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È ritornata la Zanzara

È ricominciato il programma radiotelevisivo più discusso e controverso d’Italia: al timone, ovviamente, c'è sempre Giuseppe Cruciani
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10.09.2022 18:27

È ricominciato il programma radiotelevisivo più discusso e controverso d’Italia: La Zanzara.

La stagione corrente sarà la numero 16 e al timone non può che esserci l’ideatore del programma: Giuseppe Cruciani.

Lo show radiofonico più ascoltato e pazzo d’Italia va in onda dal lontano 9 gennaio 2006, quando l’allora direttore di Radio24 Giancarlo Santalmassi incaricò il «Crucio» di ideare un programma seguendo il modello delle sue invenzioni radiofoniche come Zapping o Helzapoppin', dando comunque libertà assoluta a Cruciani. Mantra che il giornalista romano ha fatto suo come pochi altri. Nella trasmissione, infatti, è solito sentire ascoltatori che sfogano la loro rabbia verso la società. Rabbia che il «Crucio» incrementa facendo domande ficcanti, invadendo l’intimità dell’interlocutore che, oramai stanco e stufo della situazione, sbrocca completamente, scatenando di riflesso le risate di Cruciani e l’indignazione di David Parenzo, giornalista di La7 e seconda voce de La Zanzara.

La Zanzara è sicuramente un programma che ha rivoluzionato la cultura italiana, perlomeno quella radiofonica. Capace di estrarre il peggio da chiunque chiami, siano questi politici, camionisti, preti o addirittura prostitute, Giuseppe Cruciani riesce sempre a dipingere il peggior ritratto possibile dell’intervistato.

Libertario e radicale, il personaggio-totem della trasmissione rappresenta tutto ciò che nel 2022 non è «cool»: è maschilista convinto, poi carnivoro, alle volte perfino retrogrado. Ma questo è il personaggio, appunto. La persona, invece, appare agli occhi di tutti, anche dei suoi più acerrimi nemici, come un uomo brillante, carismatico nonché dotato di un’ottima dialettica.

Tante, tantissime le battaglie combattute da Cruciani, che ha trovato e trova in Parenzo un avversario con cui scontrarsi. Lo show è affascinante proprio per questo: a differenza degli altri programmi, in cui gli speaker hanno idee e ideali simili, nella trasmissione di Radio24 i due protagonisti sono agli antipodi, non potrebbero essere più diversi. Diciamo pure diametralmente opposti. Cruciani, divorziato, è un libertario e libertino convinto, dicevamo. È padre di una figlia che, tuttavia, cita raramente. Ed è un amante della trasgressione. Politica, sociale o sessuale che sia. Parenzo, invece, è un buonista della prima ora, padre di quattro figli, spostato con una giornalista, Nathania Zevi, che più volte saluta con frasi dolci e romantiche durante la diretta. Insomma, due mondi totalmente diversi.

Il programma ha una durata media di due ore nel corso delle quali si affrontano temi d’attualità. I due radiofonici esprimono le loro idee e come loro anche gli ascoltatori che sovente intervengono. Sono proprio questi a far impazzire Parenzo, spesso definiti fascisti o estremisti di destra, categoria che il giornalista fatica a digerire. Per contro, Cruciani con loro si trova benissimo, pur avendo più volte ribadito di non amare il Duce e tutto ciò che ne consegue.

I ruoli classici dunque si perdono, e si può assistere a delle colluttazioni verbali in cui in fondo le notizie e le tesi passano in secondo piano per lasciare spazio alla commedia e al teatrino. Strano che in radio accada questo, ma è proprio qui che si accende la magia: in un mezzo in cui la parola è spesso calibrata sui registri dell'educazione, della cortesia, dell'impostazione vocale che risulta a volte stucchevole, si assiste a una surreale messa in scena, in cui gli ospiti sono trattati male e si prestano a un trattamento definito sadomasochista, o forse a una vera e propria sfida, nella quale il presentatore invade tutti gli spazi urlando la sua verità.

La Zanzara è questo, il contrario di questo e moltissimo altro ancora. Lasciamoci dunque stupire dalla stagione che verrà.