L’editoriale

La Domenica per celebrare un giorno speciale

L’editoriale del direttore Paride Pelli
Paride Pelli
29.08.2021 09:41

La domenica non è un giorno come gli altri: non siamo d’accordo con chi sostiene che la sua tradizione si sia persa nel tempo solo perché non si vedono più gli anziani ben vestiti nelle piazze e non ci sono più le tavole imbandite di una volta, intorno alle quali due o persino tre generazioni facilmente trascorrevano l’intera giornata.

La domenica, per noi, rimane un giorno speciale, da sottolineare in agenda, da aspettare, perfino da celebrare. Un giorno in cui condividere momenti, pensieri, analisi, opinioni, sentimenti. E per incoraggiare tutto questo, quale miglior strumento di un giornale nuovo, pensato per accompagnare i lettori in una giornata così preziosa e unica, dove il tempo indiavolato della settimana sembra placarsi e scorrere più lentamente, e i rumori diventano suoni e gli odori profumi? Quando si pensa alla pace, alla tranquillità, a riflessioni e a dialoghi fecondi, e a letture che finalmente si prendono il loro tempo, si pensa alla domenica. Oppure no?

Oggi, con una buona dose di emozione e un pizzico di orgoglio, vi presentiamo La Domenica, un settimanale che nasce in un periodo complicato per il settore dei media e che proprio per questo è stato !n da subito circondato da tanto affetto: in primis quello del suo editore – il Gruppo Corriere del Ticino – che ha voluto continuare a offrire gratuitamente un domenicale di qualità ai lettori della Svizzera italiana. Poi, a stretto giro, dall’affetto dei suoi fedeli clienti commerciali (che ci hanno permesso subito di raggiungere quota 60 pagine) e, non da ultimo, da quello dei suoi giornalisti, che nelle ultime settimane hanno lavorato con passione e dedizione ammirevoli, spronati dalla consapevolezza che poter contribuire alla nascita di una testata è da un lato un privilegio e dall’altro una grande responsabilità, perché nel mondo dei giornali non c’è una seconda possibilità di fare una prima impressione. Per questo motivo la redazione ha curato con attenzione certosina, quasi maniacale, la nascita de La Domenica, e lo farà per tutte le edizioni a venire. Avete tra le mani, dunque, un giornale molto amato ancor prima di vedere la luce: una testata che non è e non vuole essere la settima edizione del Corriere del Ticino, ma piuttosto un valore aggiunto: la redazione lavorerà in totale autonomia rispetto al quotidiano, ma sempre con lo stile e l’autorevolezza che sono proprie dell’Editore e di tutte le testate che fanno a lui riferimento. Sarà, quello de La Domenica, un giornalismo non urlato, ma di approfondimento e di riflessione, strutturato su notizie e immagini legate alla stretta attualità, ça va sans dire, ma raccontate e commentate «con passo lungo». Un giornalismo che, per sua natura, non potrà essere consumato in una manciata di minuti. Tra un’edizione e l’altra, trascorrerà una settimana: conservate quindi la vostra copia, perché un settimanale non invecchia in fretta come un quotidiano e sarà frequente la tentazione di riaprirlo nei giorni feriali.

Gli spunti per i nostri servizi arriveranno dalla cronaca nazionale e internazionale, ma soprattutto da quella regionale e locale, dal nostro territorio e dalle sue mille sfaccettature. Con la nascita de La Domenica rivede la luce anche una testata storica e popolare: l’Eco dello Sport, che aprirà il secondo quaderno e garantirà, con dovizia di particolari, tutta l’attualità sportiva riferita alle competizioni del sabato, senza più dover attendere il lunedì, e questo grazie alla collaborazione dei giornalisti del Corriere del Ticino. Che altro dire? Troppo facile: buona Domenica a tutti.

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