Ticino

Radar e incassi da primato

Quasi raddoppiati i controlli di velocità ed è nuovo record di multe
Uno dei radar semi-stazionari a disposizione della polizia cantonale. © CdT/Gabriele Putzu
Andrea Stern
Andrea Stern
16.04.2023 09:10

Premessa: i controlli radar contribuiscono a migliorare la sicurezza stradale e quindi a salvare vite umane. Ma è comprensibile che non piacciano a chi supera i limiti di velocità e si ritrova di conseguenza a dover affrontare spese impreviste.

È sempre stato così. Si ricorda che tra il 2004 e il 2005 la Lega tentò di mettersi di traverso per bloccare il progetto dell’allora direttore del Dipartimento delle istituzioni Luigi Pedrazzini (PPD, oggi Centro) di acquistare 10 postazioni radar fisse e posarle su alcuni tratti stradali ritenuti particolarmente pericolosi.

Oggi, con il Dipartimento delle istituzioni in mani leghiste, è invece il presidente del Centro Fiorenzo Dadò a guidare la battaglia contro l’uso, a suo dire esagerato, di questi apparecchi. È il gioco delle parti.

Mai così tanti appostamenti

Detto ciò, le cifre pubblicate dal Consiglio di Stato pochi giorni prima delle elezioni cantonali indicano che effettivamente il 2022 è stato un anno da record per i radar. Sia a livello di utilizzo, sia a livello di incassi.

In particolare, a pagina 64 dell’allegato statistico al Rendiconto del Consiglio di Stato 2022 si legge che l’anno scorso la polizia ha effettuato 687 appostamenti per il controllo della velocità, quasi due al giorno, il valore più alto degli ultimi anni, forse di sempre, visto che manca un confronto con i decenni precedenti.

Nel corso di questi appostamenti è stata verificata la velocità di 619.509 veicoli, anche in questo caso una cifra record. L’anno precedente i veicoli controllati erano stati 390.899. Nel 2019, ultimo anno prima della pandemia, solamente 290.449. Siamo quindi a livello di raddoppio.

Migliora il rispetto dei limiti

La buona notizia è che la percentuale di veicoli in eccesso di velocità è fortemente calata. Tra il 2014 e il 2015 durante gli appostamenti veniva fotografato circa un veicolo su dieci, mentre l’anno scorso solo il 3,3% è risultato essere in infrazione. Ancora meglio è andata con i radar fissi, che l’anno scorso hanno colto in flagrante solo lo 0,43% dei veicoli. Segno che gli automobilisti e i motociclisti rispettano sempre più scrupolosamente i limiti di velocità (o, per quanto riguarda il radar fisso di Balerna, che ormai sanno dov’è).

L’altra buona notizia, per le casse del Cantone, è che l’anno scorso le multe derivanti dai controlli radar - mobili, semistazionari e fissi - hanno fatto registrare il miglior incasso di sempre.

In soldoni, i radar mobili hanno fruttato 1,71 milioni di franchi, i radar fissi e semistazionari 11,66 milioni, per un totale di 13,37 milioni. Meno di quanto era stato iscritto a preventivo - 14,5 milioni di franchi - ma comunque abbastanza per far segnare un nuovo record.

Finora, infatti, la migliore annata era stata quella del 2018, quando le multe dei radar avevano fatto confluire nelle tasse del Cantone un totale di 13,17 milioni di franchi.

Ottimismo a preventivo

Ma il meglio (o il peggio, a seconda del punto di vista) deve ancora venire. Poiché, se tutto andrà come previsto, quest’anno gli incassi potrebbero essere ancora maggiori. Nel Preventivo 2023 è infatti stato inserito un importo di 250.000 franchi maggiore rispetto a quello che era stato calcolato per l’anno scorso, ovvero 14,75 milioni di franchi.

Se le previsioni saranno mantenute, si tratterà di un nuovo primato storico. Ma non sarà facile raggiungerlo, visto che gli automobilisti parrebbero avere il piede sempre meno pesante. L’unica soluzione per rispettare il preventivo sarà quindi quella di intensificare i controlli di velocità.

D’altra parte, come sottolinea il Dipartimento delle Istituzioni nel rendiconto, l’aumento dei controlli di velocità va «di pari passo all’aumento del traffico». Se ci sono più veicoli sulle strade, è abbastanza facile che ci saranno anche più infrazioni, ovviamente.

Netto calo di incidenti mortali

Per fortuna è invece drasticamente in calo il numero di incidenti, soprattutto di quelli gravi. A dimostrazione che i controlli di velocità hanno un effetto oltremodo positivo a livello di prevenzione.

Forse non tutti si ricordano, ma nel secolo scorso le strade ticinesi mietevano decine di vittime all’anno e parecchie centinaia di feriti gravi. Ancora negli anni Novanta, si contarono 43 morti nel 1991, 49 morti nel 1992, 40 nel 1993 e 48 nel 1994. Eravamo quindi a livelli di quattro decessi al mese. L’anno scorso invece si sono contati 10 decessi, meno di uno al mese. Grazie anche a quelle preziose sentinelle chiamate radar.

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