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Musk contrattacca e denuncia la rete sociale

La battaglia tra i due non sarà né rapida né indolore
©Karl-Josef Hildenbrand
Ats
30.07.2022 18:01

La battaglia tra Twitter ed Elon Musk non sarà né rapida né indolore. L'uomo più ricco del mondo ha, infatti, deciso di rispondere alla causa lanciata dalla rete sociale per costringerlo a concludere l'acquisto da 44 miliardi dollari (42 miliardi di franchi) presentando una sua denuncia. Un documento di quasi 200 pagine nel quale il patron di Tesla difende la sua scelta di ritirarsi.

La notizia non è ancora ufficiale ma fonti informate hanno riferito al Wall Street Journal che le argomentazioni per il contrattacco sono le stesse che Musk ha indicato come le ragioni della sua retromarcia: Twitter non è stata trasparente sul numero di bot, account spam e falsi.

Per rendere ancora più efficaci le sue ragioni pare che nella denuncia Musk abbia addirittura voluto inserire una celebre citazione dell'oracolo Warren Buffet che suona più o meno così: «Solo quando la corrente si ritira, si scopre chi ha fatto il bagno nudo». La causa, secondo le fonti, è stata depositata poche ore dopo la convocazione del processo per il 17 ottobre in Delaware (Usa), mentre il 13 settembre è stato fissato il voto degli azionisti sulla proposta.

Nelle intenzioni di Twitter il processo dovrebbe durare soltanto cinque giorni e finire con l'ordine del tribunale al miliardario di tenere fede ai patti. La società di San Francisco (California, Usa) è in difficoltà dopo che i dati della trimestrale hanno mostrato un rosso da 270 milioni di dollari su ricavi in calo dell'1% a 1,18 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti.

È probabile che a pesare sui conti sia l'incertezza causata da Musk e dal suo ritiro dall'accordo, anche se per molti analisti i risultati deludenti sono la conferma di quanto il patron di Tesla va dicendo da mesi e potrebbero addirittura rivelarsi un'arma da sfoderare in tribunale per difendere il suo passo indietro.

Altri invece danno ragione a Twitter: gli inserzionisti hanno frenato gli acquisti di spazi perché preoccupati da una possibile acquisizione di Musk, contrario alla pubblicità e intenzionato ad allentare i controlli sui contenuti postati.

Intanto lui è tornato a postare i suoi cinguettii provocatori. «Tesla + Twitter -> Twizzler», ha twittato poche ore dopo la diffusione della notizia della sua denuncia ironizzando sul fatto che l'unione della sua azienda con la rete sociale sarebbe «meglio» di uno degli snack dolci preferiti dagli americani, una sorta di bastoncini gommosi alla fragola. Prima il patron di Tesla aveva chiesto ai suoi 102,4 milioni di seguaci: «Sbaglio o l'interazione con tutti gli account Twitter è più bassa in queste ultime settimane e giorni?».