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Clay l'indistruttibile

Un libro (in tedesco) rievoca con immagini inedite le gesta del fuoriclasse ticinese
© KEYSTONE/STR
Marco Ortelli
07.05.2023 16:30

«No, non ricordo quel 6 settembre 1970. Degli anni seguenti posso però dire che quando il papà tra un gran premio e l’altro tornava a casa era come se con lui arrivasse anche una scuderia, tale era il via vai di persone, di squilli telefonici per un’intervista o per impegni pubblicitari... Quando poi ripartiva la nostra vita tornava a scorrere tranquilla».

La figlia di Clay Regazzoni Alessia così commenta l’immagine che ritrae il pilota di formula 1 rincorso dai tifosi - e dai Carabinieri - quella domenica del 1970. Una delle 360 fotografie per gran parte inedite raccolte nelle 304 pagine che compongono il libro Clay Regazzoni Der Unzerstörbare, presentato sabato 29 aprile a Romanshorn nella cornice della Honor Room dedicata al «pilota della gente» e inaugurata il 16 ottobre del 2021 per volontà della famiglia e di Fredy Lienhard, imprenditore, ex pilota, collezionista d’auto d’epoca e amico di Clay Regazzoni.

Un libro di emozioni che si rincorrono

Il libro, esclusivamente in lingua tedesca, scritto da Mario Luini e Jean Marie Wyder rielabora tre pubblicazioni - due in italiano e una in tedesco - apparse tra il 1982 e il 2011 (È questione di cuore - Der Unzerstörbare nella traduzione dell’82 -, e È sempre questione di cuore, curate da Cesare De Agostini a seguito delle lunghe conversazioni effettuate dall’autore con il fuoriclasse ticinese). Questa versione si caratterizza anche per il suo contributo fotografico, 360 fotografie in gran parte inedite che guardate in successione danno vita a un filmato emozionante. «È davvero molto toccante vedere come ancora oggi mio papà riesca colpire molte persone - osserva la figlia di Clay -. Un uomo che nella sua «seconda» vita si è speso per i diritti dei disabili, mentre in pista sapeva coinvolgere tutti grazie al suo contagioso entusiasmo». Un altro mondo, basti guardare le immagini inedite proposte in questo servizio, una Ferrari sommersa dalla folla sul circuito di Monza (a pagina 25) e il trionfatore del mitico gran premio che avanza sorridendo sulla pista. Impensabile, oggi, fare altrettanto con Max Verstappen... Il libro si avvale della prefazione di un campione del mondo di Formula 1, l’italoamericano Mario Andretti, oggi 83enne, che nel 1978 era stato il 29esimo nella storia del Campionato Piloti a salire sul gradino più alto della generale. «Lo sentiamo una due volte l’anno - racconta la portavoce della famiglia Regazzoni - una persona alla mano, semplice, se si pensa che è un’icona del mondo delle gare automobilistiche». Inserito nel 2005 nell’Automotive Hall of Fame, l’associazione fondata nel 1939 che rende onore a chi si è distinto nel campo dell’industria dell’automobile, come i fratelli Michelin o Henry Ford, solo per citare tre figure che ancora oggi fungono da… guida.

Esperienza umana a 360 gradi

Il mondo di Clay Regazzoni, dal 16 ottobre 2021 è racchiuso nell’Autobau Erlebniswelt fondato da Fredy Lienhard e che comprende una delle più importanti collezioni private al mondo, oltre 100 vetture classiche, sportive, da corsa. «I responsabili dell’autobau sono molto contenti, commenta Regazzoni -, dall’apertura della Honor Room nel 2021 a oggi molti visitatori, anche ticinesi, hanno raggiunto la località turgoviese per immergersi nell’avventura sportiva e umana di mio padre. Siamo molto felici di riscontrare come egli sia rimasto un uomo attuale». Attualità che colpisce anche l’imprenditore e amico Fredy Lienhard. «Quando ho letto il manoscritto, mi sono reso conto che questo libro va ben oltre la biografia di un pilota di successo. Certo, le descrizioni di un atleta sono di per sé molto interessanti. Questo libro parla però anche della vita, di valori e atteggiamenti che lo rendono una lettura preziosa e istruttiva per tutti».

Lezioni di vita, che anche la nipote di Clay Regazzoni, Sofia Giorgetti, 16 anni il prossimo giugno, sta indirettamente ricevendo dal celebre nonno. «In ottobre ho seguito un corso di pilotaggio della scuola Winfield dove ho guidato una monoposto di F4 per la prima volta, un’esperienza incredibile», le sue parole riportate di recente dal Corriere del Ticino. «Sta cominciando a muovere i primi passi - commenta mamma Alessia -. Mio papà lo diceva sempre, se un ragazzo, una ragazza, ha la passione per la velocità è importante che impari in pista, in uno spazio protetto». Di corsa quindi, ma con giudizio.

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