Comunali 2024

La velocità del 5G a scapito del risparmio energetico e della salute?

Elisabetta Boillat, candidata per HelvEthica Ticino al Municipio e al Consiglio comunale di Chiasso
Red. Online
26.03.2024 17:31

La Confederazione Svizzera ha messo in vendita le nuove bande di frequenza per la telecomunicazione di 5.a generazione e così dal 2020, in piena emergenza Covid, dapprima in sordina e poi sempre di più insistentemente, è iniziata la nuova rivoluzione digitale, con un aumento della velocità della rete pari a 100 volte quella del 4G (es. un film può essere scaricato in poco meno di 4 secondi contro i 6 minuti di prima). Tutto questo ha un risvolto negativo dal punto di vista energetico: per il 5G si stima un incremento del fabbisogno del 170% rispetto al 4G entro il 2026 e i consumi sono destinati ad aumentare. Ci chiediamo quanto siano sostenibili queste tecnologie? Non dovrebbero piuttosto favorire il risparmio energetico? E invece i consumi di energia elettrica saliranno alle stelle con le soluzioni tecnologiche della criminal-scienza che riducono sempre più le competenze e l’autonomia dell’umanità. Per quanto riguarda la salute di tutti gli esseri viventi c’è da considerare il risultato di 7 ricerche condotte presso l’Università di Zurigo e oggi sempre più studi scientifici concordano sui danni alla salute. L’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche possono causare alterazioni alle onde celebrali, modifiche del DNA, alterazioni del patrimonio genetico nonché ripercussioni sulle donne incinte. Già nel 2017 il 5% e nel 2020 il 10.6% della popolazione manifestava sintomi di elettrosensibilità a vari stadi di gravità. Le autorità non intendono monitorare l’evolvere della problematica né tanto meno approfondirla, fanno “orecchie da mercante”. Il 5G serve soprattutto alla digitalizzazione sociale, alle aziende, alla robotica e all’intelligenza artificiale, non al comune cittadino che ne paga le conseguenze con la propria salute, la quale ha la precedenza sugli aspetti economici dell’élite che ne vuole limitare le libertà. Chiediamo alla Confederazione e agli organi di competenza quali sono le priorità? Esporre la vita umana ad una vera e propria sperimentazione senza nemmeno chiederne il consenso rappresenta una violazione dei Diritti umani e del Codice di Norimberga. Noi di HelvEthica Ticino chiediamo una moratoria sul proliferarsi delle antenne 5G e anche il rispetto del principio di precauzione, fintanto che non si possa garantire l’incolumità di tutti gli esseri viventi, vegetali inclusi. Auspichiamo di collaborare trasversalmente con gli altri gruppi politici a sostegno del benessere e non della tecno-finanza criminale e di valutare i rischi correlati ai campi elettromagnetici anche nelle scuole di ogni livello, dove i nostri ragazzi manifestano sempre più disturbi comportamentali e dell’attenzione da quando il 5G vi è prepotentemente entrato senza essere stato invitato. In tema di salute, e non solo, per tutte le decisioni vanno coinvolti i cittadini, ad es. in un gruppo di volontari disposti a valutare queste tematiche così importanti in modo da supportare adeguatamente la classe politica che ci rappresenta.

Elisabetta Boillat, candidata per HelvEthica Ticino al Municipio e al Consiglio comunale di Chiasso

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