La RSI annuncia nuovi tagli: via 37 posti a tempo pieno entro il 2026

Dopo aver raggiunto gli obiettivi di risparmio previsti per il 2025 – per un totale di 5 milioni di franchi e con la soppressione di 15 posti di lavoro a tempo pieno – la RSI avvia ora la seconda fase del piano biennale annunciata a settembre 2024, che prevede entro il 2026 un ulteriore risparmio di 7 milioni di franchi e la soppressione di 37 posti di lavoro a tempo pieno. Ne dà notizia tramite un comunicato l'azienda.
Questa mattina, il Direttore della RSI ha presentato alle collaboratrici e ai collaboratori il dettaglio delle misure di risparmio previste per il 2026. Come già annunciato lo scorso settembre, a causa della parziale compensazione del rincaro sul canone decisa dal Consiglio Federale e della continua diminuzione degli introiti pubblicitari, la RSI è chiamata a realizzare nuovi risparmi.
Così Mario Timbal, direttore della RSI: «Abbiamo lavorato sull’offerta, sulle modalità produttive e sulla riorganizzazione dei ruoli di supporto per garantire i risparmi necessari e allo stesso tempo il nostro mandato di servizio pubblico. Anche in un contesto di costante riduzione delle risorse vogliamo però continuare a rinnovare la nostra offerta. Tra le novità in preparazione, da settembre, proporremo su LA 1 un nuovo appuntamento quotidiano in diretta, realizzato grazie alla collaborazione tra Informazione, Cultura e Sport. Inoltre, ci apprestiamo a lasciare la storica sede radiofonica di Besso – che diventerà la Città della Musica – per riunire radio, televisione e digitale nel nuovo Polo RSI di Comano. Si tratta di un passaggio chiave verso una maggiore integrazione produttiva tra i diversi media, che aprirà la strada a nuove sinergie e ulteriori risparmi».
Nell’intento di favorire un buon clima aziendale, si legge nella nota, la direzione RSI ha promosso la partecipazione delle collaboratrici e dei collaboratori, che hanno il diritto di commentare le misure di risparmio ed elaborare proposte atte a ridurre la soppressione dei posti di lavoro. Anche il sindacato SSM Svizzera italiana e l’Associazione dei Quadri (AdQ) hanno il diritto di partecipare alla procedura.
La riduzione dei posti di lavoro sarà gestita, per quanto possibile, attraverso fluttuazioni naturali e pensionamenti anticipati con piano sociale; nonostante questo sono previsti dei licenziamenti. I risparmi interesseranno ogni settore dell’azienda, e le unità direttamente coinvolte saranno informate nel più breve tempo possibile.
Mentre la RSI affronta il proprio percorso di trasformazione, ridefinendo l’offerta e ottimizzando i processi in risposta alla riduzione delle risorse, prosegue a livello nazionale il progetto di trasformazione aziendale «Enavant SRG SSR», il cui obiettivo strategico è riorientare l'intera azienda SSR e il Servizio pubblico per prepararli al futuro e alle sfide future, come la graduale riduzione del canone da 335 a 300 franchi entro il 2029.