A spasso nel tempo

L'attentato che innescò la Prima guerra mondiale

28 giugno 1914
Francesco Ferdinando, Principe ereditario d'Austria-Ungheria, in un ritratto ufficiale del 1914. © Wikipedia
Nicola Bottani
Nicola Bottani
22.06.2025 06:00

Dalla prima pagina del «Corriere del Ticino» del 30 giugno 1914, un martedì: «Domenica sera il telegrafo diffondeva in tutto il mondo questa terribile notizia: L’Arciduca Francesco Ferdinando e la sua consorte Duchessa di Hohenberg si recavano in municipio a Serajevo (Bosnia) per il ricevimento delle autorità, quando fu lanciata una bomba. Questa cadde sul braccio dell’Arciduca, che la respinse con un movimento del braccio destro. La bomba esplose dopo che l’automobile dell’Arciduca era passata. Due persone che si trovavano nella automobile che seguiva rimasero leggermente ferite e furono gravemente ferite sei persone che erano tra la folla. Autore dell’attentato è un tipografo di Trebidnja, certo Cabronovic. Esso è stato subito arrestato». E poi: «Dopo il solenne ricevimento al municipio, l’Arciduca continuava a percorrere le vie della città, quando avvenne un secondo attentato, compiuto mediante una rivoltella Browning. L’Arciduca fu colpito al viso e la Duchessa all’addome. L’Arciduca e l’Arciduchessa furono subito trasportati al Konac ove spirarono. L’autore del secondo attentato è uno studente diciannovenne dell’ottava classe liceale, certo Princip, nativo di Grabovo. Esso è stato arrestato. I due assassini sono stati a stento sottratti alla folla, che voleva linciarli». L’uccisione del cinquantenne Francesco Ferdinando, Principe ereditario d’Austria-Ungheria, e della quarantaseienne moglie Sofia, avvenuta il 28 giugno del 1914, fu la miccia che innescò la Prima guerra mondiale.

Tutte le edizioni del Corriere del Ticino sono disponibili nell'Archivio Storico del CdT.

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