I grandi classici

I videogame da provare: Deathloop

Giochi imperdibili e gemme nascoste da recuperare sulle console più recenti, che magari vi siete appena regalati a Natale
Paolo Paglianti
24.01.2023 09:30

Deathloop è un gioco strano. Quando l’ho provato la prima volta, fine 2021, ho provato una sensazione molto simile a quando vidi la season 1 di Lost. Mi piaceva assai, anche se non ci capivo praticamente niente. E non è un caso: non capirci nulla, all’inizio, è parte dell’esperienza di Deathloop.

Innanzitutto, parliamo del suo pedigree: è realizzato da un developer francese, Arkane Studios, che è specializzato in giochi single player con setting affascinanti. Hanno prodotto i due Dishonored e il più recente Prey, videogame che sembrano sparatutto in prima persona (alla Call of Duty) ma in realtà sono anche avventure in cui immergersi a 360 gradi, con puzzle e missioni da giochi di ruolo. Gente, insomma, che sa scrivere storie e sa come agganciare il giocatore in cerca di avventure di qualità, in cui ogni stanza ha qualcosa da raccontare e segreti da scovare.

Deathloop è ambientato in un’isola di Blackreef, dalle parti degli anni ’60. Contravverremo alla nostra regola d’oro di non spoilerare troppo della trama dei giochi di cui vi parliamo perché c’è il fondato rischio che, provando Deathloop, dopo un’ora vogliate lanciare console e joypad giù dal balcone per la frustrazione di averci capito così poco.

A Blackreef, la solita combriccola di scienziati mezzi matti ha scoperto un’anomalia temporale che fa rivivere a tutti quanti la stessa giornata. Per gli scienziati a capo del progetto AEON, è un po’ come accedere all’immortalità: ogni sera vanno a letto, e si svegliano la mattina della medesima giornata, senza invecchiare più di 24 ore. In più, se muoiono, allo scoccare della mezzanotte tutto si resetta e loro tornano in vita. Chi vive con loro, segue le stesse regole, ma si dimentica di aver vissuto la giornata. Quindi non si gode l’immortalità, perché ogni mattina si sveglia convinto che sia la prima mattina di quella giornata. Un paradiso per pochi, insomma, che vivono alle spalle di tutti gli altri abitanti dell’isola in questo eden senza tempo.

Il giocatore impersona Colt, uno dei fortunati che viveva l’eternità di un giorno ripetuto, ricordandosi cosa succedeva al risveglio successivo. Colt però a un certo punto decide che AEON è una pazzia e bisogna rompere questo “loop”. Gli altri scienziati non la prendono bene e per prima cosa gli cancellano i privilegi: Colt ogni mattina si sveglia dimenticandosi quasi tutto della giornata vissuta.

Sembra complicato, ma in realtà la storia – molto affascinante, è degna di un buon romanzo sci-fi – è un modo per mettervi nel mondo di gioco di Deathloop e farvi vivere una serie di giornate apparentemente tutte uguali. Se venite uccisi, tornate alla mattina. Durante la giornata, potete visitare le quattro location dell’isola tra mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera. Un gioco con solo quattro setting, che cambiano nei quattro momenti della giornata, e dove tutto torna uguale al ciclo successivo.

L’elemento di disturbo siete voi: scoprirete segreti e complotti, vi armerete sempre meglio, scoprirete nuovi poteri con un solo obiettivo, ovvero capire come vivere la giornata perfetta che vi permetterà di far fuori gli scienziati chiave del progetto, nell’ordine e nel posto giusto, e rompere il loop.

Il gioco unisce sparatorie furibonde contro gli agenti degli scienziati e contro i loro leader (che sono ovviamente assai più potenti), all’esplorazione certosina delle quattro location (che variano nei quattro momenti della giornata). Lo si può affrontare con stili diversi, dallo sparare a ogni cosa che si muove stile “Rambo” a nascondersi nell’ombra e non farsi beccare dalle guardie, stile ninja.

Come dicevamo, Deathloop è un gioco strano. Intendiamo, sia molto originale, sia proprio fuori dai canoni delle normali avventure. Ha delle regole tutte sue, e a volte è piuttosto difficile capire come funzionano alcuni suoi meccanismi. Quando inizierete a esplorare i quattro distretti, per esempio, troverete un sacco di porte chiuse che riuscirete a sbloccare solo con tanta perseveranza,magari ore dopo. Detto questo, spesso i videogiocatori si lamentano del fatto che i videogiochi son tutti uguali – Deathloop dimostra che non è vero. Se cercate un gioco fuori dall’ordinario, in cui leggere ogni dialogo e ogni documento, e prendere appunti su un quadernetto per non dimenticarvi pezzi e indizi in giro, fa al caso vostro. Come i film d’autore, Deathloop non piacerà a tutti, ma quelli che lo apprezzeranno impazziranno per il suo fascino, stile e unicità.

Peraltro, il gioco  è stato per un anno abbondante un’esclusiva PlayStation, e solo di recente è uscito su PC e Xbox. Sulla console Microsoft è incluso in Game Pass, l’abbonamento “all you can play” da circa 12 CHF al mese, e quindi se l’avete sottoscritto potete provarlo senza spendere un cent in più – cosa che nel caso di Deathloop ha sicuramente senso.

Deathloop è completamente tradotto in italiano, voci incluse, e ha un rating PEGI di 18+.

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