Fuga dalla città

A Losone, la ricetta del successo secondo Sonja Frey

Presidente di HotellerieSuisse Ticino, gestisce l’Osteria San Giorgio dove è nata la tradizione della “Cariolata”. Da qualche giorno viene anche proposto un brunch
@Carlo Reguzzi
Sofia Pelosi
12.12.2023 06:05

Nella bellezza del nucleo di Losone, in posizione un po’ discosta, sorge l’Osteria San Giorgio, una struttura gestita da Sonja Frey, la presidente di HotellerieSuisse Ticino. È originaria del canton Argovia ed è arrivata in Ticino a diciannove anni. Le palme, il lago e le montagne l’hanno fatta subito innamorare e dopo varie esperienze all’estero ha deciso di tornarci definitivamente. «Passavo sempre da queste parti e vedevo tutto chiuso. Quando ho visto l’annuncio tre anni fa, ho preso contatto e non appena sono entrata nel locale mi è sembrato di ritornare nel ristorante di mia nonna, nel canton Argovia. Sono convinta che sia stata lei a trasmettermi questa passione, anche se non ho mai pensato a un futuro con la ristorazione.»

La struttura infatti, oltre a offrire dodici camere e un appartamento, ha anche un’osteria. «Puntiamo su prodotti freschi, vini della zona e una cucina regionale con specialità stagionali che vengono molto apprezzate dai clienti, come la sella di selvaggina con spätzli fatti in casa, chinoise, fondue al formaggio.»

Ma il piatto forte è il risotto al Merlot con luganighetta, che diventa protagonista di un vero e proprio evento, che si presta particolarmente per una serata di gruppo: la “Cariolata”. «Il risotto viene inserito prima all’interno di una betoniera e poi in una carriola, da cui viene servito direttamente nei piatti, il tutto accompagnato dalla musica. E per entrare nella parte, il team è vestito con abiti da cantiere.»

L’avvio dell’attività non è stato semplice però, come ci rivela Sonja. «Ho assunto la gerenza e poco dopo è scoppiata la pandemia. Al di là di questo, non è stato facile costruirsi un nome quando non mi conosceva nessuno e dopo che la struttura è stata chiusa per diverso tempo.»

Ma c’è aria di cambiamenti al San Giorgio e presto arriveranno delle novità, come la possibilità di gustare un buon brunch a partire da dicembre. «Abbiamo in mente diversi progetti per migliorare il locale e per essere più visibili, visto che ci troviamo in una posizione un po’ nascosta. Uno degli obiettivi è attrarre una clientela più vasta e che comprenda anche i giovani.»

La gerente è fiduciosa ed è convinta che l’Osteria San Giorgio possa differenziarsi dalle altre strutture. «In tedesco diciamo: charmant, sympathisch und gut. In italiano lo spiegherei così: ci distinguiamo per il senso dell’accoglienza, l’ambiente familiare e il buon cibo.»

Dallo scorso giugno, Sonja Frey è diventata la prima donna a essere nominata presidente di HotellerieSuisse Ticino, l’associazione degli albergatori ticinesi. «È un’esperienza molto impegnativa, ma anche gratificante. Da quando ho assunto la carica, sono rimasta impressionata dalla diversità di settori con cui l’industria alberghiera è coinvolta. Tra gli obiettivi che mi sono prefissata nella carica di presidente, sicuramente c’è la promozione della destagionalizzazione, ovvero il tentativo di rendere attrattivo il Ticino anche in inverno. Significherebbe quindi puntare anche su altre tipologie di turisti oltre agli svizzero-tedeschi, i quali si recano qui principalmente per fare escursioni nella natura.»

La mancanza di personale è un’altra tematica che le sta a cuore. «Mi piacerebbe individuare delle strategie per coinvolgere i giovani in modo più profondo e rendere più accessibile la comprensione del settore alberghiero. Ciò potrebbe includere l’organizzazione di incontri informativi nelle scuole, dove metterei in luce l’importanza dell’apprendistato in Svizzera. Vorrei insomma riuscire a trasmettere l’idea che l’apprendistato non solo fornisce una solida base, ma consente anche di proseguire gli studi in futuro, senza compromettere nessun tipo di opportunità».

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