarico, ridotti dapprima alla metà e poi, per finire, ad una rosa ristretta di tre nomi all’interno della quale è stato scelto quello dell’apprezzata consigliera comunale.

La lunghissima primavera

L’omaggio floreale consegnato a Silvia Gada lancia simbolicamente la (lunghissima) primavera liberale radicale. E sì, perché fra un anno ci saranno le elezioni comunali. Il PLR si presenterà con l’obiettivo di difendere i tre seggi in Municipio (il vicesindaco Simone Gianini e i colleghi Fabio Käppeli e Renato Bison hanno già preannunciato l’intenzione di ricandidarsi) e i 20 scranni (su 60) nel Legislativo. Dal 2017 è in costante calo, ma siccome le altre forze politiche non sono messe meglio, il duplice obiettivo minimo dovrebbe essere raggiunto senza troppi patemi d’animo. Resta il punto interrogativo riguardante la poltrona di sindaco, che il «partitone» ha perso nel 2006, quando Brenno Martignoni lasciò i liberali radicali per fondare il Noce. Nel 2017 Andrea Bersani aveva rinunciato a sfidare Mario Branda, ciò che aveva invece fatto invano due anni or sono Simone Gianini. Se il timoniere socialista dovesse ricandidarsi (come è molto probabile) sarebbe obiettivamente difficile per chiunque superarlo. Ma questa è musica del futuro. Quella odierna ha la melodia armoniosa delle parole della neopresidente. «Sono pronta ad affrontare un'avventura che sarà sicuramente arricchente. Nella mia carriera ho affrontato più processi di cambiamento. Ho imparato ad ascoltare, a cercare dei compromessi, mentre altre volte bisogna invece decidere. Nessuno è un'isola: è il gruppo ad essere importante, così come lo sono tutti i quartieri della Città aggregata», ha sottolineato la 61.enne.

È una funzionaria dirigente

Nata il 1. agosto 1961, bachelor in relazioni internazionali e master in gestione della formazione per dirigenti di istituzioni formative, Silvia Gada dal luglio 2019 è a capo della Sezione della popolazione del Dipartimento delle istituzioni; prima era caposezione della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica. È in politica da un trentennio: dapprima quale municipale (dal 1996 al 2000) e poi sindaca (dal 2000 al 2008) dell’ex Comune di Sant’Antonio, mentre da sei anni siede nel Consiglio comunale della Città (è membro della Commissione della gestione). Sia nel 2017 sia nel 2021 è stata candidata all’Esecutivo. Gode di un’alta considerazione in seno al partito, all’interno del quale è molto ascoltata, ed incarna alla perfezione le caratteristiche del presidente alla luce della riorganizzazione che mira a dare più peso ai quattro circondari e che punta sul rafforzamento della parte operativa e comunicativa. Nel suo discorso di commiato l’uscente Marco Nobile ha dal canto suo rilevato che «sono stati anni molto intensi. Come ogni esperienza di vita è stata contraddistinta da alti e bassi, da emozioni e responsabilità. Ho dato tutto quello che potevo dare». L'ultima novità riguarda il ruolo di capogruppo in Consiglio comunale, che passa da Tiziano Zanetti (neogranconsigliere) ad Andrea Cereda.

Schede in calo, ma posizioni solide

Dalle 4.496 schede delle Comunali 2017 (Legislativo) alle 3.062 delle Cantonali del 2 aprile scorso (Gran Consiglio), passando per le 3.789 delle Comunali 2021. Il PLR di Bellinzona è in costante calo, ma ha comunque saputo mantenere e consolidare le posizioni acquisite. Vale a dire, in particolare, i tre seggi in Municipio, uno dei quali sembrava addirittura a rischio due anni fa. I liberali radicali non sono però riusciti a riprendersi la poltrona di sindaco, persa nel 2006. Ci hanno tentato nel 2021 con Simone Gianini, ma il socialista Mario Branda è stato insuperabile.

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