Retrogaming, quando si videogioca con i titoli del passato

Gli appassionati di joypad e mouse lo definiscono retrogaming: la riscoperta dei titoli del passato, o la voglia di giocare videogiochi «fatti alla vecchia maniera», con una grafica super pixellata e squadrata. Vediamo quattro titoli che potete giocare – senza spendere neanche troppo – per scoprire i videogiochi del passato e il loro inconfondibile stile.
Terminator 2D: No Fate
Se non avete idea di cosa sia la grafica «pixellata», ecco l’esempio perfetto: un gioco moderno – uscito poche settimane prima di Natale 2026 – che riprende lo stile e l’aspetto grafico dei videogiochi degli anni ’90, oltre a una delle loro icone indiscusse, il secondo film di Terminator. È uno sparatutto a scorrimento laterale – un termine oggi quasi arcaico per indicare che si procede da sinistra verso destra e si «vede» l’azione come se la telecamera fosse piazzata di lato: fino a una ventina d’anni fa, la grafica 3D praticamente non esisteva. Ripercorrerete gli eventi del film nei panni di diversi personaggi, tra cui Sarah Connor, John Connor nel futuro e il T-800. Si finisce in meno di due ore, ma – proprio come succedeva nelle sale giochi dell’epoca – avrete a disposizione solo un numero limitato di «continua» in caso di morte prematura; esauriti quelli, bisogna ricominciare tutto da capo. Un atto di puro amore sia per il film sia per i videogiochi di inizio anni ’90. Disponibile su PC, Xbox, PlayStation e Switch.
Boulder Dash 40th Anniversary
Meno noto di Tetris e Pac-Man, Boulder Dash è comunque uno dei titoli che hanno definito i videogiochi degli anni ’80, in particolare su home computer come il Commodore 64 e l’Atari 800. Nel gioco guidiamo un omino che esplora grotte profonde alla ricerca di diamanti. Attenzione, però: scavando ed eliminando la terra, le rocce possono cadere (evento che dà il nome al gioco, che suona grossomodo come «massi cadenti»). Nei livelli più avanzati, oltre a combattere contro il tempo, dovremo stare all’erta anche per evitare i mostri che vagano per le grotte e la «slime» verde esplosiva. La versione uscita quest’anno celebra il 40º anniversario del titolo e include una rivisitazione grafica (che rimane comunque molto «retro», non temete) e una valanga di livelli aggiuntivi oltre a quelli originali. È inoltre possibile giocare alla versione classica del 1985. Disponibile su PC, Xbox, PlayStation, Switch e persino iPhone.
Montezuma’s Revenge
Segnaliamo anche questo platform, uscito originariamente a metà degli anni ’80 e chiaramente ispirato a Mario Bros. e affini. Il remake è riuscito un po’ meno bene rispetto a Boulder Dash: la nuova grafica convince solo in parte, ma rimane intatto il fascino di un gioco che non perdona. Non esiste una mappa delle «stanze» delle segrete di Montezuma né un sistema di navigazione che indichi dove andare. Basta cadere da una piattaforma poco più alta del protagonista, sfiorare un nemico, toccare una fiamma o lambire una barriera elettrica per rimetterci la vita. L’unico «miglioramento» al passo con i tempi è la possibilità, una volta finite le vite, di continuare la partita perdendo alcuni punti. Disponibile su PC, Xbox, Switch e PlayStation.
System Shock Remake
Un capolavoro che ha scritto la storia dei videogiochi. Uscito nel 1994, racconta la storia di un solitario sopravvissuto che si risveglia sulla stazione spaziale Citadel e scopre che il supercomputer SHODAN ha preso il controllo dell’equipaggio, trasformandolo in creature ostili. System Shock e il suo seguito (di cui esiste un remake uscito proprio quest’anno) conservano intatto il fascino dello sparatutto horror con elementi da gioco di ruolo, una trama ricca di colpi di scena e soluzioni di gameplay che hanno influenzato centinaia di titoli successivi. È uno dei giochi che ha dato origine al cosiddetto «genere 451». Lo consigliamo a chi ha voglia di affrontare una sfida d’altri tempi, molto meno indulgente e guidata rispetto ai videogiochi moderni. Il prezzo da pagare è una grafica volutamente datata, ma ne vale assolutamente la pena. Disponibile per PC e console.
