Gaming

Quando un videogioco crea una magia

La storia di un bambino autistico, legatissimo a un gioco ormai fuori produzione, è riuscita a fare breccia nel mondo del game development, sempre in corsa dietro alle leggi di mercato e agli indici di popolarità - «Ci ha spezzato il cuore» ha rivelato Sean Murray a capo di Hello Games, che ha deciso di riportare in auge l’amato Joe Danger
© Hello Games
Irene Solari
28.01.2022 20:24

Succede spesso: quando un videogioco diventa vecchio, soprattutto se parliamo dei giochini studiati per i device mobili, gli sviluppatori cessano di produrlo a causa dei nuovi aggiornamenti dei sistemi. Abbandonando di fatto il programma e togliendo agli utenti la possibilità di svagarsi con quel gioco. Capita. E il più delle volte non ci si presta nemmeno troppa attenzione, non ci accorgiamo quasi, immersi come siamo in costanti e sempre nuovi stimoli tecnologici. Ma non per tutti è così. Non per Jack, un bambino autistico di otto anni. E non quando ad essere interrotto è l’aggiornamento di Joe Danger, un gioco che per lui significa un mondo intero. Questa è, infatti, la storia che il padre di Jack ha deciso di raccontare in una lettera rivolta direttamente a Hello Games, gli sviluppatori del programma, creatori di famosi videogiochi tra cui No Man’s Sky.

Più di un semplice gioco

Per Jack, Joe Danger rappresenta davvero ben più di un semplice gioco: è un piccolo mondo speciale, dentro al quale riesce a divertirsi, a interagire con gli amici e la famiglia e a «sperimentare cose normali per i bambini» oltre ad essere una fonte di «infinite ore di divertimento e gioia», spiega il padre nella lettera.

Il bambino, seguendo le avventure del temerario motociclista in una corsa attraverso il deserto, riesce a creare un meccanismo di coping psicologico – una strategia di adattamento fondamentale nella gestione delle emozioni, soprattutto quelle stressanti – e a trovare un metodo di ricompensa che aiuta a superare le situazioni che lo mettono in agitazione.

Un legame

Il gioco ha anche permesso a padre e figlio di stabilire un legame forte: «Una delle cose che ha aiutato Jack e me ad avvicinarci è il nostro amore condiviso per i videogiochi, in particolare Joe Danger», prosegue l’uomo, raccontando come la prima frase che sente ogni giorno appena entra dalla porta di casa è: «‘‘Dai, papà, andiamo a giocare a Joe Danger!’’ Il solo fatto di essere in grado di pronunciare queste parole è incredibile per un bambino autistico».

Concludendo la sua lettera, l’uomo spiega che «come genitore, è difficile esprimere a parole la sensazione che provo nel vedere la pura gioia che Joe Danger dipinge sul volto di Jack, sapendo le battaglie che deve affrontare ogni giorno. Ma posso assicurarvi che è una bella sensazione».

© Hello Games
© Hello Games

Dato per finito

Il problema, come accennato, sta nel fatto che gli aggiornamenti del sistema operativo iOS di Apple hanno sospeso la possibilità di poter continuare a seguire le avventure in moto di Joe Danger. Spesso accade che i giochi considerati «vecchi» facciano questa fine, senza che qualcuno si preoccupi troppo di cosa pensino i fruitori dell’applicazione. Fino all’appello del padre di Jack, rivolto direttamente a Hello Games che ha chiesto loro un aiuto concreto e, forse, insperato: un gesto che «significherebbe il mondo, almeno per un bambino». Una richiesta che è arrivata dritta al cuore degli sviluppatori. Infatti l’azienda ha risposto. Non solo. Si è commossa leggendo la storia di Jack e ha deciso di aggiornare e di rendere nuovamente attivo Joe Danger.

«Ricostruito pezzo per pezzo»

Sean Murray, fondatore di Hello Games, ha ammesso che quelle parole «ci hanno spezzato il cuore e ci hanno fatto venire voglia di sistemare le cose». La lettera sembra avere aperto un mondo di emozioni per gli sviluppatori del gioco, che hanno ricordato come anche le piccole cose possano fare grandi differenze. «Come game devs [sviluppatori] è molto facile sottovalutare l’impatto che anche i tuoi giochi più piccoli possono avere» ha dichiarato su Twitter. Murray ha proseguito spiegando che il suo team ha intrapreso un «progetto hobbistico» per riportare in vita il gioco, «ricostruendolo lentamente pezzo per pezzo, attraverso otto anni di cambiamenti tecnologici». Un progetto che ha fatto riscoprire anche a loro stessi le soddisfazioni che stanno dietro alla produzione di mezzi di intrattenimento: «Trovo straordinario che qualcosa che abbiamo creato possa essere il primo gioco a cui qualcuno ha giocato, oppure che sia arrivato in un momento importante o che sia stata la sua cosa preferita per un periodo» ha dichiarato Murray.

Il gioco è stato rilanciato su iOS giovedì e, stando a quello che spiegano gli sviluppatori, è stato rimasterizzato con immagini migliorate, frame rate elevato e con supporto ProMotion e Gamepad.

Con una vena nostalgica

Un restauro del gioco che ha fatto vibrare anche una piccola corda nostalgica tra i developers, nostalgia che forse si trova un po’ nel cuore di ogni giocatore. Murray ha spiegato che Joe Danger è stato il primo gioco che il team ha sviluppato quando erano «quattro ragazzi» che «cercavano di farsi notare». Da lì sono partiti: «È anche da dove abbiamo imparato a creare i giochi». Senza celare una nota di dispiacere per il continuo movimento del mercato dei prodotti studiati per i device: «È triste che i giochi si deteriorino piano piano e che molti di loro scompaiano».

La notizia del rilancio di Joe Danger è stata accolta con gioia dalla comunità dei gamer, che non vede l’ora di poter scaricare di nuovo quelli che alcuni hanno descritto come i loro «giochi preferiti di sempre per i device mobili».