Via "Nord" dal simbolo della Lega

In vista delle prossime elezioni politiche in Italia il partito adotta una linea di chiarezza - Salvini: "È tre anni che ci battiamo a livello nazionale"
Il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini
Red. Online
27.10.2017 20:02

MILANO - Non cambierà il nome del partito, ci vorrebbe un congresso per farlo. Ma il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini ha confermato che nel simbolo elettorale delle elezioni politiche dell'anno prossimo - da presentare in tutta Italia - dopo la parola Lega non ci sarà più la parola Nord. Sarà Lega e basta, senza altre aggiunte.

È un orientamento maturato nel tempo, che tuttavia è stato esplicitato per la prima volta ieri sera, durante Piazzapulita, trasmissione della televisione La7: "Secondo voi - ha replicato Salvini ai suoi interlocutori - vado a Taranto con Lega Nord?".

Alla riunione del Consiglio federale, che era già convocata nel pomeriggio, non se ne è discusso. Si è parlato dei risultati dei referendum per l'autonomia di Lombardia e Veneto, presenti anche i due governatori Roberto Maroni e Luca Zaia. Ma questa ventata di "nordismo" non ha cambiato i piani di Salvini, che si prepara a una lunga campagna da aspirante premier: settimana prossima lo si vedrà impegnato in un tour in Sicilia in vista delle Regionali.

"Che la Lega si chiamerà Lega, mi sembra chiaro da mesi, non è un mistero - ha confermato Salvini. È tre anni che si batte a livello nazionale per trasformare l'Italia in un Paese federale. I risultati ci premiano. E all'ultimo congresso la mia linea politica è passata con più dell'80%, la linea è chiarissima". Secondo il segretario, i dirigenti del partito "sono concordi".

Il simbolo elettorale è stato modificato anche in passato, quando è stato inserito il nome del segretario di turno o la parola Padania. Ma cancellare la parola Nord, secondo quelli come il rappresentante della minoranza Gianni Fava, assessore della Giunta Maroni che si è occupato del referendum lombardo, è un errore. "Io sicuramente non sono d'accordo - ha detto Fava. E, per quanto ne so, nemmeno Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord, lo è. La Lega è nata e resta il sindacato del Nord, non mi vergogno della mia storia".