Società

L'innovazione, a Lugano, apre nuovi mondi

Come cambia pelle il tessuto economico in una radiografia di 700 manager
Più di settecento manager presenti alla quarta edizione del Lifestyle Innovation Day, la manifestazione svoltasi nei giorni scorsi negli spazi del LAC a Lugano.
Prisca Dindo
05.05.2024 06:00

Lugano sta cambiando pelle. Un’evoluzione che forse ancora non si percepisce bene, ma che è in atto. L’immagine simbolo di come stia mutando la città sulle rive del Ceresio l’ha fornita Pietro Poretti, in occasione della quarta edizione di Lifestyle Innovation Day, svoltasi al LAC. Il direttore della Divisione Sviluppo economico della città ha ricordato il passaggio di testimone avvenuto lo scorso 27 febbraio nello storico stabile BSI, in via Peri 21. Quel giorno una parte della finanza ha ceduto il passo all’innovazione. Le scrivanie lasciate vuote dai dipendenti bancari, sono state occupate da imprenditori pronti a cogliere il meglio della trasformazione digitale. Una comunità di nuovi manager legata al mondo della moda, della bellezza, del lusso e dello stile di vita ha così trovato casa dove un tempo batteva una parte del cuore della finanza. I loghi di Dagorà e Switzerland Innovation Park hanno sostituito quello di una importante banca che aveva fatto la storia della piazza.

Più di settecento manager a Lugano

Per capire quanto il settore dell’innovazione abbia iniziato a carburare realmente a Lugano, bastava osservare il pubblico giunto numerosissimo al LAC. Sul palco del «Lifestyle Innovation day» si sono avvicendati manager, investitori, esperti, ricercatori universitari e rappresentanti delle Istituzioni. Ognuno di loro ha condiviso esperienze e punti di vista sulle più recenti novità che stanno plasmando il mercato verso nuove direzioni. «Un’occasione preziosa per discutere di persona di innovazione tecnologica e opportunità di investimenti in Svizzera nei vari settori del lifestyle», spiega l’organizzatore della manifestazione Carlo Terreni, nonché presidente di Dagorà e di Sip-Ti-Ltcc, Switzerland innovation park Ticino - Lifestyle tech competence center. «La giornata - aggiunge Terreni - ha registrato la presenza di più di 700 manager provenienti soprattutto dall’Europa, ma anche dagli USA e ciò non può che inorgoglirci. Penso che la strada sia quella giusta».

Lo scambio di conoscenze e il confronto su tematiche rilevanti quali GenAI, data intelligence, sostenibilità e circolarità, investimenti e user experience è stata rilevante. «Tutto ciò - puntualizza Terreni - è stato possibile anche grazie alla stretta collaborazione dei nostri partner chiave, tra cui la Città di Lugano, la Divisione Economia del Cantone e il Switzerland Innovation Park».

L’AI sempre più diffusa in Svizzera

L’ascesa dell’intelligenza artificiale con tutti i suoi algoritmi è ineluttabile e l’industria che ruota attorno al lifestyle non ne è certo esente. Ogni gesto umano in questo momento può trasformarsi in un byte da analizzare.

«In generale, in Svizzera ci sono già più di duecento aziende che utilizzano l’intelligenza artificiale di Microsoft per promuovere e far crescere l’innovazione al loro interno», racconta Andrew Reid, direttore della divisione Global Solution di Microsoft Switzerland, la succursale svizzera della multinazionale statunitense d’informatica socia del centro di competenze Sip-Ti-Ltcc.

Per il dirigente Microsoft difficile prevedere cosa succederà in futuro ma « l’intelligenza artificiale è sicuramente l’innovazione distintiva di questa epoca. Lavoro in questo settore da molto tempo e noto che la velocità con la quale l’innovazione cresce è sempre più rapida; ogni nuova ondata di novità porta con sé il bisogno di valutare nuovamente come si fanno le cose per poi potere approfittare appieno dell’ultima scoperta tecnologica». Quel che è certo è che per Microsoft la Svizzera «è un mercato importante, sia da un punto di vista commerciale sia da quello creativo ed innovativo».

Non si tratta più soltanto di una raccolta dati

Intanto mentre noi lasciamo tracce digitali, la «raccolta dati» continua vertiginosamente e gli speciali algoritmi elaborati da un crescendo di aziende e start up li passano in rassegna. La loro non è più soltanto un’analisi quantitativa, ma anche e soprattutto qualitativa.

«La Generative AI sta per ridefinire radicalmente il nostro modo di interagire con i dati, da una prospettiva in cui le dashboard forniscono un’immagine poi da esplorare, a un’interazione conversazionale in cui grafici e diagrammi vengono generati istantaneamente - ha dichiarato Marco Ruffa, Marketing & Digital Transformation Director del marchio di moda italiano Pinko - le aziende adotteranno sempre più i modelli linguistici di piccole dimensioni per costruire «un’intelligenza locale» completa, al fine di fornire suggerimenti e consigli su come gestire e controllare l’attività».

L’esempio di BertO

Tra i relatori che hanno condiviso l’esperienza nel campo dell’imprenditoria digitale con il pubblico di «Lifestyle Innovation Day» figurava anche Filippo Berto. Lui è il titolare di BertO, una delle prime aziende del settore design e arredamento italiane a servirsi di internet per seguire direttamente i clienti di tutto il mondo nella realizzazione del loro progetto d’arredo. «Il nostro è l’esempio tipico di un’azienda partita da un segmento tradizionale e che grazie alla tecnologia digitale è riuscita a svilupparsi e a crescere» spiega Filippo Berto. La sua azienda, nominata da Google sua testimonial per il digitale, è approdata a Lugano «perché grazie a Sip-Ti-Ltcc siamo riusciti ad entrare in contatto con un ottimo network che unisce innovazione tecnologia al mondo dell’università. Qui abbiamo trovato terreno fertile per poter costruire un polo di ricerca anche all’ interno della nostra azienda».

In questo articolo: