Il futuro rossocrociato e la variabile Ardon Jashari

Anche un anno fa, di questi tempi, la nazionale svizzera era avvolta da una fitta nube di interrogativi e timori. Euro 2024 sarà un fallimento? ci si chiedeva. Beh, sappiamo come è andata. E quanto ci siamo disperati per il penultimo atto mancato, dopo tre settimane inebrianti. A ridosso delle amichevoli contro Messico e Stati Uniti siamo tornati alla casella di partenza. A quella insicurezza che, a intervalli regolari, ha caratterizzato la gestione di Murat Yakin. In Germania, la scorsa estate, il selezionatore aveva azzeccato praticamente ogni mossa, guadagnandosi un lauto rinnovo contrattuale e un sacchetto pieno di gettoni grazie ai quali scongiurare qualsivoglia azzeramento del credito personale.
Ebbene, nella tasca del ct rossocrociato sono rimaste solo due monetine. Nessun rilancio, nessun bonus, le otto partite che hanno seguito i maledetti quarti di finale persi al cospetto dell’Inghilterra hanno ridimensionato chi stava in panchina e ingigantito la portata degli addii di Sommer, Schär e Shaqiri. Oddio, non è solo colpa di Yakin, che per colmare simili vuoti le ha tentate un po’ tutte - azzardi insensati inclusi - e non è stato aiutato dal pieno coinvolgimento di molti primattori. Ma se a fare la differenza all’ultimo Europeo, tramutandosi in complimenti a scena aperta, erano state le scelte a sorpresa - da Duah a Aebischer esterno, passando per «XS» in versione jolly -, a questo giro il ct fa bene ad aggrapparsi all’unica opzione possibile. E cioè la titolarizzazione di Ardon Jashari.
Inutile girarci attorno. Il fenomeno del Bruges, premiato quale miglior giocatore del campionato belga 2024-25, rappresenta una delle variabili cruciali per le ambizioni future della Svizzera. Ed è quasi paradossale affermarlo a fronte delle due misere apparizioni da 1’ contabilizzate dal 22.enne in Nazionale. Le enormi qualità del soggetto però sono oggettive. E la mediana a tre completata da Xhaka e Freuler, in ottica Mondiale 2026, assomiglia a un raggio di sole abbagliante.