Davanti alla tv

Qual è il miglior film di Natale?

Una carrellata delle pellicole più iconiche legate alle festività: qual è la tua preferita?
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Red. Online
20.12.2021 09:26

Ah, che belli i ricordi. Natale, sin da quando si è bambini, fa rima con attesa e apertura dei regali, festa in famiglia, cene con i parenti e i dolci tipici. Ma non solo, ognuno ha il suo film natalizio, quello che proprio non può mancare durante le festività. Perché l’atmosfera non è fatta solo di alberi, decorazioni e luci colorate. Spesso non è veramente Natale senza quel «classicone» che guardavamo da piccoli con mamma e papà o quello che i palinsesti televisivi danno ogni santa Vigilia. Abbiamo raccolto le pellicole più iconiche a tema natalizio. Votate i vostri film preferiti nelle stories sul profilo Instagram del CdT.

Mamma, ho perso l’aereo

Commedia natalizia del 1990 diretta da Chris Columbus. Le avventure del piccolo Kevin McCallister (Macaulay Culkin), dimenticato a casa da solo dalla famiglia, proprio durante il periodo natalizio, sono entrate nel cuore di più di una generazione. Impossibile non fare il tifo per il ragazzino che, oltre a dover sopravvivere solo soletto, dovrà fare di tutto per difendere villa McCallister da due ladri senza scrupoli (Joe Pesci e Daniel Stern). Una colonna sonora iconica e scene che si sono conficcate nella mente di molti: tra le più memorabili la disastrosa cena in famiglia con pizza da asporto.

Edward mani di forbice

Fiaba oscura del 1990 che segna l’inizio della collaborazione tra Tim Burton e Johnny Depp, con il compositore Danny Elfman alla colonna sonora. L’opera di Burton narra la straordinaria vicenda di Edward, un ragazzo artificiale con forbici affilate al posto delle mani, che, dopo la morte del suo inventore, viene accolto in una cittadina americana degli anni 50. Qui nascerà un amore impossibile tra Edward e Kim (Wynona Ryder), figlia di Peggy, la donna che ha deciso di ospitare il ragazzo. Sarà proprio Kim, una volta invecchiata, a raccontare alla nipotina la struggente storia d’amore.

Nightmare Before Christmas

Fim d’animazione del 1993 ideato da Tim Burton e diretto Henry Selick. Con il suo stile horror, Nightmare Before Christmas è ambientato nel Paese di Halloween, mondo immaginario popolato da zombie, fantasmi, lupi mannari e quant’altro, e governato dal re delle zucche Jack Skeletron. Proprio lo strano scheletro con lo smoking, stanco di passare la vita a spaventare gli altri, cerca di scoprire l’essenza del Natale, dopo esser finito nel coloratissimo regno di Babbo Natale. Memorabile la colonna sonora del solito Danny Elfman. Nella versione italiana Jack Skeletron è doppiato dal cantante Renato Zero.

Vacanze di Natale

Il capostipite dei cosiddetti cinepanettoni. Vacanze di Natale (1983) resta senza dubbio la più iconica commedia sui vizietti dei vacanzieri italiani durante le festività, con i suoi personaggi costantemente sopra le righe, battute «caciarone» e una colonna sonora anni 80 che va da Amore disperato di Nada a I Like Chopin di Gazebo. Il film di Carlo Vanzina è ambientato a Cortina d’Ampezzo, dove ricche e annoiate famiglie si ritrovano a festeggiare il Natale. Nel cast attori simbolo di un certo cinema italiano, tra cui Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Guido Nicheli e Stefania Sandrelli.

Love Actually - L’amore davvero

Commedia british del 2003 diretta da Richard Curtis in cui 10 storie molto diverse tra loro - dalla realizzazione di un film porno sino alle vicende sentimentali del primo ministro inglese - si intrecciano, si sfiorano o procedono su rette parallele, ma sono tutte accomunate dal periodo natalizio e dalla canzone Love is all around dei The Troggs. L’amore, nelle sue varie sfaccettature, è il vero protagonista di un film con un cast stellare, tra cui spiccano Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Keira Knightley, Bill Nighy, Liam Neeson, Alan Rickman, Rowan Atkinson e Billy Bob Thornton.

Miracolo nella 34ª strada

Esiste davvero Babbo Natale? Forse sì, forse no, ma persone speciali che possono far avverare i nostri sogni esistono eccome. Nel film Miracolo nella 34ª strada, opera del 1994 diretta da Les Mayfield (remake de Il miracolo della 34ª strada del 1947), Kriss Kringle (Richard Attenborough), cercherà di convincere la piccola Susan di essere il vero Babbo Natale, ma la missione non sarà semplice. La bimba vorrebbe infatti che si realizzassero tre desideri tutt’altro che scontati: avere un papà, una casa e un fratellino. Un classico natalizio in cui trionfano i buoni sentimenti. E va bene così.

S.O.S. fantasmi

Il cinismo tipico di Bill Murray in un film natalizio. Nella commedia di Richard Donner del 1998, l’attore interpreta Francis Xavier Cross, pallone gonfiato direttore di un network televisivo che cerca la gloria realizzando il musical di Canto di Natale di Charles Dickens. Ma il successo ha un prezzo pesante: la morte dei rapporti umani e la perdita delle persone più care. Cross riuscirà a recuperare le cose importanti della vita grazie a tre fantasmi, che rappresentano il Natale passato, quello presente e quello futuro. Saranno loro a mostrargli la via: c’è ancora tempo per cambiare e recuperare i rapporti con amori, parenti e amici.

La vita è meravigliosa

Classicone del 1946 diretto da Frank Capra. Un film che fa bene all’anima quando arrivano i cattivi pensieri e ci si sente un po’ inutili, come George Bailey, il protagonista dell’opera. Dopo aver rinunciato tutta la vita alle proprie aspirazioni per aiutare gli altri e travolto dal rischio di fallimento lavorativo, George decide di suicidarsi, proprio nel giorno della vigilia di Natale. È a quel punto che entra in scena Clarence, un angelo di «seconda classe» che mostra al protagonista una realtà alternativa in cui lo stesso George non è mai nato. Una realtà decisamente peggiore.

Gremlins

Tanto sono carini e «coccolosi» i mogwai, quanto cattivi e odiosi i gremlins. In questa atipica commedia horror del 1984, diretta da Joe Dante, il giovane Billy riceve in regalo a Natale un mogwai, strana creaturina acquistata dal padre del ragazzo in un negozio di cianfrusaglie a Chinatown. Quello che sembra un animaletto innocuo però è anche molto difficile da accudire. Ci sono infatti tre regole che vanno assolutamente rispettate: mai esporlo alla luce del sole, mai bagnarlo né dargli acqua da bere, mai nutrirlo dopo la mezzanotte. Ovviamente la situazione degenera in men che non si dica e una banda di mostricciatoli scatenati (i gremlins appunto) mette a ferro e fuoco la città. Il piccolo mogwai Gizmo è la star assoluta del film.

Trappola di cristallo

Che Natale sarebbe senza esplosioni e sparatorie? Il poliziotto John McClane (un Bruce Willis costantemente in canottiera e a piedi nudi), in piena crisi matrimoniale, decide di partire da New York a Los Angeles per passare le festività insieme alla moglie Holly, che intanto ha fatto carriera alla Nakatomi. Il super-palazzo della società nipponica viene assaltato da un gruppo di terroristi, proprio mentre all’interno si svolge una festa in cui - manco a dirlo - è invitato pure il nostro eroe. Chiaramente sarà un Natale rosso sangue per John McClane, ma ancor di più per i cattivi. Il titolo originale dell’opera di John McTiernan è Die Hard (1988) e negli anni sono usciti 4 seguiti. Yippie ki yay!

Fuga dal Natale

Che noia che barba che barba che noia il Natale. E se volessimo darci un taglio? Fuga dal Natale (2004) di Joe Roth prova a dare una risposta a questa domanda, ed effettivamente non è proprio semplice fuggire da amici e parenti durante le festività. Lo sanno bene i personaggi interpretati da Tim Allen e Jamie Lee Curtis che, ormai certi di godersi una vacanza ai Caraibi, sono costretti ad una folle corsa contro il tempo per organizzare una festa di Natale last minute.

Una poltrona per due

Non servono molte presentazioni, lo hanno passato così tante volte in tv da essere diventato un meme su Internet. Roba tipo «Mancano xx giorni a Natale», con l’immagine della strana coppia interpretata da Dan Aykroyd ed Eddie Murphy. La pellicola del 1983 di John Landis è da anni un appuntamento fisso sulle emittenti televisive italiane ed è sempre un piacere assistere allo scambio di ruoli tra il ricco Louis Winthorpe III e il senzatetto Billie Ray Valentine. Senza contare una Jamie Lee Curtis in forma smagliante.

Una promessa è una promessa

Un incubo che probabilmente hanno vissuto in molti: comprare quel regalo difficilissimo da trovare al proprio figlio. Arnold Schwarzenegger toglie i panni del bruto tutto muscoli e sparatorie e si tuffa in una commedia natalizia diretta da Brian Levant, nel 1996. Obiettivo: farsi perdonare dal figlio dopo innumerevoli delusioni da pessimo genitore, regalando al piccolo un TurboMan, giocattolo ormai andato a ruba. Inutile dire che Schwarzy è disposto a tutto pur di accontentare il bimbo, persino trasformarsi in un supereroe.

Il Grinch

Se odiate il Natale probabilmente qualcuno vi avrà già affibbiato il nomignolo «Grinch», il dispettoso essere verde interpretato da Jim Carrey nella pellicola diretta da Ron Howard nel 2000. Dopo uno shock subito da piccolo, il Grinch diventa un essere solitario e scontroso, e cresce con un senso di disprezzo verso le festività. La piccola Cindy Chi Lou però non demorde e cerca di fargli cambiare idea, coinvolgendolo nei festeggiamenti. La creatura verde non è l’unica ad aver frainteso il senso del Natale, che non fa rima solo con doni e decorazioni. Il «faccia di gomma» Jim Carrey, nonostante il pesantissimo trucco, offre una grande interpretazione. Il Grinch è il terzo film natalizio con il maggior incasso di tutti i tempi (dietro solo alla versione animata del 2018 e a Mamma, ho perso l’aereo).

The Family Man

I riferimenti a La vita è meravigliosa di Frank Capra sono palesi in questo film del 2000 diretto da Brett Ratner. Lo scapolone Jack (Nicholas Cage) vive nel suo superattico a New York, guida una Ferrari ed è il presidente di una grande azienda a Wall Street. Cosa volere di più dalla vita? L’amore, ovviamente, magari proprio quello a cui Jack ha rinunciato anni fa, facendo una determinata scelta. Ma cosa sarebbe successo se avesse deciso di restare con la sua fidanzata Kate (Téa Leoni)? Il protagonista si ritrova in una vita parallela con Kate e si scopre pure padre di famiglia. Davanti a lui si palesa un nuovo bivio.

Parenti serpenti

Commedia nera diretta da Mario Monicelli del 1992. Una famiglia si riunisce nella casa degli anziani genitori a Sulmona, in Abruzzo, per festeggiare il Natale. Si va tutti d’amore e d’accordo, finché non arrivano i problemi: chi dovrà prendersi cura dei tanto amati mamma e papà? Parenti serpenti. Il titolo dice tutto. Quello di Monicelli è un affilatissimo affresco su una certa ipocrisia dei «buoni sentimenti a tutti i costi», specialmente quando arriva il Natale. Il compianto regista regala uno dei finali più amari del cinema italiano.