Il caso

Che cos'è Palworld e perché tutti ne stanno parlando?

Il «Pokémon con i fucili d’assalto» ha venduto sei milioni di copie in quattro giorni
Paolo Paglianti
23.01.2024 16:00

È già un fenomeno: Palworld, pubblicato dalla semisconosciuta Pockepair, ha venduto più di tre milioni di copie in pochi giorni, e conquistato oltre 50.000 recensioni «molto positive» dagli utenti di Steam, il più importante store digitale di videogiochi PC. 

Considerando che il mondo dei videogiochi sta conoscendo un periodo di licenziamenti (è di oggi la notizia che persino Riot Games ha annunciato il «taglio» del 10% dei propri dipendenti) e progetti abbandonati, è una notizia doppiamente curiosa. 

Prima di tutto, cos'è Palworld

È un bel mischione di tratti di videogiochi di successo. C’è l’esplorazione libera di un mondo verdeggiante, un po’ come in Zelda. C’è il crafting - dovrete raccogliere materiali come legna, pietre, metalli e poi utilizzarli per costruire il campo base, il banco di lavoro, persino il letto, come succede in Minecraft. E poi naturalmente c’è la caccia agli esserini che girovagano per il  mondo di gioco, i Pal del titolo (che in inglese suona come «amiconi»): proprio come Pokémon, si catturano lancinado una palla vicino alla creatura, che li «ingabbia» al suo interno. A differenza di Pokémon, in Palworld si va a caccia anche con bastoni, asce, archi e frecce, e persino fucili e pistole. 

Inoltre, i Pal catturati possono essere impiegati per covare uova, estrarre pietre dalle rocce o raccogliere altre risorse, e via dicendo. 

Si può giocare in solitaria, oppure in multiplayer: per ora non ci si può affrontare tra giocatori, solo unire le forze per dare la caccia ai Pal. Non fatichiamo a credere che giocare insieme a degli amici sia la modalità più divertente - si organizza la caccia, ci si aiuta, e ci si divide i compiti tra costruzione del campo base, ricerca dei Pal ed esplorazione.

Visivamente, il gioco è molto squadrato e poco dettagliato. Magari ci sono dei bei panorami sul mare, ma da vicino templi abbandonati, boschi e ruscelli sono piuttosto «rudimentali». Anche i Pal che girano per le isole del gioco sono molto lontani dalla qualità grafica media dei giochi attuali. Nonostante questo, i giocatori stanno letteralmente impazzendo per Palworld. Ormai è diventato una vera e propria moda tra i gamer: in soli quattro giorni dal lancio, ha venduto oltre 6 milioni di copie, è il videogame più giocato su Steam (con il doppio dei giocatori del titolo in seconda posizione) e su Twitch si attesta sul mezzo milione di spettatori che seguono le live dei content creator che ci giocano. Facendo una semplice divisione, è facile verificare il successo del titolo: Palworld sta vendendo una media di 62.000 copie all’ora, ovvero incassi equivalenti a un milione e mezzo di Franchi ogni sessanta minuti.

Dove posso giocare?

Al momento, la piattaforma su cui dà il meglio di sé è il PC, dove è in vendita a circa 25 CHF. Per ora è in «accesso anticipato», ovvero gli sviluppatori hanno pubblicato il gioco non finito, una versione «draft» lontana dalla perfezione e con qualche bug (mancano anche parti della traduzione in italiano). Tuttavia, ci si può giocare senza grossi problemi, a patto di accettare qualche sbavatura. C’è anche su Xbox, per di più inserito nel Game Pass, l’abbonamento «all you can play» di Microsoft, e quindi se lo avete sottoscritto potete giocarci senza spendere un centesimo extra. Tuttavia, la versione Xbox è un po’ più limitata, consentendo di giocare in multiplayer solo con altre tre persone, per esempio, mentre su Steam si gioca in 32 sullo stesso server. Su PS5, ancora nulla, ma visto il successo del gioco, non ci stupirebbe vedere una versione Sony del gioco, e anche molto presto.

Nintendo che dice? L’omaggio o il plagio nei confronti del suo Pokémon è più che evidente, e uno dei segreti dell’inatteso e vertiginoso successo di Palworld; l’azienda giapponese è peraltro ben nota per la sua intransigenza sulle proprie property intellettuali, come sa chiunque abbia provato a clonare Super Mario e soci. Per ora, però, dal Sol Levante sentiamo un assordante silenzio. Anzi, il CEO di PockerPair ha rilasciato un’intervista al magazine giapponese Automaton Media, in cui afferma che i loro giochi non hanno intenzione di infrangere nessun copyright.

Secondo il CEO di PocketPair, non c’è rischio di cause per copyright da parte di Nintendo. Questo qua sopra però secondo noi assomiglia molto a un certo personaggio dei Pokémon.
Secondo il CEO di PocketPair, non c’è rischio di cause per copyright da parte di Nintendo. Questo qua sopra però secondo noi assomiglia molto a un certo personaggio dei Pokémon.

Vedremo come evolverà la vicenda di Palworld, videogioco che sembrava quasi una parodia dei Pokémon e ora sta battendo titoli come Cyberpunk 2027 in quanto a popolarità e giocatori medi su Steam. Intanto, noi inganneremo l’attesa mazzolando un po’ di Pal.

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