Cinema

Vent’anni di «Notting Hill», ma la coppia ha resistito?

Celebre attrice hollywoodiana lei, libraio inglese imbranato lui: una storia destinata a durare? Abbiamo ipotizzato due versioni di ciò che sarebbe successo dopo la fine del film tra Anna Scott e William Thacker - CURIOSITÀ, SONDAGGIO E VIDEO
Red. Online
22.10.2019 09:48

Per chi l’ha visto, il tempo è volato. Chi ancora non c’era forse lo troverà vecchio come Matusalemme. Certo è che «Notting Hill» è stato un cult della fine degli Anni 90. Il film, uscito esattamente vent’anni fa, il 22 ottobre del 1999, racconta la storia d’amore tra una star internazionale del cinema, Anna Scott, e William Thacker, un libraio un po’ goffo del distretto londinese da cui il film prende il nome.

Interpretato da due icone di quegli anni, Julia Roberts e Hugh Grant, la pellicola vinse numerosi premi, tra cui tre Empire Awards e un British Comedy Awards, ricevette tre nomination ai Golden Globe e fu ben accolto anche dalla critica. Malgrado l’investimento di un budget relativamente modesto - si parla comunque di 42 milioni di dollari - «Notting Hill» ebbe un ottimo risultato al botteghino, ottenendo oltre 360 milioni di dollari in tutto il mondo e diventando il film britannico con maggiori incassi.

Come scordarsi d’altronde la dichiarazione passata agli annali - «Sono solo una ragazza che sta di fronte ad un ragazzo e gli sta chiedendo di amarla» (vedi il video) - con cui lei, sulla soglia della libreria, si fa avanti con lui? Ma che fine avrebbero fatto oggi i protagonisti di questa storia a lieto fine? L’amore sarebbe durato oppure no? Abbiamo lanciato la sfida a due colleghi dalle opinioni opposte, una più razionale (cinica?), la seconda più romantica (o utopica?), ecco cosa ne è venuto fuori.

Il «Perché si sono lasciati» di Paolo Galli:

Le ragazze della redazione non lo accettano. «Ma come fai a dirlo?». Eppure è così: Anna Scott e William Thacker si sono lasciati. Il film festeggia i suoi primi vent’anni, oggi, ma il loro rapporto è naufragato tempo fa. «Che cinico». Eh, ma non basta un finale romantico, al cinema, per rendere una relazione immortale. Quella tra i personaggi di Julia Roberts e Hugh Grant non era d’altronde destinata a durare. Mondi troppo diversi, i loro. A Londra, Anna si sarebbe presto sentita costretta. Si sarebbero trasferiti a Los Angeles? Mah. E William? E la sua libreria? E poi non era fatto per i tappeti rossi. Il ruolo del valletto gli stava largo. Stretta lei da una parte, largo lui dall’altra. La loro storia d’amore era come una coperta troppo corta. Ma poi alcuni errori del passato sarebbero comunque riemersi. Le incertezze di lui, i pudori di lei. Già che siamo i cinici della situazione – realisti, correggeremmo – andiamo addirittura oltre: lei probabilmente lo ha lasciato per un altro attore. Altro che gite al parco con il pancione. Oggi il figlio di Anna e William ha 19 anni ed è una star di Instagram. Nelle sue stories non menziona mai il padre, rimasto a Londra. Capita che William ancora ripensi a quella battuta particolarmente fortunata: «Sono di Cavalli e segugi». Si ritrova a sorridere, con quella sua aria buffa e improbabile. E il nuovo compagno di Anna? Lo conoscete, è Jeff King, il personaggio di Alec Baldwin. Alla fine vuoi vedere che era lui il vero protagonista del film?

Il «Perché il loro amore resiste» di Marcello Pelizzari:

Il fronte del no è potentissimo. E fa paura. Di sicuro, quelli che no-non-stanno-più-assieme avranno tirato fuori perfino Ronan Keating. L’ex Boyzone firmò il brano portante della colonna sonora, oggi non se lo fila (quasi) più nessuno. Se non ce l’ha fatta lui – diranno – vuoi che Julia Roberts e Hugh Grant siano ancora lì, a farsi le coccole come due innamorati ai primissimi appuntamenti? Impossibile, già. Noi del sì, però, abbiamo un’arma. Altrettanto potente. Si chiama sospensione dell’incredulità. Che cos’è? È una sorta di sacrificio chiesto al pubblico di una determinata opera. In sostanza, lo spettatore accetta le limitazioni nella storia presentata, sacrificando realismo e occasionalmente logica e credibilità per il bene del divertimento. Ohibò, è fatta. Quel trasandato di Hugh Grant sicuramente non venderà più libri di viaggio (chi li usa più nell’era delle app?) e avrà tagliato i ponti con il suo (ex) coinquilino, il leggendario Spike. Ma è ancora lì, a Notting Hill, assieme a Camden la zona più bella di Londra secondo il nostro umile giudizio. Soprattutto, è ancora con Julia. E sono meravigliosamente, infinitamente, eternamente innamorati l’uno dell’altra. Anche se lei è un’attrice e lui, beh, lui non si capisce bene cosa sia se non un inglesone affascinante e dai modi affabili. Sospensione dell’incredulità, ragazzi. È la chiave di tutto. Nei film come nella vita. Alla faccia del no.

Dieci curiosità che forse non sapete sul film:

1. La panchina del film è stata battuta all’asta dopo le riprese e acquistata come regalo romantico da un innamorato australiano per la sua partner. Poi la loro relazione è finita e un anonimo residente di Perth l’ha donata alla città. Questa ora si trova al «Queen Gardens», un bellissimo parco che resta chiuso di notte proprio come quello che ospita la panchina nel film.

2. Hugh Grant non voleva baciare Julia Roberts perché l’attrice «aveva una bocca troppo grande». È ciò che ha confessato la star britannica in un’intervista dopo il film. Nonostante ciò, Julia Roberts ha perdonato Grant per questo commento.

3. Le scene ambientate nel Ritz di Londra sono state girate realmente nel celebre albergo, ma tra le 2 e le 4 di notte per evitare di disturbare i clienti.

4. Durante la scena della cena di compleanno, ad Anna Scott viene chiesto quanto ha guadagnato per il suo ultimo film e la sua risposta è 15 milioni di dollari. Si tratta del cachet che Julia Roberts ha effettivamente ricevuto per girare «Notting Hill». L’attrice è stata la «sola e unica» candidata al ruolo e, quando il suo agente le disse che era «la migliore commedia romantica che avesse mai letto», la star accettò di leggere il copione. Una volta finito il testo dichiarò che «avrebbe girato sicuramente l’opera».

5. The Travel Bookshop (vedi foto) si trova al numero 142 di Portobello Road. La libreria di viaggi gestita da William Thacker era in realtà un negozio di antiquariato.

6. Poco tempo dopo esser diventata una pop star, la cantante britannica Adele si è comprata l'appartamento sopra alla famosa libreria.

7. L’abitazione di William Thacker, al 280 di Westbourne Park Road, era in realtà dello sceneggiatore del film Richard Curtis. Dietro la porta blu, invece dell’appartamento ricreato negli Shepperton Studios, c'è una grande casa.

8. Ricordate «Cavalli e segugi», l'esilarante escamotage (vedi video) usato da Hugh Grant per avvicinare la Roberts? Ebbene, la rivista Horse & Hound esiste per davvero ed è la più antica in tema di equitazione in Gran Bretagna.

9. Esiste un finale alternativo che si svolge nel ristorante di Tony in cui Bernie (l’amico disoccupato) chiede a William come è la vita nella «corsia di sorpasso»; quest'ultimo gli risponde: «è un po’ complicata, ma ne vale la pena».

10. A Bollywood, l’industria cinematografica indiana, è stato girato un remake nel 2006 che s’intitola «Quando torna l'amore».