Musica in lutto, morto Pino Daniele

Il popolare cantante napoletano è spirato a causa di un infarto - Lutto cittadino a Napoli
Ats
05.01.2015 06:39

ROMA - Pino Daniele è morto. Il cantante napoletano, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato stroncato nella notte da un infarto. La sua Napoli ha indetto il lutto cittadino.

L'ultima notte

Da quanto appreso Pino Daniele ha accusato un malore ieri sera, domenica, mentre si trovava nella sua casa in Toscana, in un podere isolato nelle campagne tra i comuni di Magliano e Orbetello (Grosseto), in Maremma. Il cantante è poi arrivato in auto, in gravissime condizioni, al Sant'Eugenio di Roma dove è deceduto.

Intorno alle 21.15 è stato anche chiamato il 118 che, spiega l'azienda sanitaria locale (Asl) di Grosseto, ha inviato un'ambulanza con un medico che però, prima di arrivare a casa del cantante, è stata fermata quando si trovava non lontano dall'abitazione.

Da quanto spiegato sempre dall'Asl, nel corso di una telefonata fatta dai sanitari dell'equipaggio, che chiedevano precisazioni sull'indirizzo, una decina di minuti dopo la richiesta di soccorso al numero che aveva allertato il 118, è stato spiegato che la persona che doveva essere soccorsa aveva deciso di andare a Roma.

"Quando Pino Daniele è arrivato nel nostro ospedale la situazione era talmente grave che subito è stato sottoposto a rianimazione cardiorespiratoria, purtroppo però dopo pochi minuti si è constatato il decesso", ha detto Carlo Saitto, direttore generale Asl Roma C Sant'Eugenio in un'intervista a Rainews.

"La cosa è stata veramente molto rapida - ha aggiunto - e quando è arrivato la situazione era già molto grave e non c'era nulla che si potesse fare, purtroppo. Non posso nemmeno dire quale sia stata la ragione di questa situazione critica. Sulle condizioni precedenti anche quando le avessi non sono informazioni che posso dare". Saitto ha precisato che il decesso "si è verificato alle 22.45".

Gli ultimi giorni in musica

Dopo un concerto-evento i 1. settembre all'Arena di Verona, Pino Daniele era tornato in tour a dicembre con il live "Nero a metà": l'11 a Bari, il 13 a Roma, il 16 e il 17 a Napoli e il 22 a Milano. Ad accompagnarlo c'era la band originale del 1980. Il 30 dicembre la straordinaria carriera di Pino Daniele era stata omaggiata da una puntata monografica di "Canzone" su Rai1.

Commuove l'ultimo tweet, che rilancia un post di Facebook, sul profilo ufficiale di Pino Daniele. Risale a tre giorni fa. Il testo è "Back home… In viaggio per casa", con la foto in bianco e nero della strada.

Chi era Pino Daniele

Inventore di quel sound inconfondibile, tra sonorità blues, rock, jazz e la tradizione napoletana, diventato il suo marchio di fabbrica in Italia e nel mondo, Pino (all'anagrafe Giuseppe) Daniele nasce a Napoli il 19 marzo 1955.

L'esordio nel 1977 con "Terra mia": il brano che apre il disco, "Napule" è diventa il manifesto della speranza e delle disillusioni di una generazione. Il 1979 è l'anno di "Je sò pazzo" e di capolavori come "Je sto vicino a te", "Il mare", "Putesse essere allero". "Nero a metà", del 1980, è l'album del grande successo, l'incrocio definitivo tra il blues dei neri americani e la musica popolare napoletana, simbolo del meticciato sociale, culturale e artistico, tra "Alleria" e "A me me piace 'o blues".

Dopo aver aperto nel 1980 il concerto milanese di Bob Marley, per Pino arriva la consacrazione sulla grande scena internazionale, con il Festival di Montreux, il Canada, l'Olympia di Parigi, il Festival di Varadero a Cuba e l'Arena di Verona. Intanto continua la collaborazione con l'amico Massimo Troisi, per cui scrive le colonne sonore di "Ricomincio da tre" ('81) e "Le vie del signore sono finite" ('87), poi il capolavoro di "Quando", scritta sempre con Troisi per "Pensavo fosse amore e invece era un calesse" ('91).

Con "Mascalzone latino" ('89) Pino Daniele torna all'acustico, poi negli anni Novanta ancora una svolta, con "Un uomo in blues" ('91) in cui "O scarrafone" denuncia la xenofobia e il titolo del disco gioca con un nuovo appellativo per il cantautore.

Sono storia recente "Electric jam" del 2009 e "Boogie boogie man" dell'anno successivo. Infine, il trionfo di "Nero a metà", con sessanta musicisti e gli amici di ieri e di oggi, riuniti a settembre scorso all'Arena per celebrare un'avventura lunga oltre trent'anni, iniziata tra i vicoli del centro storico di Napoli per approdare sulla scena mondiale.

Lutto cittadino a Napoli, funerali a Roma

I funerali di Pino Daniele si faranno nella capitale "per rispettare la volontà dei figli", dicono i fratelli del cantante, che li avrebbero voluti celebrare a Napoli. Sull'ultimo saluto al cantautore si è consumato un piccolo scontro di affetti. Alla fine si è deciso che dopo le esequie al santuario romano del Divino Amore, mercoledì, le ceneri dell'artista saranno ospitate al Maschio Angioino per l'omaggio dei napoletani, che si annuncia impressionante, prima di essere portate in Toscana, dove Daniele voleva essere sepolto.

Ascolta "Napule è", uno dei suoi più grandi successi, qui suonata live nel 2011 con Eric Clapton

 

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