Maxibasket

Ancora insieme 10 anni dopo, a caccia del titolo mondiale

Il Ticino è pronto ad accogliere 400 squadre da tutto il pianeta per il torneo FIMBA - Nella Svizzera femminile Over 30 ci sono cinque giocatrici che fecero grande il Riva-Muraltese - Le abbiamo incontrate in un campetto di Bellinzona, intente a ripassare schemi e automatismi
Da sinistra: Sofia Franscella, Lisa Mazzocchi, Julie Seabrook-Hüttenmoser, Lidia Travaini e Daria Voumard. © CdT/Chiara Zocchetti
Fernando Lavezzo
26.06.2025 06:00

«Rösti!», «Raclette!», «Fondue!». Sembra di stare tra i fornelli di un ristorante alpino; invece siamo sul campetto di basket del Centro Gioventù e Sport di Bellinzona. Le specialità culinarie elencate, in realtà, sono i nomi degli schemi chiamati da cinque volti noti del basket ticinese: Daria Voumard, Lisa Mazzocchi, Sofia Franscella, Lidia Travaini e Julie Seabrook. Una decina di anni fa giocavano tutte insieme nel Riva-Muraltese. Nel 2016, quattro di loro hanno scritto una pagina di storia della nostra pallacanestro, vincendo la Coppa Svizzera. Ora hanno deciso di rimettere insieme la band e di tornare a sgomitare sotto i canestri dei Mondiali di Maxibasket FIMBA, al via nel weekend a Bellinzona, Lugano e Locarno. In Ticino sono attese all’incirca 6.000 persone provenienti da tutto il pianeta, tra cestiste, cestisti, tecnici e accompagnatori, per un totale di 400 squadre. Si può scendere in campo dai 30 anni in su. Tra le donne si arriva fino alla categoria «over 70», tra gli uomini ci sono addirittura gli «over 85». Le cinque protagoniste del nostro racconto fanno parte della Svizzera femminile «over 30». Al loro fianco ci saranno anche alcune ragazze romande e svizzero-tedesche, per un totale di dodici giocatrici allenate da un altro personaggio familiare: Scott Twehues.

Prova generale

L’appuntamento è alle 18.30, ma su metà campetto picchia ancora il sole. Meglio aspettare. Coach Twehues non c’è, le sette compagne confederate neppure. Daria, Lisa, Sofia, «Bibi» e Julie hanno comunque deciso di ritrovarsi per ripassare il «playbook» fornito direttamente da FIMBA Switzerland. «Hanno voluto che gli schemi fossero uguali per tutte le categorie, così da favorire un eventuale futuro passaggio nella classe d’età successiva», ci spiega Franscella. «Ma Scott ci ha messo qualcosina di suo», aggiunge Voumard. Niente schemi del Riva-Muraltese 2016, dunque. «Anche se forse ci ricorderemmo meglio quelli», scherza Travaini.

Le ragazze non sono affatto arrugginite, anzi. Inserite nel comitato del Riva, negli scorsi mesi Lidia e Lisa si sono allenate spesso con la prima squadra momò, avendo già in testa la partecipazione al Mondiale FIMBA. Daria, Sofia e Julie hanno invece chiuso al secondo posto il campionato di LNB con la Muraltese, battute in finale dal Blonay. L’unica possibilità che le cinque ticinesi avevano per giocare insieme in questo torneo era iscriversi con le «over 30», poiché Mazzocchi, classe 1991, non può ancora competere nelle «over 35».

Questa non è Ibiza

Ore 19.00. È arrivata l’ombra, ma il caldo non se n’è mica andato. Tra un «cooling break» e l’altro, le ragazze provano rimesse dal fondo e rimesse laterali, blocchi, tagli e pick and roll. «Praticamente giochiamo con gli schemi del minibasket», dicono ridendo. Con il suo accento canadese e dall’alto del suo metro e novanta, Julie Seabrook-Hüttenmoser (sposata con Oliver, ex SAM Massagno) dirige le compagne controllando gli schemi ufficiali sul telefonino.

Ore 19.45, nuova pausa refrigerante. Si parla un po’ degli Europei femminili attualmente in corso in Grecia, poi la testa torna al torneo FIMBA. «Di solito in questo periodo i gruppi di amiche se ne vanno in vacanza a Ibiza, noi invece andiamo a giocare i Mondiali», osserva «Bibi» divertita. La loro squadra debutterà sabato alle 12.20 alla Palestra Ciossetto di Bellinzona e dovrà vedersela con quattro avversarie dall’America Latina: Ecuador, El Salvador e due rappresentative del Cile. L’obiettivo? «Vincere!», gridano in coro. «Abbiamo iniziato questo percorso con l’idea di giocare un’ultima volta insieme e vivere il nostro personalissimo The Last Dance, ma sotto sotto stiamo già pensando agli Europei di Maxibasket del prossimo anno in Grecia», confidano le ragazze. Voumard va oltre: «Se usciamo vive da questa edizione, puntiamo a giocare fino a 85 anni».

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