Estate

Gli animali delle sere estive, tra sensazioni e ricordi

Alcune cose più di altre riportano alla mente i ricordi delle estati passate: una di queste è sicuramente la fauna che appare con il caldo.
l grillo (Gryllus campestris) è la colonna sonora per antonomasia delle notti estive.
Michele Castiglioni
21.07.2022 07:30

Ci sono cose che più di altre caratterizzano dei periodi dell’anno e il succedersi delle stagioni; che testimoniano in modo particolare il trascorrere dei giorni. E che, per lo stesso motivo, suscitano ricordi e rivivificano memorie che durante il resto dell’anno restano sepolte. Una di queste cose è sicuramente la vita serale che si presenta al suo massimo splendore nelle sere d’estate. E non mi riferisco alle varie movide che riempiono i centri cittadini e le spiagge su laghi e fiumi. O, perlomeno, non solo quelle. No, le movide di cui parliamo qui hanno dei protagonisti un po’ diversi: gli animali. Se vi chiedessero di pensare ad una sera estiva, cosa vi verrebbe subito in mente? A parte il caldo e i tramonti tardivi, ecco che subito dopo molto probabilmente arriverebbero le zanzare. O le lucciole. Sono animali talmente legati ad un certo periodo dell’anno, che potrebbero rappresentarlo per metonimia - anche se, a dire il vero, con l’arrivo della zanzara tigre sul nostro territorio purtroppo le punture le subiamo anche in altri periodi, ormai.

Quindi: delle zanzare abbiamo già detto, con il loro corollario di rimedi più o meno naturali per cercare di allontanarle, dalle candele alla citronella (che in realtà non funzionano mica tanto, come diversi studi hanno dimostrato) agli zampironi con il loro fumo acre ed evocativo. Per non parlare di tutti i prodotti da spruzzarsi addosso così da diventare più unti di un bagnante in spiaggia. Le lucciole, invece, non sono per nulla fastidiose, anzi, caratterizzano le aree tenute più «naturali», quindi prati aperti e sottobosco brado e segnalano così la presenza di sana biodiversità. Sono state «animale dell’anno» per Pronatura nel 2019 e in Ticino ne vivono ben quattro specie diverse. Una curiosità: le uova, appena deposte, già emettono un pochino di luce. Restando tra gli insetti, cosa c’è di più estivo dei maggiolini che invadono i prati al tramonto facendoli suonare come alveari? O che dire dei loro «cugini», i cervi volanti che nelle calde sere d’estate, come strani elicotteri all’oscuro dei principi di aerodinamica, vanno a sbattere sgraziatamente contro tutto ciò che si para sulla traiettoria? E poi c’è lui, il re nelle notti calde, il dominatore sonoro dei prati, l’evocatore di ricordi per eccellenza: il grillo. Basta sentirlo frinire in un film che anche in mezzo al gelo di gennaio per un momento il nostro inconscio si metterebbe il costume da bagno.

Ma non ci sono solo insetti, anche i mammiferi fanno la loro parte per ricordarci l’arrivo del periodo più caldo dell’anno. Ecco allora che faine e martore - pur restando attive tutto l’anno - d’estate si fanno sentire di più nelle loro lotte territoriali, negli amoreggiamenti e nella caccia notturna, con i loro vocalizzi che spesso sembrano vere e proprie urla. E, a proposito di urla, rientrano di diritto negli animali notturni estivi i gatti in amore sui tetti delle case. Un’inconfondibile colonna sonora urbana del periodo caldo che suscita però decisamente poca simpatia in chi ne ha ricordo. Infine, in questo breve excursus sulla fauna delle nostre notti (sempre più tropicali) non possiamo non citare i pipistrelli, i quali sono senz’altro i dominatori dei lampioni, contribuendo al nostro benessere con il loro appetito. Se li vedete svolazzare intorno a casa, è un ottimo segno! 

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