Il ristorante

Auckland-Contone, sola andata: il lungo viaggio di Kira

All’Osteria Bisnona la 34.enne Kira Ghidoni coniuga due cose: da un lato il suo lungo percorso di emigrante, dall’altro, una cucina basata sul territorio
@photolocatelli.ch
Mattia Bertoldi
02.07.2022 18:11

Gordola dista otto chilometri scarsi da Contone, eppure la 34.enne Kira Ghidoni (chef e co-titolare dell’Osteria Bisnona, aperta a marzo 2022) ne ha dovuti macinare migliaia prima di arrivare qui. Dopo essersi formata prima cuoca e poi come pasticcera alla pasticceria Marnin di Locarno, nel 2011 si è trasferita a Londra per lavorare al Mosimann’s, il locale del noto chef elvetico Anton Mosimann. Poi è arrivata l’Australia, a seguire Auckland (Nuova Zelanda) e Kira non solo è diventata un’emigrante stabilitasi agli antipodi di Gordola, il suo Comune d’origine, ma anche una professionista a tutto tondo che ha imparato a gestire un intero locale. «Quando sono tornata in Ticino cercavo un ristorante col quale trasmettere ciò che ho imparato in questi anni. Mai mi sarei aspettata che la proposta giusta sarebbe arrivata da un produttore di vini!»

E in effetti l’Osteria Bisnona si trova nello stabile che accoglie anche la cantina di Urs Hauser, presentata sulle nostre pagine nell’estate 2020. Il locale si sviluppa per il lungo, seguendo la linea di un bancone che tradisce un passato da bar. Eppure i trenta coperti (più la terrazza esterna) sono distribuiti in maniera ragionata e calibrata così come i piatti sul menu, nati da collaborazioni coi produttori locali. Il salmone di Lostallo dà per esempio vita a una tartare completata da pompelmo rosa e crisp di pesce e il piano di Magadino regala l’aglio orsino col quale preparare il pesto che condisce la pasta.

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Questo gioco di equilibri prosegue durante la mia cena, tra la croccantezza del pane al lievito madre preparato con le farine del Mulino di Maroggia e la morbidezza del burro ai porri, entrambi fatti in casa. Tra i gusti leggermente pungenti dati da carote, maionese all’aglio nero e salsa al sedano posate su un letto di carpaccio di lingua, o dal sapore pieno del beurre blanc che bagna i cappelletti al carbone vegetale ripieni di trota. E quando si arriva al dessert, la soddisfazione raggiunge anche gli altri sensi: da un lato del tavolo c’è lo schiocco causato dallo spezzamento della cialda bianca che ricopre una mela Goldrush preparata con yogurt della fattoria Colombera e kiwi verde; dall’altro, la morbidezza con cui il cucchiaino attraversa la mattonella preparata con cioccolato nero 71% della Chocolat Stella di Giubiasco, accompagnata da un sorbetto altrettanto soffice e da una decorazione eseguita con arance Moro e timo.

Alla fine della cena raggiungo Kira in cucina. Oltre al sorriso, anche il foulard rossoblù che trattiene la frangetta rivela tutto il suo carattere ticinese. «Sai, quando sono tornata da queste parti dopo anni di assenza ho scoperto un nuovo Ticino, fatto di imprese condotte da giovani intraprendenti che collaborano tra loro. Lo scopo dell’Osteria Bisnona è anche quello permettere ai clienti di scoprire questa nuova dimensione».

Quando sono tornata da queste parti dopo anni di assenza ho scoperto un nuovo Ticino, fatto di imprese condotte da giovani intraprendenti che collaborano tra loro. Lo scopo dell’Osteria Bisnona è anche quello permettere ai clienti di scoprire questa nuova dimensione
Kira Ghidoni, chef e co-titolare dell'Osteria Bisnona

Un impegno che prosegue sui media sociali dove Kira descrive i piatti, mostra i sorrisi della squadra (Morena e Fabien al servizio, lei e Roberta in cucina) e racconta dove viene preparata la salsa al Koji (in val Onsernone!) che a tavola ha accompagnato il pesce del giorno, un salmerino pescato nelle acque ticinesi. Un percorso “dietro le quinte” che sprizza genuinità da ogni pixel.

Un impegno che prosegue sui media sociali dove Kira descrive i piatti, mostra i sorrisi della squadra (Morena e Fabien al servizio, lei e Roberta in cucina) e racconta dove viene preparata la salsa al Koji (in val Onsernone!) che a tavola ha accompagnato il pesce del giorno, un salmerino pescato nelle acque ticinesi. Un percorso “dietro le quinte” che sprizza genuinità da ogni pixel.

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Sono infine due gli elementi che mi portano a raccomandare l’Osteria Bisnona, in particolare per celebrare un evento importante – nel mio caso, il tredicesimo anniversario con mia moglie Giulia. Innanzitutto la collaborazione con i vini Hauser che porta in tavola tutta la qualità delle loro etichette, in bottiglia o al bicchiere. Una gamma completata da altre cantine ticinesi e da una buona rappresentanza di vini provenienti da oltre Gottardo e dalle vicine Italia e Francia. In secondo luogo, la presenza a due passi di Fiori Astrid, il negozio gestito dalla moglie di Urs che permette di ordinare in anticipo un bel mazzo da piazzare al centro del tavolo. Il servizio è comodo (si salda al momento del conto) e l’effetto sorpresa è garantito.

L’Osteria Bisnona è aperta il martedì e mercoledì dalle 9 alle 17, da giovedì a sabato sia per il servizio pranzo, sia per la cena. Domenica e lunedì sono i giorni di riposo.

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