La tecnologia

La pubblicità russa clona Bruce Willis

L’attore reso celebre dal film «Trappola di cristallo» è il protagonista in una promozione di una compagnia telefonica. Ma in realtà è una replica digitale, autorizzata da lui stesso
Secondo gli esperti, l’artista statunitense avrebbe guadagnato da uno ai due milioni di dollari
Jona Mantovan
27.09.2021 17:00

Legato a una bomba a orologeria e senza possibilità di fuga. È lui o non è lui? È decisamente lui, Bruce Willis. Nel bel mezzo di una pubblicità russa di una compagnia telefonica. Insomma, la prestazione assomiglia moltissimo a quelle solite a cui siamo abituati dalla stella di Hollywood, a parte un dettaglio cruciale: non è lui. Si tratta di una replica digitale, ma autorizzata dal diretto interessato (guarda il video allegato a quest’articolo).

Ma come funziona? L’artefice di questa magia, di questa «clonazione digitale», se vogliamo chiamarla così, è la società russa Deepcake. Sfruttando la tecnologia delle reti neurali, ha sovrapposto l’immagine di Bruce Willis al volto di un attore dall’età e dall’aspetto «simili all’originale». La promozione—commissionata da Megafon—ospita anche il personaggio televisivo Azamat Musagaliyev. Infine, insieme, riescono a disinnescare la bomba.

Gli esperti del settore hanno stimato il guadagno del protagonista tra uno e i due milioni di dollari, secondo quanto riferito dal quotidiano Vedomosti. Raggiunti dall’agenzia Reuters, i rappresentanti dell’attore statunitense (nato in Germania nel 1955) non hanno risposto a una richiesta di commento.

La tecnologia (detta comunemente «deepfake», letteralmente «profondamente falso») impiegata in questo lavoro apre numerose possibilità all’industria cinematografica. Anche se la sua applicazione risulta controversa a causa dei messaggi manipolati e falsi che potrebbero essere diffusi in maniera incontrollata, soprattutto nell’ambito politico.

Tuttavia la realizzazione di video raffinati richiede tempo, secondo gli specialisti dell’azienda Deepcake. La direttrice generale, Maria Chmir, dichiara che un primo filmato di prova ha richiesto 15-17 giorni di calcolo.

«Successivamente il processo può essere accelerato fino a ottenere un risultato nel giro di tre-cinque giorni—ha aggiunto—una volta che gli algoritmi si abituano al compito». La tecnologia ha ancora delle limitazioni e a volte non produce risultati molto perfetti, come nel caso delle riprese ravvicinate. «Abbiamo ricevuto richieste da Hollywood, come pure da studi in Europa», ha detto Chmir.

Ma le possibilità nell’utilizzo dei «deepfake» nella produzione video non finiscono con la sostituzione di un attore con un altro. Il canale televisivo russo TNT, infatti, ha usato i servizi di Deepcake per far sembrare uno degli attori 15 anni più giovane in uno degli episodi del suo nuovo dramma televisivo «Contact» (alcune immagini sono mostrate verso la fine del video allegato a quest’articolo). Secondo la trama, uno dei personaggi stava ricordando gli eventi accaduti molto tempo fa, quando era molto più giovane.

I volti dei personaggi famosi possono riportare sugli schermi i protagonisti e i cattivi più amati dal pubblico, esattamente come apparivano all’apice della loro popolarità.

«La nostalgia è un sentimento comune all’umanità, in tutto il mondo. È un qualcosa che non sparirà mai, di qualsiasi epoca stiamo parlando», spiega Maria Chmir. Secondo lei, una tecnologia sviluppata fino a raggiungere livelli che rasentano la perfezione nel risultato, un giorno, potrebbe far sì che l’industria cineatografica si divida in due. Da una parte con personaggi generati al computer e, dall’altra, quelli reali, «a base di proteine», conclude.

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