«La mia passione è curare il corpo e lo spirito»

Siete comodamente distesi su un lettino, l’aria è profumata di lavanda e si sente il pianoforte in sottofondo. Lui vi mette la mano sulla pancia, sente il vostro polso. E per un’oretta - dandovi del «tu» a prescindere dalla vostra età e del vostro status sociale - vi parla della vostra relazione con il partner, con l’ex, con i figli, con i genitori, con il lavoro. Vi dice quali sono i vostri eventuali problemi di salute. Tutto quanto con una precisione sconcertante. E senza risparmiarvi (se il compagno è un poveretto, ve lo comunicherà senza peli sulla lingua). Poi vi darà delle indicazioni per trovare una soluzione ai vostri problemi.
Capelli ricci rossicci, occhi blu intensi, maglione, jeans e scarpe da ginnastica, lui è Maurice Cereghini. Un personaggio. Sembra un adolescente, ma farà 56 anni quest’anno. Si definisce counselor energetico e ha una storia alle spalle che va raccontata. A dieci anni, dopo uno choc anafilattico, ha avuto un’esperienza di pre-morte. Quando si è svegliato dopo tre giorni, racconta che non era più la stessa persona. Viene da una famiglia molto cattolica. Sua madre - osteopata, suo padre era fotografo e ha una sorella - ha interpretato la sua sopravvivenza come un grande dono, un miracolo. Dopo questo evento, Maurice ha iniziato una serie di «grandi elaborazioni». Da giovane - ricorda - aveva un comportamento diverso: «Ero un po’ chiuso, un po’ solitario». Pur essendo una persona molto allegra. Aveva una grande sensibilità. Sentiva che riceveva «messaggi» importanti che piano piano ha iniziato ad approfondire, a cercare di capire.
La madre voleva diventasse prete
Ha fatto il liceo artistico a Como. Era bravo con l’arte e la musica. Con il suo background cattolico, si è avvicinato alla teologia e alla filosofia. Sua madre voleva che diventasse prete. Ha fatto sei mesi di seminario prima di abbandonare. Si è laureato in psicologia e sociologia. Ha seguito diversi corsi di medicina complementare; fitoterapia, pranoterapia, chiropratica, omeopatia… Strada facendo, sentiva sempre più forte una chiamata per aiutare la gente.
Negli anni 90 ha aperto il suo primo ufficio a Como. Nel 2000 ha inaugurato la sede di Milano. Lì, ha collaborato a lungo, fino al 2018, con il parrucchiere Aldo Coppola, «un visionario che ha abbinato tante cose legate al benessere ai suoi negozi». Maurice partecipava a un programma televisivo su Mediaset, «Bella più di prima». «Grazie ad Aldo sono entrato nel mondo del benessere riguardo le donne, per aiutarle a guarire, lavorando sulla loro bellezza interiore», spiega, aggiungendo che le donne sono sempre belle, «non esiste che le donne sfioriscano». Grazie Maurice.
Un diabete che ignorava
Nel 2004, ha avuto un’altra esperienza pre-morte. Di nuovo, è andato in coma, per una settimana, a causa di un problema di diabete che ignorava. Ha sentito un’opportunità di cambiamento che lo spingeva sempre di più ad aiutare la gente. «Ho sempre vissuto la morte come una trasformazione, un cambiamento, non come una cosa tragica», precisa. Non è legato ad alcuna religione, anche se i suoi valori sono quelli della fede cristiana. «Credo in Dio, mi sento un suo strumento».
Maurice ha messo a punto il proprio metodo di counseling. Lavora basandosi sulla sua sensibilità. Attraverso la parola, «ch’è una vibrazione», si può aiutare, sostiene. «È quello che fa il sacerdote, lo psicologo, il medico». Il counselor energetico dà prana (energia vitale) al cliente e percepisce la sua anima. In qualche secondo, si mette in contatto e dialoga con essa. «Vedo solo belle anime. Anche con la gente che magari ha tanti problemi». Interpreta le patologie, le difficoltà e aiuta la gente a trovare modi per risolverle. Ormai lavora in quattro sedi diverse durante la settimana: a Lugano, Locarno, Milano e Como. Vede una decina di clienti al giorno. Per un appuntamento, Luca, il suo fedele segretario personale da oltre 30 anni, vi dirà che ci sono tra tre e sei mesi di attesa.
«Mi portano le persone care»
Non fa alcuna pubblicità, lavora con il passaparola. Ha pazienti che vengono da lui da 20-30 anni, che portano i loro figli, i loro nipoti. «Mi portano le persone a loro più care». Decide lui se hanno bisogno di seguire un percorso. «Non voglio far perdere tempo e soldi, e ci tengo a lasciare il posto a chi ne ha veramente bisogno ed è pronto a cambiare». Nota che quando una persona inizia un percorso, aiuta tutti attorno a lei.
I suoi clienti parlano poco, parla lui. Percepisce i loro bloccaggi, le loro esperienze difficili. Non vede nel futuro, «non mi è permesso», ma può aiutare a migliorare il presente. Specifica che cura l’anima, non le malattie. Ha un tasso di successo di 95%. «Aiuto a sopravvivere meglio, do un contributo per ricucire le ferite dell’anima». Spesso le malattie sono di origine emozionale, arrivano da una mancanza di libertà, osserva. Con il tempo - racconta - è venuto a credere nella psico-genealogia di cui parlava Carl Gustav Jung; cioè le persone ereditano il vissuto degli antenati.
«Il sesso non è peccato»
La maggior parte della sua clientela sono donne. Ha aiutato centinaia di loro a liberarsi di partner narcisistici, che avrebbero potuto eventualmente suicidarsi o finire massacrate. Il femminile è determinante per la sopravvivenza della Terra, stima. Oltre che dare la vita, le donne accudiscono, fanno crescere. «Quando le quote rosa saranno una realtà in tutti gli ambiti della vita, il mondo migliorerà. Più investiremo nelle donne, più gli uomini miglioreranno, e più avremo chance di sopravvivere», spiega. Fa anche counseling sessuologico. «Le religioni hanno reso la sessualità un peccato. La gente ha delle paure, è bloccata, e la cerca in modi sbagliati, come nella pornografia. Invece è un dono; è fonte di crescita, di risveglio dell’anima». La sessualità - avverte - è come mangiare; è la vita: «Più sesso, meno guerre. Invece di pensare a fare la guerra, gli uomini devono fare di più l’amore a casa per poter portarlo fuori».