Basket

È subito derby tra Lugano Tigers e SAM Massagno

Scatta stasera all’Istituto Elvetico (ore 17.00) il nuovo campionato di SBL – I bianconeri hanno perso le ultime 12 sfide con i rivali cantonali
Riuscirà il Lugano di Marco Matasic a fermare la SAM di Roberto Kovac? © Gabriele Putzu
Mattia Meier
01.10.2022 06:00

Si alza questa sera il sipario della Swiss Basketball League maschile 2022-23. Il palcoscenico della prima palla a due sarà tutto ticinese, con l’Istituto Elvetico a ospitare il derby tra Lugano Tigers e SAM Massagno a partire dalle ore 17.00. Una prima giornata da leccarsi i baffi per i tifosi nostrani.

La forza dei numeri

I favori del pronostico arridono alla Spinelli. Sulla carta, la compagine di Robbi Gubitosa parte per andare a caccia di un trofeo, mentre i giovani bianconeri hanno nei playoff il loro massimo obiettivo. Anche le statistiche dicono Massagno: la striscia di vittorie nei derby per la squadra della collina è attualmente a quota 12, tra regular season e playoff. Una serie figlia dell’evoluzione opposta delle due società nelle ultime stagioni, che ha visto invertirsi i valori in campo, certificata nei numeri anche dal distacco medio del filotto: 16,3 punti a partita, non proprio bruscolini, con il massimo del +39 della gara-1 dei quarti dei playoff 2021 (107-68 a Nosedo).

L’ultimo successo dei Tigers è datato 17 marzo 2018 (86-74 all’Elvetico). In maglia SAM c’erano Aw, Roberson, Moore, guidati in campo da Magnani e con Bracelli e Ishiodu ancora in maglia biancorossa. Era invece il Lugano di coach Petit, del quartetto Rambo-Carey-Williams-Padgett, di capitan Stockalper (21 punti quella sera) e degli «scudieri» Molteni e Steinmann. Gli ultimi Tigers sostanzialmente ad andare vicino ad un trofeo (due finali di Coppa perse quell’anno). Altri tempi, altro budget, altro Lugano.

La solita storia?

A Massagno, tra conferme e nuovi arrivi, il roster è stato rimpolpato a dovere, per chi ambisce ai piani alti. Gubitosa può addirittura contare su una rosa «esagerata», con ben sedici elementi. Rotazioni e talento sono l’ultimo dei problemi. Decisamente più ristretto il margine di manovra per il collega Valter Montini, con la panchina bianconera più corta e la rosa più povera di talento.

Anche oggi, quindi, il risultato sarà lo stesso? Non è detto. Siamo pur sempre alla prima giornata di campionato, momento in cui i meccanismi devono ancora girare al meglio. Tra le squadre, inoltre, devono ancora prendere forma la conoscenza reciproca e la conseguente «soggezione». Ciò non lima la differenza di potenziale, ma può garantire quella leggerezza in grado di ridurre le distanze. Vale soprattutto per i Tigers, con la loro gioventù al potere.

Per quel che valgono le amichevoli, Montini sembra poter contare su tre americani con tanti punti nelle mani, su un solido Zinn e su un «supporting cast» in grado di trovare ogni volta un protagonista diverso. Se disciplina e spensieratezza andranno a braccetto, nulla esclude un esordio con sorpresa. Servirà ovviamente la classica serata perfetta in casa bianconera. Dall’altra parte, è invece pieno di gente ben capace di gestire la pressione e che di «prime» in campionato ne ha alle spalle un bel po’.

Il carrozzone

Dalle 17.30 in avanti scenderà in campo il resto del carrozzone della SBL. L’Olympic Friburgo, atteso a Monthey, resta la squadra da battere, soprattutto con un Kazadi in più nel motore. La netta sconfitta nei preliminari di Champions League, costata la competizione, pare aver incrinato lo spogliatoio. Verità o voci, lo dirà il campionato. Ginevra riceverà Neuchâtel. I Lions, dopo il cambio di presidenza con l’addio di Fattal, tra budget e mercato hanno lavorato per tornare al vertice dopo l’anonima ultima stagione. Tra gli acquisti di lusso c’è proprio l’ex neocastellano Colon, che con la sua «fuga», insieme a quella del compagno di «back-court» Fofana (partito per il Montenegro), ha parecchio indebolito l’Union: senza la sua coppia d’oro, difficilmente il Neuchâtel potrà replicare la campagna 2021-22 conclusasi in finale. Dietro Massagno, Olympic e Ginevra, l’apparenza è quella di una tonnara, con valori equilibrati. A spiccare potrebbero essere il Swiss Central, con il suo rodato gruppo di svizzeri, e il Vevey, con Dubas e alcuni giovani di valore pronti a guidare la neopromossa ai playoff. Ma a parlare, come sempre sarà il campo.