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Abbiamo provato la beta di Diablo IV in anteprima: ecco come è andata

Ci sono giochi di ruolo dove risolvi enigmi cervellotici, scopri storie curiose, conosci personaggi affascinanti – In Diablo IV ammazzi mostri, fai praticamente solo quello, ed è veramente uno spasso
Paolo Paglianti
22.03.2023 13:00

Ci sono giochi di ruolo dove risolvi enigmi cervellotici, scopri storie curiose, conosci personaggi affascinanti. In Diablo IV, ammazzi mostri. Fai praticamente solo quello, ed è veramente uno spasso.

Il franchise di Blizzard-Activision ha visto la luce nel 1997, e da allora non ha cambiato rotta rispetto alla sua formula originale: c’è un eroe, ovvero voi, che arriva in un reame fantasy più sfortunato della Terra di Mezzo e di Westeros messi assieme, e dovrà affrontare una serie di missioni con un denominatore comune – esplorare un sotterraneo e massacrare orde di nemici, fino al cattivone grosso di turno, e ucciderlo.

La serie ha venduto quasi 30 milioni di copie, e di recente è sbarcata anche su mobile con Diablo Immortal. Il nuovo capitolo, Diablo IV, uscirà a giugno per PC e console ed è attesissimo dagli appassionati del franchise. Lo scorso weekend si è svolta la «open Beta» per giornalisti e giocatori che hanno preacquistato il gioco: se amate i giochi di ruolo d’azione e non vedete l’ora di massacrare qualche migliaio di scheletri, ragni grossi come un SUV e non morti assortititi, tenetevi liberi per il prossimo fine settimana, perché il 25 e 26 marzo è prevista la «open Beta» gratuita e aperta a tutti.

Come funziona la «open Beta»

Abbiamo scaricato il gioco grazie a un codice speciale inviatoci da Blizzard sulla nostra fedele Xbox. Una volta installato, abbiamo lanciato il gioco e atteso qualche secondo per entrare sul server di gioco. Alcuni colleghi e giocatori hanno raccontato su Twitter di aver aspettato per intere mezz’ore, ma a noi è andata di lusso e non abbiamo dovuto pazientare più di qualche secondo.

Il primo passo è creare il nostro alter ego. In Diablo IV si può scegliere di impersonare il Barbaro, un crudo guerriero che risolve ogni problema a colpi di ascia o spada; il Tagliagole, un ladro specializzato nel colpire da lontano con arco e balestra; il Druido, in grado di trasformarsi in orso o lupo; il Mago, debole fisicamente ma capace di lanciare devastanti incantesimi; e infine il Negromante, uno stregone che può resuscitare i morti e farli combattere al suo servizio. Nella nostra “beta”, Negromante e Druido non erano disponibili, quindi abbiamo scelto di giocare nei panni di un Tagliagole (sembra invece che il prossimo weekend, per la open beta, saranno disponibili tutte le classi). Per i più esperti, è possibile anche giocare in modalità “Hardcore”: una vera sfida per veterani, perché in questo caso se il vostro personaggio viene ucciso, non può “continuare” dopo il game over, dovrete proprio creare un nuovo personaggio e ricominciare tutto da capo. Si può poi scegliere di giocare in due “mondi” diversi: il primo è dedicato a chi non ha mai giocato a Diablo e vuole imparare a muovere i propri passi, mentre nel secondo la sfida è più impegnativa, ma anche le ricompense in termini di oggetti, oro e esperienza sono maggiori. Quest’ultima scelta non è definitiva, esiste una statua speciale nel gioco, nella prima città che incontrerete, che vi permette di modificare il livello di difficoltà.

Abbiamo iniziato poi a giocare: il primo impatto è straordinariamente positivo. Visivamente, Diablo IV è molto più dettagliato e ben definito del predecessore – non ci aspettavamo nulla di meno, visto che il terzo capitolo ha ormai oltre 10 anni sulle spalle. La prima area di gioco è sferzata da una tempesta di neve perenne, e abbiamo iniziato subito a far fuori orde di lupi famelici e creature via via sempre più pericolose. La struttura del gioco è simile ai Diablo passati, e questo è un bene: squadra che vince, meglio non cambiarla. Ogni volta che arriverete in una nuova città, troverete negozi dove vendere armi e armature obsolete e acquistarne di più potenti, oppure migliorare le capacità di recupero con le celebri pozioni rosse, che vi rimettono in sesto durante i combattimento. I punti esclamativi azzurri sulla mappa sono invece i personaggi che vogliono proporvi una missione secondaria, mentre infine  i “bolli” color oro indicano la missione principale. Sta a voi decidere quali seguire e in che ordine.

Praticamente ogni missione di Diablo IV prevede che esploriate una nuova sezione dell’enorme mappa di gioco, e combattiate contro le orde di nemici che la abitano. Il combattimento è fulmineo, violento, velocissimo: premendo sul tasto dell’attacco base, sferrerete un colpo con il vostro Barbaro o scoccherete un dardo con il vostro Tagliagole. Ogni altro tasto del joypad può essere assegnato agli attacchi speciali, che possono essere affondi speciali con l’arma, incantesimi sempre più devastanti e via dicendo. Nel caso del nostro Tagliagole, abbiamo iniziato a godere di freccione potentissime che facevano fuori un’intera fila di nemici, oppure dei colpi a mitraglia perfetti per le situazioni più affollate. Sebbene siano disponibili (per il momento) solo cinque classi, già dopo cinque ore di gioco vi ritroverete con un personaggio diverso da tutti gli altri, perché le scelte che compierete nell’enorme albero delle abilità lo renderanno unico.

Dal 1997 a oggi, i combattimenti di Diablo sono una vera soddisfazione, vi fanno proprio venire voglia di giocare “ancora cinque minuti” e poi è facile arrivare alle tre di notte senza nemmeno accorgersene. La nostra esperienza con la beta è stata davvero intrigante e piacevole: in circa sette ore, abbiamo esplorato una parte molto generosa della mappa, trovando ambientazioni nuove e location molto affascinanti. La nostra preferita è una serie immensa di gallerie sotterrane con ponti sospesi su una città sepolta in rovina che ci ha ricordato le miniere di Moria, cosa che per noi è un gran complimento.

Si può scegliere di giocare a Diablo IV da soli: mentre esplorerete il mondo di superficie, vedrete altri giocatori che scorrazzano in giro, e potete aiutarvi a vicenda o ignorarvi (ma non colpirvi a vicenda, ci dovrebbero essere delle aree speciali nel gioco finito per il combattimento umani vs umani). Inoltre, potete decidere di creare dei “gruppi” e affrontare delle missioni insieme, combinando le abilità a lungo raggio dei maghi e dei Tagliagole con quelle di corpo a corpo del Barbaro, per esempio. Se poi giocate con amici che conoscete nel mondo reale, magari parlandovi in cuffia, Diablo diventa un vero spettacolo.

Diablo IV, come abbiamo detto, arriverà il 6 giugno di quest’anno; la “open beta”, che poi è un demo gratuito pensato per far testare il gioco a un numero enorme di gamer in contemporanea, sarà disponibile per il download gratuito su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S il prossimo weekend, per due giorni – il 25 e 26 marzo. Con questa beta, potrete esplorare l’intero primo Atto del gioco, raggiungere il 25esimo livello del vostro personaggio, e raccogliere tre “ricompense” uniche, pensate proprio per la Beta. Non male, per un weekend all’inferno.