MotoGP

Bagnaia ipoteca il Mondiale, ma tutto si deciderà a Valencia

Sul podio «Pecco», partito nono, ha anticipato il connazionale Enea Bastianini e il rivale francese Fabio Quartararo - Al piemontese basterà arrivare almeno quattordicesimo nell’ultima gara stagionale per conquistare il suo primo titolo iridato
Tutta la gioia del pilota italiano dopo la conquista del successo nel GP di Malesia. © reuters/hussain
Red. Sport
23.10.2022 21:29

Sepang

La festa rossa e tricolore è rinviata. Francesco Bagnaia ha fatto il massimo possibile a Sepang, vincendo la sua settima gara stagionale pur partendo dal nono posto, ma Fabio Quartararo è salito sul terzo gradino del podio - era partito 12. e con un dito fratturato - aggrappandosi con le unghie e con i denti alla sua corona mondiale. Solo due punti dividono comunque Bagnaia dal trionfo e il 6 novembre a Valencia, nell’ultima gara stagionale, gli basterà arrivare 14. per diventare campione del mondo, primo italiano 13 anni dopo Valentino Rossi.

Una tripletta solo sfiorata

Era dal 2017 che il titolo non veniva assegnato all’ultimo GP, quando Marc Marquez prevalse su Andrea Dovizioso. Anche in Malesia la Ducati ha confermato la sua superiorità col secondo posto di Enea Bastianini, prossimo compagno di Bagnaia nel team ufficiale, e il quarto di Marco Bezzecchi, il quale per qualche giro ha insidiato Quartararo facendo sperare in una tripletta Desmosedici che avrebbe incoronato già oggi il piemontese. Un po’ di delusione, ma nessun muso lungo ai box delle Rosse di Borgo Panigale. E Bagnaia a caldo ha espresso tutta la sua soddisfazione per un’altra gara condotta in modo eccellente. «Intanto ho fatto la miglior partenza della mia vita, è stata devastante, e una delle vittorie più significative di tutte - ha sottolineato -. All’inizio ho cercato di inseguire Jorge Martin, sovraccaricando le gomme, ma poi è caduto e sono andato in testa. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, anche se non è stato facile perché Bastianini andava davvero forte e io avevo lo spettro di sbagliare». La caduta dello spagnolo, partito dalla pole e scappato subito in avanti, ha cambiato lo scenario, con il duello tra «Pecco» e il «Bestia», capace di prendersi la prima posizione per qualche giro. Poi dai box Ducati hanno esposto un cartello con la scritta «Bagnaia», che poteva essere letto come un «consiglio» di scuderia, ma tale interpretazione è stata negata sia dal team sia da Bastianini: «Normale dirmi chi ho dietro».

«El Diablo» spera ancora

Quartararo, intanto, si è scrollato dalla coda Bezzecchi e dopo aver tentato un difficile aggancio ai due leader, ha preferito conservare la terza piazza e lasciarsi aperta una pur minima speranza di bis iridato. «È stata una gara difficile, una delle prime volte che rimonto dalla 12. alla 3. posizione e sono felice che il campionato rimanga aperto fino a Valencia», ha detto il francese. Con 235 punti, il campione in carica è a -23 da Bagnaia (258) e precede Aleix Espargaro (212) e Bastianini (211), ormai fuori dalla corsa al titolo. Deludente il weekend dello spagnolo dell’Aprilia, solo 10. dopo una qualifica da dimenticare e che rischia di perdere anche la 3. posizione nella classifica finale. Non brillante in pista è stato anche Marquez. Dopo la partenza in prima fila il campione della Honda ha fatto un po’ da tappo nel secondo gruppo in gara e ha chiuso settimo, dietro ad Alex Rins con la Suzuki e a Jack Miller, alla penultima gara con la Ducati ufficiale. Il circus del Motomondiale ha salutato l’Asia celebrando Marco Simoncelli, il pilota italiano che proprio il 23 ottobre di 11 anni fa perse la vita sul circuito di Sepang. La doppietta italiana è anche un omaggio al suo ricordo.