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The Last of Us Part I, arriva il remaster per PS5

Quello che uscirà il 2 settembre è addirittura il secondo remaster del gioco originale: un'iniziativa commerciale per sfruttare il successo del gioco o un'opportunità per chinarsi nuovamente su un capolavoro?
Paolo Paglianti
31.08.2022 17:00

Come al cinema, anche nei videogame esistono i «remaster»: ovvero, un gioco uscito un decennio o più che viene aggiornato e migliorato per sfruttare al massimo le nuove console. I remaster di videogiochi sono abbastanza comuni, soprattutto quando c’è il salto tra generazioni diverse di console come nel caso di PS4 e PS5. I remaster sono un’ottima occasione per rigiocare un capolavoro del passato godendosi  una grafica nettamente migliorata, oppure – per chi non hai giocato all’originale– di scoprire un titolo che altrimenti andrebbe perso nelle nebbie del tempo.

Il caso di The Last of Us – Part I è un po’ particolare, però: infatti, quello che verrà pubblicato il 2 settembre è addirittura il secondo remaster del gioco originale. Un’iniziativa commerciale per sfruttare il successo del gioco, oppure una stuzzicante opportunità per rigiocare un capolavoro del passato? Scopriamolo assieme.

Amore a prima vista

The Last of Us arrivò per PS3 nel 2013, e fu amore a prima vista. Non che gli sviluppatori, i Naughty Dog, avessero nulla da dimostrare, visto che sono gli stessi dell’altrettanto eccezionale serie di Uncharted. Tuttavia, The Last of Us è un prodotto quasi unico, un’avventura divertente da giocare ma incredibilmente coinvolgente anche nella sua componente narrativa. Uno dei pochi, pochissimi giochi dove chi vi scrive non ha mai avuto la tentazione di saltare un singolo filmato di intermezzo, quelli che raccontano la storia e in cui il giocatore diventa spettatore. Generalmente, appena iniziano questi video premo tutti i tasti del joypad per saltarli, perché se mi metto sul divano davanti alla console parto dall’idea di voler giocare e non vedere intermezzi che spesso raccontano una storia scontata e con attori dalle qualità recitative assai dubbie.

La storia e i protagonisti di The Last of Us invece mi hanno catturato dal primo istante. Il suo fascino è rimasto intatto non solo nei remake, ma anche nel seguito Part II, che forse a livello narrativo è ancora migliore del precedente. Non a caso Sony Pictures e HBO stanno ultimando il lavoro sulla serie TV di The Last of Us, con attori come Pedro Pascal (quello sotto l’elmo del Mandalorian) e Bella Ramsey (la durissima condottiera di Casa Mormont de Il Trono di Spade), e che arriverà in TV nel 2023.

Che cos'è The Last of Us

Nel caso la vostra carriera di videogiocatori sia agli inizi e non abbiate mai intrapreso il viaggio di The Last of Us, vi raccontiamo di che si tratta. Siamo nell’America post apocalittica in cui un fungo ha contaminato il mondo con delle spore letali. Chi viene contagiato diventa uno zombie carnivoro e assetato di sangue, che attacca qualunque essere vivente. Il protagonista del primo The Last of Us è Joel, un uomo di mezza età che semplicemente cerca di sopravvivere. Joel ha perso sua figlia Sarah all’inizio della pandemia, e dopo vent’anni di olocausto lo ritroviamo in una Boston sotto legge marziale, in cui Joel cerca di arraffare tutto quello che può, contrabbandando oltre il muro che circonda la città e sfidando ogni autorità. Durante una delle sue sortite, entra in contatto con il gruppo ribello delle «Luci» che gli affida una missione: portare la giovanissima Ellie dall’altra parte degli Stati Uniti.

Inizia così una odissea post-pandemica attraverso città e boschi devastati da vent’anni di apocalisse zombie. Un viaggio non solo on the road, ma anche introspettivo: il rapporto tra Joel e Ellie cambierà assai lungo il percorso. Non vogliamo dirvi di più sulla trama perché se non avete mai giocato a The Last of Us, metà del piacere è scoprire cosa succede. Anticiparvelo sarebbe un reato gravissimo di spoiler.

Controllerete (per la maggior parte del tempo) Joel in terza persona, ovvero da dietro le sue spalle – un po’ come Assassin’s Creed per intenderci – e attraverserete location realizzate con una cura magnifica, da lasciare davvero a bocca aperta. Naturalmente ci saranno anche moltissimi nemici, sia zombie che agenti del governo centrale, o sbandati che vogliono semplicemente farvi fuori. Potrete combattere, ma le munizioni saranno sempre scarsissime. Ecco quindi che dovrete imparare l’arte dell’approccio furtivo: avvicinandovi alle loro spalle senza farvi vedere, potrete abbattere i nemici silenziosamente uno per uno. C’è anche qualche puzzle da risolvere, ma niente di particolarmente complesso. The Last of Us è un gioco di esplorazione e combattimento stealth: a livello «normale» è una bella sfida, ma se volete semplificarvi la vita si può passare in ogni momento a «facile» (cosa nel remaster 2022 non preclude i Trofei).

Vale la pena spendere 84 franchi?

Vale la pena spendere più di 84 CHF per giocare un remaster? La nostra risposta è «dipende». Come vedete dal filmato qua sopra di confronto tra il primo remaster classe 2014 per PS4 e quello nuovo del 2022, è indiscutibile il livello qualitativo del lavoro svolto da Sony e Naugthy Dog. The Last of Us Part I per PS5 è un altro mondo dal punto di vista grafico, con un dettaglio grafico simile a quello del secondo capitolo uscito nel 2020, prossimo al fotorealismo. Oltretutto, sono stati inseriti tutti i «miglioramenti» dell’interfaccia per aiutare chi ha problemi di udito o visivi, esattamente come in The Last of Us – Part II. A proposito, questo remake include il DLC Left Behind, che racconta una storia addizionale di Ellie, ma non la componente multiplayer presente nel remaster 2014, e di cui non sentiamo troppo l’assenza, a essere onesti.

Se siete dei veterani dell’originale o avete giocato al remaster 2014, l’unica novità sarà quindi la grafica migliorata. Il gioco è identico nei minimi particolari, quindi dovrete decidere se vale gli 80 e passa franchi e - soprattutto – le circa venti ore per completarlo di nuovo. Da un lato, The Last of Us è un impareggiabile capolavoro; dall’altro, le ore della settimana che possiamo dedicare ai videogiochi sono sempre troppo poche e molti gamer potrebbero preferire cimentarsi in avventure mai viste prima piuttosto che in un costoso remaster.

Chi invece non ha mai giocato The Last of Us, ha ora la magnifica opportunità di gustarsi uno dei migliori giochi mai prodotti negli ultimi venti anni. Anche per una questione di età – chi per esempio nel 2013 aveva 10 anni e ora ne ha venti, e può comprendere fino in fondo la trama e le scelte che Joel e Ellie dovranno prendere. Ovviamente, anche in questo caso c’è sempre da considerare che la versione remaster del 2014 per PS4 è presente sullo store di Sony, e costa un quarto circa di questo nuova rivisitazione: il livello grafico è ovviamente inferiore, ma le parti «importanti» del gioco, il gameplay e la trama da Oscar, sono identiche. In ogni caso, se The Last of Us manca nella vostra ludoteca, il nostro consiglio è di giocarlo, con un remaster o l’altro: altrimenti, vi perdereste un’avventura davvero unica.

The Last of Us Part I è disponibile per PS5 (e nei prossimi mesi anche per PC) e ha una classificazione PEGI per età consigliata 18+. Il gioco è totalmente localizzato in italiano, dialoghi inclusi, con un doppiaggio di ottima qualità.

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