Playoff

«A caccia del raddoppio evitando gli errori di gara-1»

Questa sera la SAM Massagno ospita nuovamente gli Starwings per la seconda sfida dei quarti di finale – Alex Martino: «La sofferta vittoria di sabato ci ha ricordato che nei playoff non puoi permetterti cali di concentrazione»
Dopo una prima parte di stagione tra alti e bassi, Alex Martino ha vissuto un campionato in crescendo. © Ti-Press/Massimo Piccoli
Mattia Meier
26.04.2022 06:00

Vanno di fretta i playoff. Nemmeno il tempo di lasciar decantare gara-1 ed ecco il secondo episodio già alle porte. Stasera la SAM Massagno torna in campo a Nosedo (ore 19.30) per gara-2 dei quarti di finale con gli Starwings. Capaci di spaventare i ticinesi sabato pomeriggio, i renani si sono confermati squadra capace di trovare nei playoff quegli stimoli latitanti in stagione regolare. Ma nelle serie a eliminazione ogni match ha storia propria e non sempre Kostic e compagni troveranno terreno fertile per esaltarsi come tre giorni fa. Perché non sempre, osiamo sperare, la Spinelli si impappinerà di fronte alla «zona», come è invece successo nei primi 5 minuti del quarto periodo. Per andare oltre l’ostacolo, servirà anche tanto fosforo. A partire dalla cabina di regia.

Messaggio di benvenuto

Il playmaker, già. Una posizione che, in uscita dalla panchina, ricopre da tempo Alex Martino, come i compagni andato un po’ nel pallone sabato: «Gara-1 è stato il benvenuto ai playoff, ci ha ricordato che in questa fase la concentrazione va tenuta sempre alta, perché anche una “piccola” può metterti in difficoltà se hai dei cali. Oggi cercheremo fortemente il 2-0. Se vogliamo fare strada, è importantissimo accorciare la serie il più possibile».

Come detto, a far patire la SAM è stata soprattutto la difesa a zona: «Una scelta tattica che ci ha messo in difficoltà. Loro hanno azzeccato i tempi, perché noi eravamo disuniti e a quel punto troppo rilassati. Dovessero riproporla, questa volta ci faremo trovare pronti ad attaccarla». Un compito che toccherà anche a Martino, chiamato a dettare (meglio) il ritmo dei compagni: «Ho commesso degli errori, la palla andava mossa meglio e di più. In generale, avremmo dovuto attaccare maggiormente il ferro, invece ci siamo accontentati dei tiri da fuori. Non possiamo mancare in aggressività, questo è chiaro».

A tal proposito, non di rado compagni e coach invitano il regista ticinese a prendersi qualche tiro in più evitando gli eccessi di altruismo: «Lo riconosco, spesso rinuncio a tiri che potrei prendermi. Istintivamente cerco prima l’uomo libero che il canestro, ma per il bene della squadra devo prendermi almeno i tiri che mi costruisco. Ci sto lavorando».

Una stagione in crescendo

Una prima parte di stagione tra alti e bassi, solo 10 minuti in due partite alle Final Four di SBL Cup a Montreux, poi il recupero di fiducia e tempo di gioco. Per Martino, 22 minuti di media in 27 partite, una stagione in crescendo: «Ho preso Montreux come stimolo, so cosa Gubitosa e la squadra si aspettano da me, ho abbassato la testa e continuato a lavorare. Forse qualche anno fa mi sarei scoraggiato, ora no. Non voglio essere passivo».

Alex sa che i suoi passaggi finiscono spesso in buone mani. Sabato ci hanno pensato i Mladjan a rimettere tutti in carreggiata: «Sono due fuoriclasse, la loro esperienza è importante, capiscono il basket come pochi. Oltre a loro, gente che può risolvere un match non ci manca». Sabato - finalmente - non è mancato neanche il pubblico: «È fondamentale. Di più. Spero di vedere parecchia gente anche stasera».