Il caso

L'accordo tra Netflix e Warner Bros non piace a Trump: «Potrebbe essere un problema»

In un evento a Washington DC, il presidente americano ha sottolineato i rischi legati all'unione delle due aziende, rivelando di essere «coinvolto nella decisione»
©Julia Demaree Nikhinson
Red. Online
08.12.2025 09:00

Netflix, dunque, acquisterà gli studio e le attività in streaming di Warner Bros Discovery per 83 miliardi di dollari. Un accordo destinato a «ridisegnare Hollywood», che non è passato inosservato. Tanto che persino il presidente degli Stati Uniti ha voluto dire la sua sulla questione. Trump, parlando dell'accordo, ha espresso infatti «potenziali preoccupazioni». Nel corso di un evento tenutosi nelle scorse ore a Washington DC, il tycoon ha sottolineato che Netflix possiede «una grande quota di mercato» e che le dimensioni combinate delle due aziende «potrebbero rappresentare un problema». «L'unione fra Netflix e Warner Bros deve fare il suo processo con le autorità. Vedremo cosa succederà. Netflix ha una grande quota di mercato e quando avrà Warner Bros crescerà ancora», ha dichiarato il presidente americano, evidenziando come questa operazione potrebbe «essere un problema». «Sarò coinvolto nella decisione», ha quindi dichiarato Trump. 

Il tycoon, però, ha anche riservato qualche complimento alla piattaforma streaming. Parlando dell'accordo «controverso», ha raccontato che, di recente, il co-amministratore delegato di Netflix, Ted Sarandos, ha visitato lo Studio Ovale, elogiandolo per il suo lavoro nell'azienda. «Ho molto rispetto per lui. È una persona fantastica», ha dichiarato Trump. «Ha fatto uno dei lavori più grandi nella storia del cinema»

L'annuncio delle sue società è stato fatto venerdì e ha come obiettivo quello di portare su Netflix alcuni franchise della Warner Brothers, come Harry Potter e il Trono di Spade. Ma anche Looney Tunes, Matrix e il Signore degli Anelli. Una strategia, questa, che creerà, verosimilmente, un nuovo «colosso dello streaming». Non a caso, questo accordo ha sollevato numerose preoccupazioni anche tra gli operatori del settore, e non solo per il presidente degli Stati Uniti. La decisione, infatti, deve ancora essere approvata dalle autorità garanti della concorrenza. 

Secondo le indiscrezioni, è probabile che l'accordo verrà completato dopo che la Warner Bros. avrà diviso le sue attività nella seconda metà del 2026. Tuttavia, la divisione concorrenza del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, che supervisiona le fusioni di grande entità, potrebbe dichiarare che l'accordo viola la legge, se le attività combinate rappresentassero una quota eccessiva del mercato dello streaming. Come sottolineato da Donald Trump. 

Come dichiarato al programma Today della BBC da Bill Kovacic, ex presidente dell'autorità garante della concorrenza statunitense Federal Trade Commission, le dichiarazioni di Trump fanno sottintendere che le trattative relative a qualsiasi problema riguardante l'accordo «passeranno attraverso la Casa Bianca». «Ciò significa che probabilmente avremo un livello profondo, senza precedenti, di controllo presidenziale nella risoluzione di quella che prima era un'analisi tecnica di una fusione».

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