Rassegne

La magia delle figure

Al via venerdì 11 agosto nel Locarnese la XXV edizione del festival internazionale «Il castello incantato»
Mattia Darni
11.08.2023 06:00

Burattini, marionette, ombre e pupazzi sono pronti ad invadere il Locarnese: da venerdì 11 agosto a sabato 2 settembre va infatti in scena la XXV edizione del festival internazionale di teatro di figura Il castello incantato. «Come sempre abbiamo cercato di coniugare la tradizione con spettacoli più innovativi», esordisce la direttrice artistica Santuzza Oberholzer. «Anche quest’anno la rassegna si inaugura a Gerra Gambarogno con uno spettacolo di teatro d’ombre, My shadow and me, di e con Drew Colby. Il luogo, in effetti, è particolarmente adatto a questo tipo di rappresentazione visto che essa viene messa in scena di fronte al lago in un contesto in cui le uniche luci artificiali presenti sono quelle del delta della Maggia che si possono osservare sull’altra sponda del Verbano. Ampliando il discorso, va detto che per ogni spettacolo cerchiamo sempre di selezionare delle location particolari che possano ben incorniciare la proposta teatrale».

Ritorno alle origini

Diverse le novità dell’edizione 2023, a partire da un ritorno alle origini: il Castello Visconteo di Locarno. «Il nome della manifestazione va difatti ricondotto al luogo che accolse le prime edizioni della rassegna», racconta Santuzza Oberholzer. «In questa cornice suggestiva va in scena un altro ritorno: quello di uno spettacolo per adulti, ovvero Lear e il suo matto del Teatro Invito. La pièce è una trasposizione per burattini e attore del celebre dramma di William Shakespeare. Grazie alla sdrammatizzazione dei personaggi e alla loro caratterizzazione a volte grottesca, il pubblico riderà di gusto. Il taglio dello spettacolo consente altresì di leggere più facilmente l’opera del drammaturgo e poeta inglese».

Da quest’anno Il castello incantato ha anche attivato una collaborazione con il festival piemontese di teatro di figura Burattinarte. «Grazie alle sinergie create tra le nostre realtà è stato possibile invitare a Il castello incantato artisti provenienti da lontano offrendo loro una mini tournée all’interno di un’area geografica piuttosto ristretta», spiega la nostra interlocutrice.

Peculiarità di questa edizione della rassegna è poi la folta presenza di burattinai solisti. «All’origine della scelta c’è innanzitutto un discorso legato alle location: non tutte le piazze sono adatte ad ogni tipo di spettacolo», chiarisce Santuzza Oberholzer. «Ad ogni modo, è interessante come un solo burattinaio possa portare in scena una ventina di personaggi o più: in ciò risiede la magia del teatro di figura in quanto un attore, oltre all’interpretazione, deve avere molteplici capacità quali l’abilità manuale e quella vocale che gli permetta di fare diverse voci».

Da alcuni anni ormai, la rassegna vuole dare spazio a lavori ideati ed interpretati da donne; sette quelli presenti nell’edizione 2023. «Nel teatro di figura, come del resto nelle arti sceniche in generale, la presenza delle donne si è fatta vieppiù importante», osserva Santuzza Oberholzer. «Ciò non riguarda solo le interpreti, ma anche la scrittura e la regia».

I bambini che un tempo assistevano alla rassegna, ora vi portano i propri figli

Quattro sono invece le proposte non verbali tra le quali spicca Va’ dove ti porta il piede di Laura Kibel, in programma giovedì 24 alle 21.00 a Ronco sopra Ascona in piazza del Semitori. «Lo spettacolo è interessante perché i personaggi sono interpretati con i piedi: si tratta di una tecnica molto particolare sviluppata da Kibel», spiega la nostra interlocutrice. «Al di là della singola rappresentazione, comunque, il fascino del teatro senza parole risiede nell’accento posto da questo tipo di arte scenica sull’azione e la magia dei movimenti. Questa forma d’arte lascia inoltre al pubblico maggiore libertà di interpretazione».

Altra cifra stilistica della rassegna è l’internazionalità: oltre ai molti spettacoli provenienti dall’Italia, il programma della manifestazione è arricchito e completato da proposte provenienti dall’Ecuador, dall’Inghilterra e dalla Spagna. Tra i punti fermi de Il castello incantato c’è anche la volontà di allestire un cartellone con spettacoli, ad eccezione di Lear e il suo matto che è destinato solo ad un pubblico adulto, rivolti a tutte le fasce d’età. «Per la direzione artistica questa è una sfida poiché non è sempre facile trovare delle rappresentazioni che possano divertire i bambini e al contempo presentino un contenuto che possa interessare ugualmente gli adulti», racconta la nostra interlocutrice.

Complici le scelte nella programmazione, Il castello incantato ha sempre registrato un ottimo riscontro da parte del pubblico e, negli anni, è riuscito a costruirsi uno zoccolo duro di affezionati. «È bello osservare come, col passare delle edizioni, i bambini che assistevano ai nostri spettacoli siano diventati adulti e portino i propri figli al festival», racconta con orgoglio Santuzza Oberholzer. Capaci di attirare il pubblico di ogni età, burattini, marionette e pupazzi hanno da sempre un fascino particolare. Ma a cosa si deve il loro successo? «La forza di questa forma scenica è legata ai simboli visto che essa si esprime con delle maschere e degli archetipi», osserva la nostra interlocutrice. «Tale caratteristica permette al pubblico un’interpretazione più personale del personaggio e della vicenda narrata. In ciò il teatro di figura si avvicina agli antichi riti che usavano maschere e oggetti».

Non solo spettacoli

Accanto alle rappresentazioni teatrali, all’interno del ricco programma de Il castello incantato trovano posto anche altre attività finalizzate a coinvolgere ancora di più il pubblico. Innanzitutto, gli spettacoli del 20 agosto e del 1. settembre sono preceduti da un laboratorio di costruzione al volo di burattini durante il quale i partecipanti potranno fabbricarsi un personaggio da portare a casa. Il 19 agosto dalle 10.00 alle 11.00 al Castello Visconteo di Locarno si tiene invece un laboratorio di costruzione di un castello con fantasma; l’attività è rivolta ai ragazzi e per potervi partecipare è necessario annunciarsi all’indirizzo [email protected]. Come da cinque anni a questa parte, infine, in chiusura di festival piazza Remo Rossi a Locarno ospiterà, sabato 2 settembre, Il paese dei Balocchi. Dalle 15.00 alle 19.00 i bambini potranno divertirsi con una serie di giochi realizzati con materiale riciclato. Sempre nella giornata di sabato 2, in piazza Remo Rossi si potrà assistere agli spettacoli Due fiabe poetiche (ore 15.30 e 17.30) e Il bosco in valigia (ore 16.30). «L’evento richiama sempre moltissime persone e per noi è una sorta di festa finale», spiega orgogliosa Santuzza Oberholzer.

In caso di pioggia, per ogni spettacolo è prevista una sala alternativa nelle vicinanze all’interno della quale poter assistere alla rappresentazione. L’ingresso a tutti gli spettacoli della XXV edizione de Il castello incantato è gratuito.

Programma dettagliato e maggiori informazioni al sito www.teatro-fauni.ch.