A spasso nel tempo

La meraviglia tecnologica dei motori atomici per aerei

13 dicembre 1960
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
14.12.2025 06:00

Era una meraviglia tecnologica, quella di cui riferì il «Corriere del Ticino» il 13 dicembre del 1960, pubblicando una notizia d’agenzia che portava la data del giorno precedente. Eccola: «San Francisco, 12 ag. (Afp) – Gli ingegneri nucleari della “General Electric” hanno svelato alla stampa alcuni dati di un reattore atomico in miniatura che già ha dato ottimi risultati come generatore d’energia per motori d’aeroplano a reazione. Si tratta, probabilmente, del prototipo dei motori atomici con i quali saranno equipaggiati gli aerei delle forze americane nel 1965. Il prototipo ha già funzionato senza difficoltà per più di 120 ore. La versione definitiva del motore atomico sarà di diametro leggermente superiore e gli aerei muniti di motore atomico avranno un raggio d’azione illimitato. I loro reattori potranno funzionare 100.000 ore senza la necessità d’essere revisati». Ebbene, sia negli Stati Uniti sia in quella che era l’Unione Sovietica si vararono più progetti riguardanti la propulsione nucleare in ambito aeronautico e dei motori furono anche costruiti e messi alla prova. Si era nel pieno della Guerra Fredda, ossia la contrapposizione tra il blocco occidentale e quello comunista russo, iniziata subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale e conclusasi con la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991. Quindi, i progetti furono portati avanti nell’ambito militare, ma nel tempo vennero tutti abbandonati sia da una parte sia dall’altra.

Tutte le edizioni del Corriere del Ticino sono disponibili nell'Archivio Storico del CdT.

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