Wall Street verso peggior semestre da 50 anni
Wall Street si avvia verso il suo peggior semestre da almeno 50 anni, dopo una giornata finora tutta in rosso. Un'altra brutta notizia per Joe Biden, i cui consensi nei sondaggi sono ai minimi, soprattutto sul fronte economico, tra lo spettro di una recessione, un'inflazione record e crescenti tassi di interesse che erodono i salari, innescano tagli aziendali e minano la fiducia dei consumatori.
L'ultimo dato del dipartimento al commercio segnala un rallentamento delle spese individuali, cresciute in maggio solo dello 0,2%, contro una previsione di almeno 0,4%. Ma ora anche la Borsa trema.
L'indice S&P 500, bussola di molti portafogli azionari e di conti pensionistici, ha cominciato la sua picchiata in gennaio e nelle ultime settimane è entrata in «zona orso» perdendo il 20% in sei mesi: un raro e fosco segno di pessimismo. Il sell-off è stato a 360 gradi, con l'energia unico settore a non subire perdite. E società leader come Apple, Disney, JPMorgan Chase e Target sono crollate più della media del mercato azionario.
Non se la passano certo meglio i bond, che sono particolarmente sensibili alle condizioni del mercato, riflettendo i cambiamenti nell'inflazione e nei tassi di interesse più direttamente delle azioni: l'indice che traccia i bond decennali, un parametro chiave per i costi dei prestiti, ha registrato un calo di circa il 10% del prezzo.
Analisti della Deutsche Bank sono dovuti risalire alla fine del XVIII secolo per trovare una performance semestrale peggiore di bond equivalenti. E questo è forse un segno ancora più preoccupante sullo stato dell'economia americana. Non si salvano neppure i Bitcoin, che si pensava potessero offrire un rifugio in questa tempesta perfetta: nei primi sei mesi hanno lasciato sul terreno oltre il 50%.
A complicare la situazione, erodendo il potere d'acquisto degli americani e i profitti aziendali, c'è anche una inflazione galoppante ai livelli di oltre 40 anni fa, aggravata dal crescente prezzo del cibo e dell'energia a causa della guerra in Ucraina. Con la Fed decisa a combattere a tutti i costi l'inflazione aumentando i tassi di interesse, anche a costo di causare una recessione.
Il prossimo banco di prova sul trend dell'economia saranno i dati del secondo trimestre delle aziende, che saranno attentamente scrutinati per capire se si naviga verso il peggio.