Cantone

Vendemmia 2022: tra buono e molto buono lo stato delle uve ticinesi

Negli ultimi sette anni, sottolinea il comunicato del DFE, non si è mai vendemmiato così presto — In aumento la superficie vitata
©Gabriele Putzu
Red. Online
24.11.2022 11:05

Lo stato sanitario delle uve consegnate in tutto il Cantone, nel 2022, è stato tra buono e molto buono. È questo il commento della vendemmia stilato dalla Sezione dell’agricoltura del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) e dall’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT). La gradazione media delle uve conferite è stata buona e tra le migliori dall’inizio delle misurazioni. I quantitativi del Merlot sono stati superiori del 5.7% in confronto al 2021 ma inferiori del 4.9% della media decennale. Si sono registrate maggiori difficoltà per le uve conferite nel Sottoceneri. Nella Svizzera Italiana la vendemmia 2022 ha prodotto 6'237’566 kg di uva, di cui 5'271’955 kg di Merlot. La gradazione media del Merlot con 22.3 Brix (93.3 Oe) risulta nettamente superiore rispetto allo scorso anno (+1.7 Brix) e anche alla media decennale (+1.2 Brix, media ponderata).

Prezzi e valore della vendemmia Alla gradazione media ponderata determinante per la fissazione del prezzo delle uve Merlot, segnatamente 21.8 Brix (91.0 Oe) per il 2022, il prezzo base indicativo fissato dall'IVVT è di 415 franchi al quintale. Il valore globale della vendemmia 2022 viene stimato in circa 24.8 milioni di franchi per il Ticino e 25.1 milioni di franchi per la Svizzera Italiana (che corrisponde a un più 14% rispetto allo scorso anno).  

La superficie vitata, compresa anche la superficie non destinata alla produzione di vini commerciali, ammonta a 1'196 ettari, di cui solo il 10,6 % sono uve bianche e il resto uve rosse, con il Merlot che fa sempre la parte del leone con circa il 77% della superficie totale.

Una stagione calda

Quella di quest'anno, evidenzia il comunicato, è stata una stagione calda, molto soleggiata e abbastanza secca, soprattutto nel Sottoceneri e in particolare in alcune zone del Mendrisiotto. L’estate appena trascorsa risulta la seconda più calda dall’inizio delle misure, ed è stata caratterizzata da tre periodi molto caldi. La temperatura media nazionale dell’estate è risultata di 2.3 °C superiore alla norma 1991-2020. La somma totale delle precipitazioni estive da giugno ad agosto risulta inferiore alla norma 1991-2020: i quantitativi sono generalmente compresi tra il 30 e l’80%. Sull’estremo sud del Cantone, la somma della precipitazione estiva è rimasta al di sotto del 40% della norma; a Stabio durante il mese di luglio sono caduti solamente 14 mm. Il germogliamento è avvenuto leggermente in ritardo rispetto alla media decennale a causa delle temperature di marzo ed aprile nella norma e la persistente assenza di precipitazioni. Le buone condizioni di allegagione hanno permesso di sviluppare un potenziale di produzione corretto; i diradamenti sono stati necessari in situazioni di carenza idrica. I controlli dell’evoluzione della maturazione sono iniziati come di consueto alla settimana n° 33, i primi risultati denotavano già un forte scarto del tenore zuccherino rispetto agli scorsi anni e annunciavano una vendemmia precoce con un forte contenuto zuccherino. I controlli sono poi terminati con l’inizio della vendemmia nelle principali cantine acquirenti del nostro cantone prima di metà settembre e con un anticipo di due settimane rispetto alle ultime quattro annate.

Negli ultimi sette anni, sottolinea il comunicato, non si è mai vendemmiato così presto. La vendemmia si è protratta sino in ottobre per la raccolta delle varietà tardive, le quali hanno potuto ottenere livelli di maturità molto alti.  

Aspetti fitosanitari

Le condizioni metereologiche di quest’anno hanno favorito l’attività dei parassiti fungini, soprattutto nei vigneti più precoci. I rovesci e temporali, spesso a carattere locale, hanno determinato infezioni di peronospora e black rot, durante il mese di maggio. La pressione di queste malattie è stata elevata anche nel mese di giugno, soprattutto nella prima e ultima parte, e in particolare nel Sopraceneri. Queste condizioni hanno determinato attacchi soprattutto nel Sopraceneri, a volte di forte entità, sia su foglie che su grappoli. Nel complesso, le altre malattie fungine non hanno rappresentato un problema se non in casi sporadici o in zone e su varietà sensibili. Il monitoraggio delle tignole della vite ha fatto registrare presenze medio-elevate di adulti che hanno determinato attacchi con punte fino al 40% di grappoli colpiti in alcune zone molto sensibili. È stato constatato un aumento del fillominatore Aspilanta oinophylla che ha determinato forti attacchi in alcune parcelle del Sottoceneri. La cicalina americana della vite Erasmoneura vulnerata, presente in gran parte delle zone viticole del Cantone, non ha al momento causato danni rilevanti, sebbene le popolazioni siano generalmente in aumento. Si è assistito a un incremento delle catture di Popillia japonica nei vigneti già interessati nel 2021 ed è stata riscontrata un’espansione del focolaio di infestazione. In alcuni vigneti fortemente infestati è stato necessario intervenire per evitare danni alla produzione. I monitoraggi della flavescenza dorata hanno confermato la presenza della malattia in quasi tutto il territorio cantonale, eccezion fatta per alcune zone marginali.