Dal Ticino a Los Angeles: Patrizia Pfenninger tra i protagonisti della mostra finalista ai Lucie Awards

C’è anche un po’ di Svizzera – e in particolare di Ticino – nella shortlist dei Lucie Awards 2025, uno dei più prestigiosi riconoscimenti mondiali dedicati alla fotografia. La mostra «Saul Leiter – Una finestra punteggiata di gocce di pioggia», allestita alla Villa Reale di Monza e curata da Anne Morin per Vertigo Syndrome, è stata infatti selezionata tra le finaliste nella categoria «Mostra fotografica dell’anno» dalla Lucie Foundation di Los Angeles.

Il progetto, il primo in Italia a omaggiare in modo esaustivo l’opera del maestro americano Saul Leiter, include un’installazione dell’artista zurighese Patrizia Pfenninger, residente in Ticino da diversi anni. Si intitola Reflexion around Saul ed è composta da cinque opere che dialogano con il linguaggio visivo e poetico del fotografo newyorkese.

«Sono emozionata come non mai», racconta Pfenninger, «già essere stata invitata a rendere omaggio a un gigante della fotografia come Leiter è stato un onore. Ma vedere il progetto in finale ai Lucie Awards mi riempie di gioia. Ringrazio Chiara Spinnato di Vertigo per aver creduto in me».
Fondata nel 2003, la Lucie Foundation si dedica alla promozione della fotografia come forma d’arte e mezzo di comunicazione, premiando ogni anno artisti, curatori e progetti che si sono distinti a livello internazionale. L’edizione 2025 vedrà la cerimonia di premiazione spostarsi per la prima volta in Italia, a Ostuni, il 21 giugno.

Nel frattempo, la mostra continua ad attirare visitatori a Monza. «Visti i numeri, si sta valutando una proroga fino alla fine di agosto», aggiunge l’artista. «Per chi vive in Ticino, è l’occasione perfetta per una gita: Monza è facilmente raggiungibile in auto o in treno in poco più di un’ora».
Quanto ai progetti futuri, Pfenninger anticipa solo un dettaglio: «Sto lavorando a un evento speciale a Roma, sull’Isola Tiberina. Sarà un’installazione che mette in relazione il pubblico e il fiume Tevere. Ma preferisco restare sul presente: ora invito tutti a visitare la mostra di Leiter. È un evento di respiro internazionale, e poter farne parte è un’esperienza che porterò con me a lungo».