Io mi ricordo

Romolo Nottaris all'inseguimento delle vette del vino

Alpinista di fama internazionale, il ticinese ha fondato l’azienda Uvarara e di recente ha lanciato il “Marlot”, nato dalla collaborazione con Andrea Ferrari
@photolocatelli.ch
Bruno Bergomi
Bruno Bergomi
23.06.2023 10:36

Una poesia per celebrare un vino... “Si alzò per cercarla nell’alba imminente ma: ‘Signore, una donna ha lasciato questo per lei’. La bottiglia firmata Marlot. Una parola come un bacio...”

È un estratto del testo scritto all’interno del cofanetto che racchiude le bottiglie di un  nuovo vino nato dalla collaborazione di Romolo Nottaris con Andrea Ferrari di Stabio. Un assemblaggio di Marselan (Incrocio tra Cabernet sauvignon e Grenache) e Merlot, chiamato appunto “Marlot”. Uvarara - il nome dice molto se non tutto - è l’azienda creata una decina di anni fa da Romolo Nottaris, il grande alpinista ticinese, conosciuto soprattutto per aver scalato le vette di mezzo mondo, tra le quali numerosi “ottomila”. Ma Romolo non è solo vette; nel 1978 ha creato la New Rock, un’azienda specializzata in prodotti per le attività outdoor che rappresenta e vende in tutto il paese le migliori marche internazionali. La filosofia di New Rock non lascia spazio a compromessi: offre solo prodotti utilizzati e testati in prima persona. Se questa è la filosofia di Romolo Nottaris per l’abbigliamento, non diverso è il discorso per quanto riguarda il vino. Uvarara vende solo vini degustati personalmente da Romolo. «Il vino per me è sicuramente un’autentica passione. Ho iniziato a bere da giovane, mi ricordo ancora i fiaschi di Chianti. Poi via via, naturalmente, mi sono interessato sempre più alla qualità e mi sono fatto una certa cultura del bere.»

Molti amici mi chiedevano dove avevo trovato questo o quel vino e, col tempo, mi è venuta l’idea di costituire un’azienda che comperasse e vendesse i vini che piacciono a me
Romolo Nottaris

Col tempo Romolo ha poi comperato una bella cantina nel Mendrisiotto che contiene veri e propri tesori enologici; poi la passione è diventata parte della professione. «Molti amici mi chiedevano dove avevo trovato questo o quel vino e, procurandone uno oggi e uno domani, mi è venuta l’idea di costituire un’azienda che comperasse e vendesse i vini che piacciono a me.»

Uvarara propone i vini di oltre sessanta produttori - in particolare francesi e italiani, ma anche svizzeri e locali. Sono circa 300 le etichette che troviamo nel deposito e tutte con caratteristiche precise.  «Proponiamo diversi Champagne, tutti di piccoli produttori. Tra i francesi prediligo poi i vini della Borgogna, ma naturalmente proponiamo anche numerose altre regioni viticole dell’esagono. Dall’Italia abbiamo naturalmente dei piemontesi e dei toscani, ma anche etichette provenienti da altre regioni. In Svizzera collaboriamo con alcuni produttori selezionati in Ticino e nei Grigioni.»

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Insomma, un commercio di vini che punta esclusivamente sulla qualità con un’ampia “forchetta” di prezzi. «Naturalmente ho delle specialità che costano anche migliaia di franchi, ma proponiamo anche dei vini che costano meno di 20 franchi; quindi si può bere bene anche a prezzi abbordabili. Non propongo vini legati a possibili speculazioni, come succede sempre più spesso per i vini bordolesi, ad esempio. È chiaro, amo molto le etichette provenienti da quella zona, ma sempre più spesso, purtroppo, il prezzo non ha alcuna relazione con il contenuto. Sono operazioni che hanno come unico scopo quello del guadagno e questo non mi interessa più.»

Il “Marlot”, nato dalla collaborazione con Andrea Ferrari (@photolocatelli.ch)
Il “Marlot”, nato dalla collaborazione con Andrea Ferrari (@photolocatelli.ch)

In una decina di anni Uvarara è diventata un’azienda riconosciuta sul mercato vitivinicolo, ma naturalmente Romolo si occupa ancora di montagna. Due anni fa ha partecipato, in qualità di esperto, al trekking ideato e organizzato da Stéphan Chiesa per la RSI: “In cammino sulle creste tra Ticino e Grigioni”. In compagnia della guida alpina vallesana Marie Hiroz, ha accompagnato un gruppo di giovani per una dozzina di giorni. A 76 anni, quindi, Romolo non ha abbandonato i viaggi e le avventure. È infatti appena rientrato dal Nepal dove per una quarantina di giorni ha percorso un trekking insieme a un gruppo di amici, limitandosi (si fa per dire) a conquistare la vetta di un “seimila”.

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