Venezia

Chazelle sostiene lo sciopero di sceneggiatori e attori

«Ogni opera d'arte ha un suo valore, questa idea impone che ci sia la giusta remunerazione per tutti»
© KEYSTONE (Photo by Vianney Le Caer/Invision/AP)
Ats
30.08.2023 17:34

La presentazione delle giurie di Venezia Ottanta da parte del direttore artistico, Alberto Barbera, e di Roberto Ciccutto, presidente della Biennale, è anche nel segno della protesta di Hollywood di sceneggiatori e attori.

Con la scritta Writers Guild on strike in bella vista sulla t-shirt nera si è infatti presentato il presidente Damien Chazelle, ma si è parlato anche del rinnovamento generazionale di questa edizione: «La maggior parte dei film di quest'anno sono di esordienti, o quasi, per un cinema che osa e sfida le convenzioni», ha detto con orgoglio Barbera.

Spiega Chazelle, il regista più giovane a vincere l'Oscar con La La Land, sulla protesta a Hollywood: «Oggi è il 121. giorno di sciopero degli sceneggiatori e il 48. degli attori, il tutto a sostegno di una importante tesi: ogni opera d'arte ha un suo valore. Questa idea impone che ci sia la giusta remunerazione per tutti».

E ancora il regista, classe 1985, metà canadese e metà francese ma di cittadinanza americana, sul suo singolare rapporto con questa sua giuria: «Mi ritrovo in mezzo a tanti registi e attori importanti e non mi sento meritevole di essere il presidente e neppure un membro di questa squadra, così spero solo di non cadere in preda al fascino di questi miei colleghi nel giudicare i film».

Stiamo parlando di una giuria composta dall'attore palestinese Saleh Bakri e da tanti registi. Dalla cineasta di Lezioni di piano Jane Campion alla francese Mia Hansen-L›ve, da Gabriele Mainetti alla vincitrice del Leone d'oro dello scorso anno Laura Poitras. E ancora in giuria il regista irlandese Martin McDonagh, lo sceneggiatore e regista argentino Santiago Mitre e l'attrice cinese Shu Qi.

Le altre due giurie principali sono guidate invece dalla regista francese Alice Diop e dal regista italiano Jonas Carpignano, che assegnano rispettivamente il Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis e quello della sezione Orizzonti. Insieme a Carpignano ci sono: la regista e sceneggiatrice tunisina Kaouther Ben Hania, il regista e artista statunitense Kahlil Joseph, il regista e sceneggiatore francese Jean-Paul Salomé, la direttrice di festival e programmatrice inglese Tricia Tuttle.

Mentre la giuria che assegna il premio alla miglior opera prima è guidata quest'anno dalla regista francese Diop ed è composta dall'attore, regista e sceneggiatore marocchino Faouzi Bensaïdi, dalla regista e produttrice cinematografica argentina Laura Citarella, dal regista e sceneggiatore italiano Andrea De Sica e dalla regista statunitense Chloe Domont.