Cinema

Da Sky... a Soletta: il documentario ticinese ancora in «pole position»

«Natural Born Driver», film 100% made in Ticino sulla vita di Ivan Capelli, è stato selezionato per l'importante rassegna cinematografica svizzera - Il regista Gionata Zanetta: «Orgogliosi e felici»
Mattia Sacchi
30.12.2022 18:45

Cinema e Formula 1. Due mondi diversi, legati però dalle emozioni e dai brividi. Sensazioni che, evidentemente, «Natural Born Driver» è riuscito a trasmettere al pubblico e ai critici. Tanto che il documentario ticinese, che racconta la vita del pilota Ivan Capelli, è stato selezionato dalle Giornate di Soletta, importante rassegna cinematografica seguita in tutto il mondo.

Una produzione al 100% ticinese, dalla produttrice esecutiva Matilde Tettamanti al regista Gionata Zanetta, che ha già registrato un grande successo in Italia, dove è stato trasmesso in prima serata su Sky. «Addirittura è andato in onda oltre 30 volte in un mese - racconta soddisfatto Zanetta -. Sin dai primi giorni, visto il modo in cui è stata fatta la campagna promozionale, abbiamo capito che stavano credendo molto nel progetto. E il feedback da parte di chi l'ha visto è stato ottimo, siamo quindi particolarmente contenti».

Ora però si torna in Svizzera, a Soletta: «Indubbiamente è un grande orgoglio per noi - commenta Tettamanti -. Abbiamo cercato di realizzare un documentario con un linguaggio «internazionale», che potesse essere apprezzato anche all'estero. Ma presentare il documentario a casa nostra, dimostrando che anche in Ticino si può lavorare con certi standard di qualità, è davvero importante».

«Natural Born Driver» non sarà tuttavia l'unico sprazzo di Ticino a Soletta: saranno diverse le produzioni e i registi ticinesi presenti, per non parlare del nuovo direttore artistico Niccolò Castelli: «Ovviamente ci conosciamo e l'ho sentito per ringraziarlo - commenta Zanetta -. Sono contento che ci siano tanti colleghi del Cantone a rappresentare un territorio che sta dimostrando una bella vivacità artistica: questi risultati non possono fare che bene all'intero movimento».

Le giornate solettesi sono spesso l'occasione di discutere e porre le basi su nuovi progetti, sarà anche così per il regista e la produzione? «Intanto pensiamo a continuare il lavoro che abbiamo iniziato con questo documentario - commenta sorridendo il regista -. Anche perché dobbiamo pensare all'eventuale distribuzione in Svizzera al termine dell'esclusiva che abbiamo con Sky Italia. E proprio con la pay-tv italiana, con la quale ci siamo trovati molto bene, abbiamo cominciato a intavolare discussioni su nuovi lavori. Vedremo, intanto ora siamo concentrati su Soletta!».