Gli Oasis, forse, hanno detto quando annunceranno la reunion
E se gli Oasis tornassero davvero? La stampa britannica, da sempre oseremmo dire, o meglio dallo scioglimento avvenuto il 28 agosto del 2009, crede che presto o tardi i fratelli Gallagher sotterreranno l'ascia di guerra e riformeranno la band. A questo giro, però, le voci sono insistenti. Tanto, quasi troppo. Della serie: dietro alle speranze e ai sogni dei fan ci sarebbe anche della «ciccia». E che «ciccia». Addirittura, circolano già date e luoghi, con concerti prenotati per il 2025 a Londra e a Manchester, casa loro, oltre a Glastonbury in qualità di headliner. L'ultimo capitolo, in questo senso, è legato al più giovane dei Gallagher, Liam, che via X ha risposto (a tono, as usual) a chi sosteneva che la reunion aveva a che fare con il divorzio di Noel. Una separazione, quella dalla moglie Sara MacDonald, avvenuta lo scorso anno e costatagli, secondo i beninformati, qualcosa come 20 milioni di sterline. «Il vostro atteggiamento fa schifo» ha tuonato Liam, rivolgendosi direttamente ai fan. E a chi, appunto, aveva avanzato l'ipotesi di una reunion «per soldi».
Il divorzio, in ogni caso, potrebbe effettivamente giocare un ruolo. Lo stesso Liam Gallagher, in precedenza, aveva infatti affermato che l'oramai ex moglie del fratello, Sara, aveva sin qui impedito alla coppia di riunirsi. In una serie di tweet del 2019, passata alla storia, Liam scrisse che suo fratello era «disperato» perché voleva passare del tempo con lui ma, proprio a causa della moglie, non poteva farlo. «La tua signora non te lo lascia fare» disse il più piccolo dei Gallagher. Semplici frecciatine o verità? Bella domanda. Di sicuro, Liam e Sara non hanno mai legato.
Nel frattempo, i Gallagher stanno cavalcando l'hype. Alimentando, sempre via social, le speculazioni su una possibile reunion. E lasciando intendere che la stessa verrà annunciata domani, martedì, alle 8 del mattino ora di Londra (scusate, Manchester). Formatisi nel 1991, gli Oasis diventarono presto una delle band più famose e apprezzate del Regno Unito e del mondo. Grazie a dischi come Definitely Maybe, di cui il 29 agosto ricorrerà il trentesimo anniversario, (What's the Story) Morning Glory? e Be Here Now, il loro storico trittico degli anni Novanta in piena epopea Britpop. Domenica sera, una breve clip con un cartello nello stile del (vecchio) logo degli Oasis è stato condiviso sui due account dei fratelli e su quello della band: si tratta, davvero, di un indizio circa l'annuncio della reunion o, banalmente, questo easter egg, se così vogliamo chiamarlo, è da ricondurre al citato trentennale di Definitely Maybe, albumd d'esordio? Bella domanda. Non resta che aspettare.
I fan della band di Manchester, dicevamo, da tempo sognano una reunion. Ci sperano dalla notte dei tempi, ovvero dalla rissa nel backstage del festival parigino Rock en Seine. Poco prima di salire sul palco, Noel rilasciò una dichiarazione carica di frustrazione e tristezza: «È con tristezza e grande sollievo che vi dico che stasera ho lasciato gli Oasis. La gente scriverà e dirà quello che vuole, ma semplicemente non potevo continuare a lavorare con Liam un giorno di più». I rapporti fra i due, dopo tanta ruggine, sembrerebbero essere migliorati. Domenica, durante la sua esibizione come solista al Reading Festival, Liam Gallagher ha dedicato una vecchia b-side degli Oasis, Half The World Away, a suo fratello. Dedicando poi alle «persone che odiano la band» uno dei loro successi più iconici: Cigarettes & Alcohol. La dedica di Half The World Away è suggestiva, poiché il testo della canzone sembra proprio un invito a rimettere le cose a posto: «Mi sono perso, mi sono ritrovato ma non mi sento giù». Anche Noel, al di là del fatto che è Liam quello più attivo e apparentemente pro-reunion, ha mostrato toni decisamente più concilianti: in un'intervista pubblicata la scorsa settimana e incentrata sul citato trentennale di Definitely Maybe, concessa al giornalista musicale John Robb, ha rivolto una serie di complimenti al fratello. Spiegando, fra le altre cose, di apprezzare il suo atteggiamento. «È qualcosa che io non ho».